Bonus PC, Aires e Ancra chiedono la sospensione al TAR

Impugnato dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale il decreto denominato "Piano voucher sulle famiglie a basso reddito". Si contesta che il Decreto prevede che solo gli operatori dei servizi di connettività possano fornire anche i dispositivi informatici, cioè i tablet o i personal computer, mentre questa possibilità viene ingiustificatamente preclusa a tutti gli altri rivenditori di dispositivi elettronici e informatici.

Mercato
L'Associazione Italiana Retailers Elettrodomestici Specializzati (AIRES)  e ANCRAAssociazione Nazionale Commercianti Radio Televisione Elettrodomestici e Affini, con l'intervento ad adjuvandum di Mediaworld, hanno impugnato dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale il decreto denominato "Piano voucher sulle famiglie a basso reddito" emanato in data 7 agosto 2020 dal Ministro dello Sviluppo Economico, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Serie Generale, n. 243 del 1° ottobre 2020.
Il ricorso, affidato ad un team dello studio BGLV & Partners coordinato dagli avvocati Sandro Guerra ed Elisa Vannucci Zauli, evidenzierà i numerosi profili di illegittimità del provvedimento.
Si contesta, in particolare, che la disciplina dei Bonus previsti dal Decreto prevede che solo gli operatori dei servizi di connettività possano fornire anche i dispositivi informatici, cioè i tablet o i personal computer, coprendo un valore fino a 300 Euro (che verranno loro rimborsati dallo Stato), utilizzabili dagli aventi diritto per l'acquisto del bene, o come sconto sui prodotti di valore maggiore.
Questa possibilità viene invece ingiustificatamente preclusa a tutti gli altri rivenditori di dispositivi elettronici e informatici, mentre sarebbe stato semplice e logico consentire ai beneficiari di "spezzare in due" il proprio Bonus e, dopo avere stipulato il contratto per la connettività, scegliere sul libero mercato il prodotto al miglior prezzo, o comunque maggiormente confacente alle proprie necessità.
Una simile impostazione, oltre a restringere le possibilità di scelta degli aventi diritto, si presenta come una evidente distorsione della concorrenza, oltretutto finanziata con risorse pubbliche. Con il deposito del ricorso, è stata anche presentata domanda cautelare di sospensione dell'esecutività e degli effetti del decreto ministeriale, stante l'evidenza e l'irreparabilità dei danni che il provvedimento governativo è in grado di provocare a tutte le imprese operanti nel settore dei prodotti elettronici, con la sola eccezione dei pochissimi operatori che stipuleranno accordi con gli operatori telefonici.
Il Tribunale Amministrativo Regionale dovrebbe, quindi, pronunciarsi a breve sulla richiesta di sospensiva, mentre il giudizio sul merito avrà luogo nei prossimi mesi.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ChannelCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Notizie correlate

Speciali Tutti gli speciali

Speciale

Osservatorio NIS2

Speciale

NetApp Power Team

Speciale

Wi-Fi 7, l’evoluzione della specie

Speciale

Programmi di Canale sempre più a misura dell’ecosistema canale

Speciale

Msp tra efficacia ed efficienza (tavola rotonda)

Calendario Tutto

Iscriviti alla nostra newsletter

Mantieniti aggiornato sul mondo del canale ICT

Iscriviti alla newsletter