VMware, lo smart working diventa produttivo e sicuro

Accesso sicuro alle applicazioni critiche, prestazioni applicative accelerate per connessioni da remoto e capacità elastica per scalabilità istantanee: nel portfolio VMware c’è tutto per riuscire a mantenere produttiva la propria forza lavoro digitale. E per i partner del vendor si moltiplicano le occasioni formative e di approfondimento su tecnologie in grado rispondere alle più specifiche esigenze di mercato

Vendor
L’emergenza sanitaria causata dal coronavirus ha obbligato il mondo delle imprese ad abbracciare lo smart working come modello operativo in grado di garantire continuità al business. Una ‘nuova’ modalità lavorativa che secondo Rodolfo Rotondo, Senior Business Solution Strategist di VMware, ha messo in luce alcuni macro problemi legati principalmente a due aspetti. “Dal punto di vista tecnologico, si è reso evidente che per garantire una vera continuità operativa le aziende devono assolutamente affrontare la frammentazione di strumenti, dispositivi, modalità di connessione e app: una criticità che può essere risolta solo introducendo un elevato livello di governance che, tra l’altro, non dimentichi la componente di sicurezza. Dal punto di vista culturale è emersa, invece, una profonda carenza, che ha inevitabilmente declassato lo smart working a semplice remote working” chiarisce Rotondo, spiegando come VMware possa aiutare le aziende a creare un ambiente produttivo e sicuro per i dipendenti grazie alla distribuzione delle applicazioni e dei dati su qualsiasi dispositivo utilizzino. A distinguere le soluzioni del vendor sul mercato sono soprattutto la semplicità d’utilizzo dei prodotti per il digital workspace, la multi factor authentication, il machine learning e l’interazione attraverso Bot per la gestione dei ticket (aspetto che minimizza l’impatto sull’IT). Su tutto, poi, domina la componente di rete SD-WAN, che permette di prioritizzare il traffico, migliorando la connettività.
rodolfo rotondo vmwareRodolfo Rotondo, Senior Business Solution Strategist di VMware“Anche sul fronte smart school VMware è molto attiva con una serie di iniziative dedicate. Ne sono un esempio la divisione VMware Research e il suo Academic Program, che offrono supporto a ricercatori del settore, facoltà universitarie e studenti di tutto il mondo, messi nella condizione di poter collaborare allo sviluppo di idee che influiscono sul futuro della tecnologia. In Italia, in particolare, abbiamo sviluppato Orizzonte Digitale, un programma di Education volto ad accelerare la trasformazione digitale del Paese e che prevede la realizzazione di incontri formativi, seminari e lezioni didattiche presso le principali Università italiane rivolte a studenti, professori e personale accademico” spiega il Solution Strategist.

Digital workplace, connettività e cloud
“Sulla scia del lockdown, tra marzo e aprile abbiamo registrato risultati estremamente buoni, sostenuti soprattutto da investimenti aziendali sempre più indirizzati alla veloce abilitazione del remote working. Per i prossimi mesi, invece, ci aspettiamo una maggiore focalizzazione su progetti più orientati a un vero smart working, che possiamo immaginare verranno realizzati dopo l’estate” afferma Roberto Schiavone, Alliance & Channels Director di VMware Italia, convinto che in questa fase intermedia l’attenzione delle aziende sarà, invece, più concentrata sulla messa in sicurezza dell’utente e la fruibilità delle app su qualunque tipo di dispositivo attraverso l’utilizzo di VMware Workspace ONE. A questo si affiancherà un maggiore interesse, da una parte, nei confronti della connettività per mettere lo smart worker nella condizione di essere sempre collegato grazie a VMware VeloCloud e, dall’altra, nei confronti di un’estensione dell’infrastruttura in salsa cloud attraverso accordi con gli hyperscaler, in particolare con Microsoft e AWS.

Si tratta di tre aree tecnologiche decisamente strategiche per lo smart working, che permetteranno ai partner VMware di superare questo momento difficile, rispondendo in modo puntuale a precise esigenze aziendali. “Proprio per la loro rilevanza abbiamo deciso di concentrare tutte le nostre attività di formazione ed enablement su questi tre ambiti, avviando numerose iniziative. La prima è rappresentata dalle ‘Colazioni tech’: una serie di webinar che hanno l’obiettivo di offrire una formazione tecnica gratuita per il personale di prevendita dei dealer che in questo periodo non potevano spostarsi per seguire corsi di formazione. Ogni settimana, si sono svolte due sessioni su un tema: una di overview della soluzione e design, e una di deployment” spiega Schiavone, ricordando anche l’appuntamento con Empower. In programma per il 9 giugno, l’evento è completamente dedicato ai partner e prevede, oltre a sessioni tecniche e di vendita, anche hands on Lab e Q&A live con esperti VMware. Una terza iniziativa riguarda, invece, le certificazioni in modalità remota: viste le difficoltà del periodo, ai partner è consentito, infatti, di conseguire online i propri accreditamenti. “Parallelamente abbiamo pensato a una serie di iniziative che non solo promuovessero le nostre soluzioni, ma sostenessero anche il business dei partner. Tra queste: l’estensione dei termini trial per le licenze temporanee così che i dealer possano implementare nuove soluzioni in modo semplice e gratuito; promozioni speciali a listino con nuovi codici disegnati apposta per gestire transizioni di tre o sei mesi; messa a disposizione nelle convenzioni con la PA di soluzioni ad hoc per lo smart working; e, infine, dilazioni relative agli oneri” precisa il Director. Per quanto riguarda le attività di marketing di canale e demand generation, VMware ha invece deciso di rendere meno vincolanti le scadenze per l’utilizzo dei fondi e un rimborso al 100% di tutte le attività.
roberto schiavone vmwareRoberto Schiavone, Alliance & Channels Director di VMware Italia“Dopo questi mesi di emergenza, pensiamo che lo smart working diventerà in prospettiva lo standard di mercato e che le aziende dovranno presto elaborare una vera e propria strategia per abilitarlo. Ci aspettiamo, dunque, che le tre aree tecnologiche su cui operiamo verranno sempre più coinvolte e da parte nostra stiamo lavorando affinché i partner sappiano dare risposte precise” conclude Schiavone, pronto a sottolineare che per VMware lo smart working è da tempo un’area core e, quindi, il vendor è già ben strutturato per mettere a disposizione dei suoi partner figure dedicate, anche nel go to market. Il vendor dispone, infatti, di una struttura di prevendita e vendita per ciascun segmento di mercato, con persone dedicate ai global account, all’enterprise e al commercial che possono intercettare esigenze diverse e indirizzare qualsiasi esigenza.

Systematika Distribution, cloud e digital workplace per un business a valore
Ormai da tempo Systematika Distribution ha intrapreso un intenso percorso di sviluppo verso le aree tecnologiche del digital workplace e del cloud computing: due ambiti in forte crescita, con cui qualsiasi organizzazione è ormai tenuta a confrontarsi. “In questo contesto particolarmente dinamico, il nostro compito come distributore è soprattutto quello di essere pronti ad allargare lo spettro delle tematiche trattate. E non solo in termini tecnologici, ma anche di servizi, in modo da aiutare i dealer ad accogliere al meglio le richieste che si stanno moltiplicando sul mercato” afferma Franco Puricelli, Amministratore Delegato di Systematika Distribution, citando in particolare la proposizione Practice Builder, prototipata nel 2019 ma messa a disposizione dei partner all’inizio di quest’anno. L’iniziativa consiste in un pacchetto di servizi che copre end-to-end tutte le necessità di supporto dei rivenditori: dalla lead-generation alla formazione, dall’assessment alle demo, passando da Lab e proof-of-concept fino alla generazione vera e propria delle opportunità.
franco puricelli systematikaFranco Puricelli, Amministratore Delegato di Systematika Distribution“All’interno di questo pacchetto VMware riveste un ruolo assolutamente strategico, dal momento che l’iniziativa sui temi relativi a digital workplace e cloud verte principalmente sulla sua tecnologia, allargandosi a partner di ecosistema come, per esempio, Microsoft” spiega Puricelli, pronto a confermare l’importanza della formazione nel modello a valore di Systematika. Una rilevanza che ha portato il Vad a far evolvere i propri modelli di abilitazione, lanciando due novità per il 2020: Academy & Advisory Services e il nuovo sito systematika.academy“Un sito con cui intendiamo interagire con i nostri partner su specifici temi, come lo smart working, l’iperconvergenza, il multicloud, la cybersecurity, l’ottimizzazione dei datacenter, la modernizzazione del networking e molti altri” chiarisce l’Amministratore Delegato, dando particolare enfasi al formato “20 minuti con…”. Un appuntamento formativo che vede già programmate numerose sessioni VMware sulla soluzione Workspace ONE e su due nuovi argomenti (CarbonBlack e VeloCloud) collegati ai temi della sicurezza e delle prestazioni del lavoro a distanza.
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