Protezione degli endpoint, cifratura dei dati e controllo degli accessi a doppia autenticazione: l’offerta ESET mette a disposizione tutto ciò che serve per mettere al sicuro smart working e home-schooling con strumenti di ultima generazione, modulari e scalabili. Importante la spinta formativa rivolta al canale, esercitata anche attraverso i tre distributori autorizzati: Allnet, Esprinet e Icos
Con la crescita improvvisa degli smart worker si è inevitabilmente ampliata la superficie di attacco alle risorse digitali delle aziende.
“Una situazione favorevole agli hacker, che impone una maggiore responsabilità da parte di collaboratori e management. Riteniamo, comunque, che per quanto riguarda le grandi imprese le infrastrutture e le misure di sicurezza a sostegno di chi lavora da casa siano già in funzione. Il discorso è, purtroppo, molto diverso per le piccole imprese” afferma
Fabio Buccigrossi, Country Manager di ESET Italia, pronto a dare
alcuni suggerimenti a chi lavora in mobilità. Innanzitutto, mantenere aggiornati i propri dispositivi di connessione, come i router domestici, sostituendoli se troppo datati; in secondo luogo, verificare le loro configurazioni per cambiare le impostazioni predefinite, per esempio assicurandosi di sostituire le password fornite come standard; eseguire, poi, la scansione della rete domestica alla ricerca di dispositivi indesiderati. Importante è anche utilizzare una rete privata virtuale, una VPN, per crittografare le comunicazioni tra il proprio pc e l’azienda, usando se possibile l’autenticazione a due fattori.
“Soprattutto, riteniamo indispensabile proteggere pc e smartphone con soluzioni antimalware di nuova generazione, che possano evitare un attacco mirato al singolo smart worker, arrivando a compromettere l’intera infrastruttura aziendale” precisa Buccigrossi.
Da questo punto di vista, le soluzioni ESET si dimostrano particolarmente efficaci, proteggendo in modo completo endpoint e dati di utenti business e consumer. Queste soluzioni sono, infatti, in grado di proteggere tutti i punti d’attacco grazie a funzionalità antimalware e a un controllo degli accessi a doppia autenticazione, cui vanno ad aggiungersi specifici prodotti di cifratura dei dati.
“Le nostre console, inoltre, consentono di gestire da remoto i vari prodotti di security, garantendone un controllo costante. Semplicità di utilizzo e di implementazione, modularità e scalabilità sono altre caratteristiche riconosciute alle nostre soluzioni, anche se rispetto ai competitor il fattore differenziante più noto resta sicuramente il basso impatto sulle risorse. I nostri prodotti garantiscono, infatti, elevate performance senza appesantire i sistemi, il tutto assicurando piena compatibilità con le piattaforme più utilizzate, come Windows, MacOs, Linux e Android” chiarisce il Country Manager.
Anche sul fronte smart school la proposizione di ESET si dimostra particolarmente interessante. In questo ambito il vendor dispone, infatti, di soluzioni che aiutano gli istituti a rispettare le conformità e ad affrontare tutte le sfide di mobility.
“Che si tratti di supportare sistemi legacy, di creare ambienti di apprendimento digitale o di supportare gli studenti universitari tecnologicamente avanzati, le nostre soluzioni rendono più facile proteggere e garantire la sicurezza dei sistemi. Per quanto riguarda il tema della conformità offriamo, in particolare, ESET Endpoint Protection, in grado di assicurare la protezione completa di tutti gli endpoint: dispositivi desktop e mobili, macchine virtuali, server in cloud e on premise” dettaglia Buccigrossi. Per proteggere i dispositivi Byod viene, invece, suggerito ESET Endpoint Security per Android, la soluzione che garantisce una gestione sicura dei dispositivi mobili Android.
Per gli Enti della Ricerca è spesso fornito ESET Endpoint Encryption, l’applicazione di crittografi a che fornisce un completo controllo remoto delle chiavi di crittografia degli endpoint e regole di sicurezza per i file su dischi rigidi, dispositivi portatili ed e-mail.
Fabio Buccigrossi, Country Manager di ESET ItaliaLa competenza come fattore distintivo dei partner“In questi mesi difficili per tutta l’economia mondiale, le soluzioni per abilitare la sicurezza dei lavoratori in smart working e l’istruzione a casa sono cresciute in modo importante, come evidenziato dalle rilevazioni di molte società di analisi del comparto ICT italiano. Il nostro business non ha fatto eccezione ed è cresciuto del 12% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un risultato cui ha contribuito anche la nuova strategia distributiva avviata a gennaio, principalmente focalizzata sui tre distributori autorizzati: Allnet, Esprinet e Icos” commenta il Country Manager, che non dimentica di citare anche la spinta esercitata sull’intero territorio dai partner MSP.
Per quanto riguarda gli operatori di canale, oggi tutti gli sforzi di ESET sono soprattutto concentrati sul rafforzamento delle loro competenze con l’obiettivo di offrire ad aziende e scuole non solo ottimi prodotti per la protezione dei dati, ma anche l’adeguata consulenza per affrontare tutte le minacce informatiche di nuova generazione. Una direzione verso cui stanno lavorando attivamente anche i distributori con nuovi piani di formazione rivolti ai reseller e una serie di webinar dedicati.
“I top partner sono stati coinvolti anche in specifici training organizzati dai nostri sales engineer e channel account manager, a disposizione per trasferire il know how indispensabile ad affrontare con successo le nuove minacce di cui sono bersaglio i clienti” spiega Buccigrossi, ricordando che
ESET ha recentemente predisposto anche un Demo Kit composto da soluzioni e giornate di formazione a supporto dell’azione commerciale dei rivenditori. I Demo Kit permettono di realizzare vere e proprie Proof of Concept presso clienti enterprise, che in questo modo possono testare i prodotti del vendor, individuando le migliori configurazioni per la loro organizzazione.
In questi mesi sono state anche attivate alcune campagne per sensibilizzare le aziende a migliorare la protezione degli utenti, soprattutto di quelli che lavorano in modalità smart.
“In questo caso ovviamente non basterà la soluzione di endpoint protection, ma sarà necessario implementare anche soluzioni di doppia autenticazione e crittografi a del dato” conclude Buccigrossi, accennando a un prossimo lancio di nuovi prodotti pensati per colmare il gap della protezione delle mail su Microsoft Office365
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