▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...

PlayStation Network, i dati rubati già in vendita?

In rete, su alcuni forum di discussione, sono comparsi degli annunci di vendita di database provenienti da PlayStation Network. Verità oppure uno scherzo? Nel frattempo è tornato a parlare GeoHot.

Tecnologie & Trend
Contrariamente a quanto affermato da Sony, sembrerebbe che i numeri delle carte di credito presenti sui server violati di PlayStation Network siano stati rubati, almeno una piccola parte.
A rilanciare questa ipotesi è Kevin Stevens di TrendMicro, società specializzata in software antivirus, che ha affermato di aver visto in un forum l'intervento di un utente che vendeva al miglior offerente un database di informazioni sensibili appartenenti a Sony.
playstation-network-1.jpg
Chiaramente esiste la possibilità che sia tutto uno scherzo di un utente del forum.     

playstation-network-2.jpg
Inoltre, secondo alcune indiscrezioni dell'ultima ora, Sony avrebbe inoltre rifiutato di pagare una sorta di riscatto a coloro che hanno colpito il network di PlayStation 3
Nel frattempo anche GeoHot, l'hacker finito nel mirino di Sony per aver cercato di attentare alla sicurezza di Playstation 3, è intervenuto sottolineando la sua completa estraneità ai fatti appena accaduti alla piattaforma online.
Queste le sue parole: "non sono pazzo, preferisco non avere l'FBI alla mia porta. Far girare software homebrew ed esplorare la sicurezza è una cosa, entrare nel server di altri e rubare informazioni sensibili degli utenti è totalmente sbagliato. Si mette la comunità hacker in cattiva luce, persino se si attacca un'azienda di imbecilli come Sony".
Continuando con le sue dichiarazioni, il giovane hacker statunitense ha espresso solidarietà agli "ingegneri di Sony per quanto successo, allo stesso modo per cui non l'ho fatto per il rootkit BMG. La colpa è dei dirigenti che dichiarano guerra agli hacker, e che hanno riso all'idea che le persone potessero penetrare in quella fortezza che un tempo era Sony, lamentandosi continuamente della pirateria, e assumendo più avvocati quando invece avevano bisogno di assumere buoni esperti di sicurezza".
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ChannelCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Notizie correlate

Iscriviti alla nostra newsletter

Mantieniti aggiornato sul mondo del canale ICT

Iscriviti alla newsletter