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Istat, a settembre l'inflazione resta stabile

Gli aumenti tendenziali più elevati dell'inflazione si sono verificati nelle città di Aosta (+2,8%), Napoli (+2%), Venezia e Trieste (entrambe +1,9%); le variazioni più moderate hanno riguardato Bologna e Campobasso (per entrambe +1%), Bari e Potenza (+1,1%) e Reggio Calabria (+1,2%).

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Nel mese di settembre, l'inflazione in Italia è rimasta stabile all'1,6%, ovvero l'identicovalore riscontrato ad agosto. Lo ha reso noto l'Istat in un rapporto sui prezzi al consumo nel nostro paese.
Su base mensile, l'aumento dei prezzi al consumo ha invece raggiunto quota +0,3%; l'inflazione acquisita per il 2010 è così pari all'1,4%.
Secondo i dati dell'istituto di statistica, gli incrementi annuali più elevati si sono registrati nei capitoli trasporti (+3,6%), altri beni e servizi (+3,2%) e istruzione (+2,6%). Sempre su base annua una variazione negativa si è verificata nel capitolo comunicazioni (-2,0%).
La stabilizzazione dell'inflazione a settembre, spiega l'Istat: "risente della flessione congiunturale dei prezzi dei servizi, i cui effetti sull'indice generale risultano tuttavia controbilanciati dalla crescita su base mensile dei prezzi dei beni, ed in particolare dei prezzi dei prodotti alimentari".
Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'inflazione si sono verificati nelle città di Aosta (+2,8%), Napoli (+2%), Venezia e Trieste (per entrambe +1,9%); le variazioni più moderate hanno riguardato Bologna e Campobasso (per entrambe +1%), Bari e Potenza (+1,1%) e Reggio Calabria (+1,2%).
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