E' stato rinviato al prossimo giovedì il negoziato fra Italpetroli, società che controlla la As Roma, e Unicredit, decisivo per chiudere il contenzioso che oppone la famiglia Sensi, proprietaria del club calcistico giallorosso, e l'Istituto di credito guidato da Alessandro Profumo, suo principale creditore.
Alla fine è stato rinviato al
prossimo giovedì il
negoziato fra Italpetroli, società che controlla la
As Roma, e Unicredit, decisivo per chiudere il contenzioso che oppone la
famiglia Sensi, proprietaria del club calcistico giallorosso, e l'Istituto di credito guidato da
Alessandro Profumo, suo
principale creditore, che contesta il
mancato pagamento di un debito di oltre 300 milioni di
euro.
Lo ha riferito in serata un portavoce:"E' stata decisa una sospensione", ha detto il portavoce al telefono, precisando che la trattativa riprenderà giovedì nel pomeriggio, alle ore 18. La trattativa era ripresa nel tardo pomeriggio dopo un'interruzione seguita a quasi tre ore di incontro svoltosi nella prima parte della giornata presso il collegio arbitrale guidato da
Cesare Ruperto.
Rosella Sensi è con le spalle al muro. Il presidente giallorosso ha poco meno di tre giorni per decidere il futuro di Italpetroli e di conseguenza della Roma. Davanti ha due strade ugualmente dolorose da percorrere: cedere la Roma ad Unicredit e perdere così l'asset più amato oppure impugnare la sentenza di Ruperto e intraprendere una dura battaglia legale. Una strada lunga di almeno cinque o sei anni che potrebbe però portare la Roma vicino al burrone del fallimento.
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