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Il Blackberry presto bloccato in Arabia Saudita ed Emirati Arabi

Emirati Arabi e Arabia Saudita a causa di imprecisate "questioni di sicurezza nazionale", hanno deciso di bloccare a partire da ottobre tutti i servizi del Blackberry come le mail, gli sms e internet. Già si parla di censura.

Tecnologie & Trend
Dopo l'allarme partito ad aprile dal Bahrain, ora anche l'Arabia Saudita e gli Emirati Arabi hanno deciso di bloccare i servizi di rete e di fonia dei Blackberry come gli sms, mms, la posta elettronica e internet. La Commissione nazionale per le telecomunicazioni dell'Arabia Saudita ha comunicato in una nota la decisione di bloccare i servizi perché "contrastano con le leggi in vigore" e quindi rappresentano un problema di "sicurezza nazionale". In precedenza anche gli Emirati Arabi avevano deciso di bloccare i servizi multimediali dei Blackberry, a partire dal prossimo 11 ottobre.
Sotto accusa c'è il particolare funzionamento dello smartphone firmato Rim che, a differenza dell'iPhone e degli smartphone Nokia, immagazzinerebbe tutte le informazioni in server fuori dai confini dei singoli stati, per esempio per l'Europa e una parte del medio oriente i server sono ubicati in UK
"I dati - ha dichiarato il responsabile delle telecomunicazioni degli Emirati, Mohammed al-Ghanenm - vengono esportati fuori dai confini nazionali e possono essere utilizzati da stranieri per operazioni commerciali". Rim in pratica è l'unico fornitore di dati che esporta i propri dati off-shore e nega l'accesso delle autorità alle informazioni raccolte.
Anche l'India la scorsa settimana aveva minacciato Rim di bloccare i servizi del Blackberry per lo stesso motivo e aveva chiesto all'azienda canadese di mettere in funzione un server proxy nel paese per  consentire alle agenzie di sicurezza nazionali il monitoraggio dei dati degli utenti. Una richiesta per niente assurda visto che le comunicazioni vengono controllate anche negli Stati Uniti, dove il Patriot Act, approvato nel 2001 dopo i fatti dell'11 settembre, consente di intercettare, in caso di sospette attività terroristiche, sia le comunicazioni scritte che orali.
Tuttavia, secondo alcuni osservatori, la decisione dell'Arabia Saudita e degli Emirati Arabi potrebbe in realtà nascondere la volontà dei governi di controllare in maniera più stretta il flusso di informazioni che circolano nei paesi. L'obiettivo sarebbe quello di sorvegliare e  magari reprimere i gruppi di attivisti che contestano la politica dei due governi e che spesso organizzano manifestazioni di protesta proprio attraverso il Messenger del Blackberry. 
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