Sebbene stiano crescendo i titoli "digitali" ancora oggi in Italia non si registra un'attenzione particolare per il libro digitale e relativi device. Almeno nel confronto con gli altri paesi europei.
Sembrava che gli
Ebook dovessero decollare in tempi record nello
scenario editoriale italiano, ma lo scenario reale non ha del tutto rispettato le aspettative. Nonostante, infatti il catalogo sia cresciuto di dieci volte il volume iniziale, il fatturato resta ancora deludente.
Nel corso di
Editech, fiera dell'editoria che si è svolta recentememente a Milano, è emerso che il fenomeno degli
e-book pur essendo in prepotente crescita in Italia rappresenta solo lo 0,1% del mercato tradizionale e il nostro è anche l'ultimo paese ad essersi affacciato al mercato dei libri digitali con un catalogo che a fine 2010 contava "solo" 6.950 titoli.
A maggio di quest'anno, però i titoli erano saliti a 11.271: una crescita di dieci volte rispetto il primo mese del 2010 e il numero degli editori on line italiani è cresciuto da 299 a 471.
Nonostante questi dati di crescita però, il nostro paese è ancora piuttosto lontano dai dati degli altri paesi europei e soprattutto dagli Stati Uniti.
Il motivo di questa poca affezione nei confronti degli e-book e relativi reader è da ricercare nello smodato amore che gli italiani provano nei confronti degli
smartphone e delle loro
applicazioni.
Stando ai dati si vede come in Italia ci sia stata la più ampia penetrazione di smartphone e che il mercato delle app, che allo stato attuale è dominato dai market di
Apple e
Android potrebbe arrivare a valere anche 15 miliardi di euro.
Gli
editori pertanto dovrebbero tenere ben conto di questi dati e cercare di sondare altre strade narrative e di distribuzione dei libro prodotti piuttosto che limitarsi alla sola digitalizzazione dei testi.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ChannelCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.