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Italia sesto paese al mondo per attacchi informatici

Akamai pubblica il rapporto sullo Stato di Internet relativo al primo trimestre 2010. Al Giappone il primato del maggior numero di città con la connessione più veloce (59 su 100). La Svezia in testa fra i paesi europei. Anche per questo trimestre l'Italia si colloca al sesto posto tra i Paesi origine di attacchi informatici.

Tecnologie & Trend
Akamai Technologies ha pubblicato il Rapporto sullo Stato di Internet per il primo trimestre 2010. Il rapporto trimestrale, basato sulle informazioni raccolte dalla rete globale di Akamai per la distribuzione di contenuti digitali e applicazioni su Internet approfondisce aspetti importanti della Rete, come l'origine degli attacchi informatici, l'adozione di banda larga e la connettività mobile. Il rapporto di questo trimestre include per la prima volta anche informazioni approfondite sulle reti mobili e la misurazione della media delle velocità massime di connessione, che si aggiunge ai dati sulla connessione media. 
Come di consueto, Akamai ha esaminato la velocità media di connessione nelle singole città in tutto il mondo. Nel presente rapporto, oltre a non considerare gli indirizzi IP da città particolarmente piccole, Akamai ha escluso dall'analisi anche i collegamenti dalle reti universitarie, allo scopo di attenuare l'influenza che le connessioni ad alta velocità dei campus possano avere sulla classifica generale. Ciò ha avuto un impatto significativo sul posizionamento delle città: Berkeley (California), Chapel Hill (North Carolina) e Stanford (California), che nell'ultimo rapporto erano ai primi tre posti, sono scomparse dall'elenco delle 100 città più veloci. Masan (Corea del Sud), che occupava nel precedente trimestre la quarta posizione, è balzata in testa alla classifica delle 100 città più veloci.
akamai-pubblica-il-rapporto-sullo-stato-di-interne-2.jpgCon 59 città su 100, il Giappone mantiene il primato del maggior numero di città con la connessione più veloce, mentre sono solo 12 le città degli Stati Uniti incluse nella classifica. Umea in Svezia, è la più veloce tra le 11 città europee presenti nell'elenco e si è classificata al 18° posto.
akamai-pubblica-il-rapporto-sullo-stato-di-interne-1.jpgAkamai ha introdotto per la prima volta nel rapporto la misurazione della media delle velocità massime di connessione, che rappresenta un dato più significativo rispetto alle velocità medie per comprendere la capacità effettiva delle connessioni Internet degli utenti finali.  L'Asia è in testa anche in questa classifica, con Corea del Sud, Hong Kong e Giappone ai primi tre posti fra i 10 Paesi più veloci. Prima in assoluto è la Corea del Sud, con una media di 33 Mbps di velocità massima. In Italia, la media delle velocità massime di connessione è di 10,2 Mbps. 
Per quanto riguarda l'Europa, Romania, Svezia, Lettonia, Belgio, Portogallo e Bulgaria occupano 6 dei rimanenti 7 posti in classifica, tutti registrando velocità massime di connessione in media superiori ai 15 Mbps, mentre gli Stati Uniti si sono piazzati ottavi con 16 Mbps.
akamai-pubblica-il-rapporto-sullo-stato-di-interne-6.jpgNei dieci Paesi con la maggiore velocità di connessione media l'aumento di velocità è stato contenuto, con Hong Kong e Danimarca rimaste sostanzialmente stabili, mentre Giappone, Olanda e Svizzera hanno migliorato la velocità media del 3,5% circa rispetto allo scorso trimestre. In Italia, la velocità media di connessione è di 2,85 Mbps
Sul lungo periodo, le tendenze anno su anno sono comunque positive, con 7 tra iprimi 10 Paesi che registrano una velocità media di connessione superiore rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
akamai-pubblica-il-rapporto-sullo-stato-di-interne-7.jpgNel primo trimestre del 2010, oltre 487 milioni di indirizzi IP unici si sono collegati da 233 Paesi alla rete di Akamai, con un aumento del 7,2% rispetto a lquarto trimestre 2009 e del 16% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente.
Mentre la variazione su base annuale è abbastanza coerente con i livelli osservati nell'ultimo trimestre del 2009, i cambiamenti su base trimestrale hanno registrato una crescita di circa il 75% rispetto al trimestre precedente, dato che indica un aumento del livello di penetrazione di Internet.  
Stati Uniti e Cina continuano a rappresentare circa il 40% degli indirizzi IP monitorati. Sono stati individuati 184 Paesi con meno di un milione di indirizzi IP unici connessi alla rete di Akamai nel primo trimestre del 2010. In termini di crescita annuale del numero di indirizzi IP unici monitorati da Akamai, la Cina ha registrato un aumento del 30%, più del doppio della crescita osservata negli Stati Uniti. 
akamai-pubblica-il-rapporto-sullo-stato-di-interne-5.jpgCome nel quarto trimestre del 2009, continua in Italia il divario di circa 2 Mbps tra il provider che offre la maggiore velocità media di connessione mobile (2,72Mbps) e quello che offre la velocità minore (0,85 Mbps). Le velocità di connessione mobili più alte registrate in Italia vanno, a seconda dell'operatore, dai 4,73 Mbps ai 9.66 Mbps. La media delle velocità massime registrate nelle reti mobili in tutto il mondo sono state piuttosto alte, con 83 operatori su 109 che hanno superato la soglia dei 2Mbps di velocità; 33 hanno registrato valori superiori ai 5 Mbps e 6 hanno addirittura oltrepassato i 10 Mbps.
akamai-pubblica-il-rapporto-sullo-stato-di-interne-3.jpgNel primo trimestre del 2010, Akamai ha registrato attacchi informatici provenienti da 198 Paesi. In testa ancora la Russia, per il terzo trimestre consecutivo, con il12% del totale degli attacchi. Al secondo e al terzo posto si collocano gli Stati Uniti (10%) e la Cina (9,1%), seguiti da Taiwan e Brasile. Come nel quarto trimestre del 2009, l'Italia si posiziona al sesto posto, con il 4,4% del totale degli attacchi.
Il rapporto sullo stato di Internet di Akamai Il livello di visibilità di Akamai sulla velocità di connessione dei sistemi che si collegano alla propria rete offre un quadro esclusivo sull'adozione della banda larga a livello globale. Utilizzando questi dati, il rapporto di Akamai evidenzia iPaesi con la velocità media di connessione maggiore e minore sulla base degliindirizzi IP delle rispettive aree geografiche.
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