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Manovra 2012-2014, gli emendamenti per pensioni, rendite, liberalizzazioni, ticket sanitario, tassazione e agevolazioni

Negli emendamenti presentati si delinea un giro di vite per l'accesso alla pensione, per la tassazione su depositi e titoli e viene sancito il piano in merito alle liberalizzazioni e ai tagli di spesa per agevolazioni e assistenza. Rientra invece la riforma degli ordini professionali mentre entra da subito il ticket sanitario.

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La manovra complessiva che si sta delineando in questi giorni arriverà a sfiorare i 79 miliardi di euro. Ecco i punti salienti in discusione al Senato e alla Camera.
Pensioni: Viene anticipato al 2012 l'avvio dell'adeguamento delle pensioni all'allungamento della vita. L'emendamento alla manovra presentato dal relatore prevede che, per coloro che maturano 40 anni di contributi (indipendentemente dall'eta') nel 2012, la decorrenza del pensionamento viene posticipata di un mese. Il posticipo è di due mesi per coloro che maturano il requisito nel 2013 e di 3 mesi se i 40 anni di contributi si raggiungono a decorrere dal primo gennaio 2014.
Adeguamenti delle rendite: Per il biennio 2012-2013 l'adeguamento all'inflazione delle pensioni medie sale dal 45% al 70 per cento. Vengono invece bloccati gli adeguamenti per le pensioni al di sopra dei 2.300 euro mensili
Prelievo sulle pensioni d'oro: Da agosto 2011 e fino al 2014 sulle pensioni che superano i 90.000 euro lordi e fino a 150.000 euro si applicherà un prelievo del 5%, che raggiungerà il 10% per la parte superiore ai 150.000 euro.
Imposta di bollo sui depositi e titoli: Viene rimodulata l'Imposta di bollo sui depositi e titoli. 
Coloro che sul conto titoli hanno una giacenza non superiore ai 50.000 euro continueranno a pagare l'attuale imposta pari a 34,20 euro (17,1 se l'invio dell'estratto conto è effettuato semestralmente, 8,55 euro ogni tre mesi, 2,85 euro se mensile).
Dai 50.000 euro ai 150.000 euro, il bollo sale da subito a 70 euro, per crescere fino a 230 euro entro il 2013. Dai 150.000 euro ai 500.000 l'onere salirà dapprima a 240 euro e fino a 780 in due anni.
Per importi superiori ai 500.000 euro l'imposizione sarà pari a 680 euro, che saliranno a 1.100 entro il 2013.
Secondi i dati di Bankitalia riportati nella relazione tecnica sono 22 milioni i conti titoli e l'aumento dell'imposta di bollo porterà un maggior gettito di circa 897 milioni di euro annui per i primi due anni e di circa 2,525 miliardi di euro a partire dal 2013.
Ripartono le privatizzazioni: questo è quanto previsto da un emendamento del relatore alla manovra, all'esame della commissione Bilancio del Senato.
L'emendamento, a firma Gilberto Pichetto Fratin (Pdl), stabilisce che entro il 31 dicembre 2013 il ministero dell'Economia presenti ''uno o più programmi per la dismissione di partecipazioni azionarie dello Stato e di Enti pubblici non territoriali''.
La norma proposta aggiunge che le modalità di alienazione siano fissate ''con uno o piu' decreti'' del Tesoro, il tutto nel rispetto della ''trasparenza'' e della ''non discriminazione''. Il ministro dell'Economia ''entro il 30 giugno di ogni anno'' riferira' in Parlamento sullo stato di attuazione del programma di dismissione.
Le liberalizzazioni non riguarderanno gli ordini professionali. E' quanto stabilisce l'emendamento sulle liberalizzazioni a firma di Gilberto Pichetto Fratin (Pdl), il relatore della manovra in commissione Bilancio del Senato.
In base alla proposta di modifica, non si toccano ''le categorie riconosciute dall'articolo 33, quinto comma, della Costituzione'' (gli ordini professionali) ma per stimolare la crescita ''il Governo formulera' alle categorie interessate proposte di riforma in materia di liberalizzazione dei servizi e delle attività economiche''. Dopo di che, trascorso il termine di 8 mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto ''cio' che non sara' espressamente regolamentato sara' libero''. 
Tagli delle agevolazioni fiscali e assistenziali: questi saranno del 5% nel 2013 e del 20% a partire dal 2014.
I risparmi previsti sono rispettivamente di 4 miliardi e di 20 miliardi a regime. Lo prevede un emendamento del relatore alla manovra che di fatto introduce nel decreto quella che Giulio Tremonti ha definito 'clausola di salvaguardia'. Nel merito ''i regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale'' che vengono decurtati sono contenuti in un allegato che al momento non e' stato consegnato.
Il taglio delle agevolazioni non si applica ''qualora entro il 30 settembre 2013 siano adottati provvedimenti in materia fiscale ed assistemziale, aventi ad oggetto il riordino della spesa sociale, nonche' l'eliminazione o riduzione di regimi di agevolazione fiscale che si sovrappongono alle prestazioni assistenziali'' tali da determinare gli stessi risparmi.
La cifra di 20 miliardi a regime è superiore a quella inizialmente indicata da Tremonti di 15 miliardi.
Ritorna il ticket sanitario: Da lunedì 18 luglio scatta il ticket di 10 euro per le ricette dell'assistenza ambulatoriale specialistica e di 25 euro per le prestazioni di Pronto soccorso caratterizzate dal codice bianco, quelle meno gravi.
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