BitDefender mette a disposizione una guida nella quale vengono spiegate le possibili minacce provenienti dalle connessione Wi-Fi e i consigli più utili per essere maggiormente protetti.
In data 1 gennaio 2011 la
Gazzetta Ufficiale ha apposto il sigillo formale alla decadenza degli articoli del
Decreto Pisanu che, in nome della sicurezza nazionale, relegavano l'Italia a
fanalino di coda nella diffusione degli access point pubblici alle reti Wi-Fi.
La
rimozione delle restrizioni è un passo in avanti per la diffusione di una tecnologia che
semplifica l'accesso a internet e alla posta elettronica ovunque, in casa come in luoghi aperti al pubblico (università, aeroporti, stazioni ferroviarie, alberghi,negozi).
Sostenendo con entusiasmo la svolta che la liberalizzazione rappresenta per il panorama dell'innovazione tecnologica italiana, BitDefender consiglia di
non abbassare mai la guardia e suggerisce agli utenti di consultare l'
e-guide: "Protezione della Rete Wireless, Come proteggere la tua rete casalinga dagli intrusi", disponibile gratuitamente all'indirizzo
http://www.bitdefender.it/site/view/e-guides.html, dove sono spiegate caratteristiche e possibili falle nella sicurezza delle connessioni wireless.
La guida creata da BitDefender, inoltre, consiglia gli accorgimenti da applicare per
evitare che
intrusi, utilizzando software per carpire e decodificare chiavi di accesso e password, possano sottrarre dati importanti.
All'atto della consegna, i router e gli hot spot WI-FI acquistati o forniti in comodato d'uso hanno poche o
nessuna impostazione di sicurezza attivate in più va aggiunto che la maggior parte degli utenti si dimentica di modificare la
password generica fornita dal provider e di disabilitare le modifiche ai pannelli Amministrazione e Accesso Remoto, come consigliano i libretti di istruzioni, nella convinzione che non sia necessario perché "la rete funziona così com'è": il risultato di queste carenze di base è navigare sul web con l'incoscienza di chi ignora di essere un facile bersaglio.
Ogni volta che si è in roaming in una rete non protetta e in luoghi pubblici affollati quali Internet Cafè o sale di attesa di aeroporti e stazioni è bene rammentare che, ai fini della sicurezza dei propri dati, è come stare in una
stanza al buio in compagnia di perfetti sconosciuti. In ogni caso, le reti pubbliche sono inadatte per lo scambio di informazioni sensibili. Esiste, infatti, il rischio che uno o più utenti che condividono lo stesso access point provino a
setacciare il traffico di rete proveniente o diretto verso altri computer in cerca di informazioni preziose quali nomi utente, password, confidenze fatte in chat e autenticazioni di
e-banking.
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