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Microsoft contro Motorola, in tribunale anche Kinect

Prosegue senza sosta la diatriba legale fra Microsoft e Motorola. L'ultimo capitolo della vicenda è stato scritto proprio alla Vigilia di Natale. Motorola ha rincarato la dose citando la società di Redmond per la violazione di alcuni brevetti finiti nel sensore di movimento integrato in Kinect.

Tecnologie & Trend
Negli ultimi giorni la sfida legale fra Microsoft e Motorola si è arricchita di un nuovo capitolo. Precisamente la Vigilia di Natale, Motorola ha contro-citato Microsoft, ritenendola colpevole di aver violato alcuni brevetti, sfruttati anche nella realizzazione di Kinect, il sensore di movimento di Xbox 360.
Ma facciamo un passo indietro. Il 24 dicembre Microsoft ha depositato presso le Corti giudiziarie già coinvolte nella vicenda legale delle nuove documentazioni, all'interno delle quali si accusa l'azienda produttrice di telefonini la violazione di 7 brevetti. Poche ore dopo arriva anche la controdenuncia di Motorola relativa ad altri 3 brevetti. In seguito a questa nuova tornata di denunce e controdenunce salgono a 35 i brevetti contestati dalle due parti, 16 da parte di Microsoft e 19 da parte di Motorola.
Redmond contesta lo sfruttamento indebito di alcune tecnologie legate al touchscreen e ai dispositivi di puntamento. Motorola da parte sua invece ha portato nella mischia Kinect, il motion controller di Xbox 360 che molto probabilmente sarà il device best seller di queste festività. La strategia di Motorola appare anche piuttosto semplice. Entrare a far parte dei dividendi che Redmond sta ottenendo proprio con la periferica di Xbox 360, sempre che il giudice dia ragione all'azienda di telefonia.
D'altronde è cosa risaputa che Microsoft abbia più volte contestato i prezzi imposti da Motorola alle licenze sui suoi brevetti, portando così lo scontro nelle aule dei tribunali, proprio per l'impossibilità di arrivare ad un compromesso soddisfacente per le due parti.
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