L'inflazione nella zona euro torna a crescere segnando un +0,6%, così come torna a salire anche in Italia con un +0,3%. Un dato complessivo da leggere in positivo visto che fa scemare le preoccupazioni per un eventuale rischio deflazione.
Dopo che per sei mesi l'indicatore ha sempre segnato il segno meno, nel mese di novembre l'inflazione nella zona euro torna, per la prima volta, a crescere segnando un +0,6%, secondo la stima flash di Eurostat e tornando a posizionare l'indice dei prezzi al consumo in Eurolandia ai livelli dello scorso aprile. Il dato di ottobre era un -0,1%. Secondo l'Istat, nel nostro Paese l'inflazione a novembre ha registrato una crescita dello 0,7% su base annua, contro lo 0,3% di ottobre. Invece su base mensile i prezzi sono cresciuti dello 0,1%. Crescono i trasporti e altri beni e servizi (più 0,5%) mentre la variazione nulla si è registrata nel capitolo servizi sanitari e spese per la salute. Variazioni negative si sono registrate anche nei servizi ricettivi e di ristorazione (meno 0,5%), comunicazioni (meno 0,3%) e nel settore ricreazione, spettacolo e cultura (meno 0,1%). Infine, gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nel segmento altri beni e servizi (+2,8%), bevande alcoliche e tabacchi (+2,7%) e istruzione (+2,5%).
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