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Maximulta a Intel: la Commissione Europea spiega il perchè della decisione

La Commissione Europea rende noto i dettagli sulle prove che hanno portato la Commissione a sanzionare Intel con una la maximulta da 1,06 miliardi di Euro per violazione delle norme antitrust.

Tecnologie & Trend

La Commissione Europea ha pubblicato oggi una versione non confidenziale, inerente il provvedimento preso nei confronti di Intel e adottato il 13 maggio 2009, specificando i dettagli sulle prove che hanno condotto ha deliberare una maximulta al numero uno dei processori pari a 1,06 miliardi di Euro.
Il provvedimento era giunto come risposta alla trasgressione, da parte della società di Santa Clara, delle regole Antitrust, infatti secondo La UE l'azienda ha agito scorrettamente nei confronti dei competitor, intraprendendo due sostanziali azioni considerate illegali dalla Commissione europea.
Nello specifico, come prima prova, è stato riportato il fatto che la società elargiva sconti a diversi produttori di computer, a patto che essi acquistassero solamente le Cpu x86 prodotte da Intel: i produttori coinvolti nella indagine sono Dell, HP, Nec e Lenovo.
Dell è chiamata in causa in riferimento al periodo dicembre 2002-dicembre 2005, periodo in cui Intel ha concesso sconti, a condizione che la società acquistasse in maniera esclusiva Cpu Intel.
HP, invece, ha ricevuto sconti nel periodo compreso fra novembre 2002 e maggio 2005, a patto che acquistasse da Intel almeno il 95% del fabbisogno di Cpu aziendali: la restante quota era comunque oggetto di ulteriori clausole restrittive.
Nec è chiamata in causa nel periodo compreso fra ottobre 2002 e novembre 2005, per esser stata costretta ad acquistare da Intel l'80% del fabbisogno, in cambio di sconti.
Infine, Lenovo, nel corso del 2007, ha dovuto acquistare la totalità delle Cpu necessarie per ottenere sconti.
Come seconda prova, sono stati messi in evidenza i rapporti intercorsi fra la società e il distributore Media Saturn Holding, costretto a vendere esclusivamente Pc Intel, nel periodo compreso fra ottobre 2002 e dicembre 2007, per poter ottenere il pagamento della quota prevista per l'accordo esclusivo.
Agendo in questo modo, Intel avrebbe di conseguenza ridotto le possibilità di scelta dei consumatori, ostacolando l'innovazione e sfavorendo i concorrentiPer leggere il comunicato ufficiale dell'UE basta cliccare qui
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