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Intel, ecco gli Ultrabook di seconda generazione

L'avvento della piattaforma Ivy Bridge e il notevole impegno profuso da Intel nello sviluppo della piattaforma Ultrabook hanno portato allo sviluppo della seconda generazione di portatili compatti.

Tecnologie & Trend
Intel sta sviluppando la piattaforma Ultrabook con costanti attenzioni per ciascun comparto hardware, per ottenere la migliore combinazione tra potenza di calcolo, versatilità, autonomia e sicurezza.
Nella continua ottimizzazione di questa architettura si stanno operando scelte per consentire una drastica riduzione di peso e un ulteriore assottigliamento dello chassis.intel-ultrabook-sample-1.jpgVengono adottate particolari batterie a basso profilo, non sostituibili dall'utente, oltre a materiale di diversa natura, capaci di coniugare robustezza e peso contenuto.
In questo scenario, dove la continua ricerca e l'innovazione vanno di pari passo con la volontà di offrire all'utente prodotti sempre più competitivi, anche sotto il profilo economico, Intel annuncia gli Ultrabook di seconda generazione. intel-ultrabook-sample-4.jpgQuesti prodotti, ormai disponibili attraverso i molti brand partner, sfruttano l'architettura Ivy Bridge, CPU e chipset veloci ed efficienti, con consumi contenuti e un'impronta termica inferiore alla precedente serie.
Per toccare con mano le effettive capacità di simili macchine, Intel ha realizzato e reso disponibili appositi sistemi demo, che sintetizzano le doti di velocità e reattività, peculiarità base degli Ultrabook.

[tit:Seconda generazione]L'attuale versione degli Ultrabook vanta spessori ancora più ridotti, un peso paragonabile a quello dei netbook, prestazioni elevate e tempi di reazioni contenuti. Per fare questo, come abbiamo già potuto osservare, Intel sfrutta numerose tecnologie proprietarie per l'avvio dei processi di standby e resume, che consentono il passaggio da uno stato all'altro entro 2 – 3 secondi. Grazie, inoltre, alla disponibilità di drive SSD, il boot del sistema operativo richiede circa 10 secondi. intel-ultrabook-sample-2.jpgL'attuale configurazione vanta una CPU dual-core / quad-thread Core i5-3427U a 1,8 GHz, capace di lavorare sino a 2,8 GHz e dotata di 3 MByte di cache L3. Il chipset di controllo è l'UM77, mentre la RAM integrata, saldata direttamente sul PCB della motherboard per esigenze di spazio, è di 4 GByte di tipo DDR3 a 1.600 MHz. Questa memoria è condivisa dinamicamente con la sezione grafica Intel HD 4000, peculiarità delle CPU Core di terza generazione. intel-ultrabook-sample-8.jpgA destra possiamo notare la CPU, sovrastata dal compatto sistema di raffreddamento. Proseguendo verso sinistra si osservano i moduli di RAM DDR3, saldati direttamente sulla board e, infine, il PCH UM77. Si tratta di una GPU a 650 MHz, dinamicamente overclockabile al pari dei Core CPU, tramite tecnologia Turbo Boost 2.0.
Questo comparto è sufficiente per le attività professionali di tutti i giorni e per il gaming senza troppe pretese. Per combinare al meglio portabilità ed ergonomia, questo modello incorpora un display da 13,1", contraddistinto da un'ottima luminosità e da una risoluzione superiore alla media, 1.600x900 pixel. intel-ultrabook-sample-6.jpgLato destro: uscita audio, USB 3.0 e lettori flash memory.Come già abbiamo visto nei modelli di prima generazione, gli Ultrabook privilegiano la portabilità, il peso contenuto, a scapito di alcune componenti alle quali siamo abituati nel mondo notebook. Non è disponibile l'unità ottica, così come non è previsto il connettore LAN RJ-45.
Questa scelta tecnica potrebbe indispettire alcuni utenti, ma il comparto wireless N e Bluetooth offerto dal moduli Centrino Advanced-N 6235, consente di interfacciarsi rapidamente con reti domestiche, aziendali e con dispositivi locali nel circuito PAN.intel-ultrabook-sample-5.jpgLato sinistro: presa di alimentazione, USB 3.0 e mini-HDMI. Le porte a disposizione sono poche, per via delle forme rastremate e del ridotto spessore della base. Questa sample machine comprende due USB 3.0, due lettori per moduli flash, un output video mini-HDMI, oltre all'uscita cuffie mini-jack.
Chi desidera maggiori opzioni per quanto riguarda la connettività con le periferiche esterne dovrà appoggiarsi ad hub esterni o sfruttare le condivisioni disponibili in rete. 

[tit:Usabilità e dettagli]L'ergonomia e l'usabilità sono punti cruciali per questo tipo di dispositivi, che sacrificano parte delle funzionalità "classiche" per garantire un facile trasporto e un'autonomia superiore alla media. Lo chassis è maneggevole e poco più pesante di 1 Kg. intel-ultrabook-sample-3.jpgTastiera e touchpad offrono una buona sensibilità e consentono un utilizzo in mobilità davvero agevole. Il portatile si attiva e ri-attiva talmente in fretta che quasi non ci si accorge di aver chiuso e riaperto il coperchio.
Windows riparte in pochi secondi riproponendo file, programmi e schermate, così come li abbiamo lasciati prima dello standby. In più abbiamo risparmiato batteria, senza perdere tempo o bloccando il lavoro previsto. Questo modello dispone di un drive SSD Intel da 240 GByte, capace di garantire prestazioni di alto livello e uno spazio di archiviazione più che sufficiente per la maggior parte degli utilizzi.intel-ultrabook-sample-7.jpgIl dettaglio mostra il modulo wireless Centrino e la ventola tachimetrica low profile. L'apertura del guscio inferiore ci ha permesso di verificare molti dettagli costruttivi unici degli Ultrabook. La motherboard principale è nettamente più compatta rispetto alle controparti notebook e gli elementi secondari connessi con flat e cavi sono pochi. Per risparmiare spazio si è scelto di percorrere la strada della massima integrazione, riducendo board accessorie. gli-ultrabook-di-seconda-generazione-1.jpgLa sezione inferiore comprende una board molto compatta e il drive SSD, mentre 1/3 dello spazio è occupato dalla batteria. Per ridurre lo spessore, sia la CPU, sia la RAM, sono saldate direttamente sul PCB e il sistema di raffreddamento sfrutta un'architettura innovativa. Il processore è l'unico elemento dotato di placca e heatpipe a basso profilo, al termine della quale è previsto un radiatore lamellare compatto.
La ventola non fa parte dello stesso gruppo termico ma è stata alloggiata a pochi centimetri di distanza, per prelevare aria fresca da un differente punto dello chassis. Nel complesso il sistema permette di mantenere la CPU e la piattaforma al di sotto dei 50°C, anche se il regime di rotazione, che può raggiungere i 5.000 rpm introduce qualche vibrazione e una rumorosità che potrebbe infastidire. gli-ultrabook-di-seconda-generazione-2.jpgIntel lavora da mesi con i propri partner per lo sviluppo di batterie sottili, ad elevate efficienza e sta sviluppando soluzioni che consentano una riduzione dei costi di produzione e integrazione. Oltre alla scheda Centrino Advanced, munita di apposite antenne, è disponibile uno slot secondario per l'espansione, mentre il disco fisso Serial Ata è posizionato nella zona anteriore, sotto il poggia polsi. Buona parte della struttura è occupata dalla memoria ATL Latexo da 6.360 mAH, specificamente sviluppata per Ultrabook e sistemi compatti. Tale accumulatore ha uno spessore di pochi millimetri e non è accessibile dall'esterno.
Nel complesso gli Ultrabook di seconda generazione offrono una notevole libertà di movimento, abbinata a prestazioni elevate e un'autonomia estesa, caratteristiche in precedenza disponibili solo su pochi notebook di fascia alta. Intel è già al lavoro per la produzione della successiva declinazione, probabilmente disponibile entro fine anno e dotata, tra le altre cose, di display touchscreen.
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