“Oggi, le aziende italiane, comprese le PMI, sono consapevoli di cosa significhi l’introduzione dell’intelligenza artificiale nelle loro realtà, sia in termini di recupero di efficienza, sia in termini di accesso a dati e processi, e l’interesse è alto”, esordisce Fabrizio Moneta, Direttore Mid Market e Canale di SAP Italia nell’inquadrare i trend attuali dell’AI, con particolare riguardo verso il nostro Paese. Questo interesse, avverte però il manager, “si sposa con un disorientamento su come utilizzare questa potente tecnologia, che richiede visione di lungo periodo e competenze molto specifiche, non sempre accessibili alle aziende medio-piccole, oltre a un percorso di trasformazione che va al di là della tecnologia”. Lo scopo è quello di “evitare quanto fatto troppe volte in passato: sperimentazioni e prototipi spesso avulsi dai processi di business, che richiedono tempo e capitali, portando a risultati marginali e che non sempre sono accettati dall’organizzazione, vista l’elevata discontinuità che comportano. Tutto questo rende il mercato molto effervescente, ma pochi sono i progetti di adozione reale di sistemi di AI a oggi. È uno scenario nel quale SAP ha un posizionamento distintivo e peculiare, sia per i clienti esistenti, sia per le aziende che stanno muovendo i primi passi per rivedere i propri sistemi informativi e sfruttare l’AI per sostenere crescita e competitività sul mercato”, prosegue Fabrizio Moneta.
APPROCCIO IN CONTINUITÀ
Entrando nel dettaglio dell’offerta AI in termini di prodotti, soluzioni e servizi per le imprese, “l’approccio di SAP all’AI si svolge in continuità con quanto fatto fino a ora per altre tecnologie innovative”, sottolinea il manager, spiegando che “partiamo dalla rilevanza per le aziende, quindi cerchiamo di generare un vantaggio immediato dalla loro adozione direttamente nei processi applicativi, poi utilizziamo le tecnologie su dati affidabili, non duplicati o inutilmente movimentati, e infine garantiamo un accesso e un utilizzo sicuro e integrato con il modello applicativo del cliente”. Ma soprattutto, “nel fare questo consideriamo, in particolare per l’AI, tutti gli ambiti di valore.
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“Oggi, le aziende italiane, comprese le PMI, sono consapevoli di cosa significhi l’introduzione dell’intelligenza artificiale nelle loro realtà, sia in termini di recupero di efficienza, sia in termini di accesso a dati e processi, e l’interesse è alto”, esordisce Fabrizio Moneta, Direttore Mid Market e Canale di SAP Italia nell’inquadrare i trend attuali dell’AI, con particolare riguardo verso il nostro Paese. Questo interesse, avverte però il manager, “si sposa con un disorientamento su come utilizzare questa potente tecnologia, che richiede visione di lungo periodo e competenze molto specifiche, non sempre accessibili alle aziende medio-piccole, oltre a un percorso di trasformazione che va al di là della tecnologia”. Lo scopo è quello di “evitare quanto fatto troppe volte in passato: sperimentazioni e prototipi spesso avulsi dai processi di business, che richiedono tempo e capitali, portando a risultati marginali e che non sempre sono accettati dall’organizzazione, vista l’elevata discontinuità che comportano. Tutto questo rende il mercato molto effervescente, ma pochi sono i progetti di adozione reale di sistemi di AI a oggi. È uno scenario nel quale SAP ha un posizionamento distintivo e peculiare, sia per i clienti esistenti, sia per le aziende che stanno muovendo i primi passi per rivedere i propri sistemi informativi e sfruttare l’AI per sostenere crescita e competitività sul mercato”, prosegue Fabrizio Moneta.
APPROCCIO IN CONTINUITÀ
Entrando nel dettaglio dell’offerta AI in termini di prodotti, soluzioni e servizi per le imprese, “l’approccio di SAP all’AI si svolge in continuità con quanto fatto fino a ora per altre tecnologie innovative”, sottolinea il manager, spiegando che “partiamo dalla rilevanza per le aziende, quindi cerchiamo di generare un vantaggio immediato dalla loro adozione direttamente nei processi applicativi, poi utilizziamo le tecnologie su dati affidabili, non duplicati o inutilmente movimentati, e infine garantiamo un accesso e un utilizzo sicuro e integrato con il modello applicativo del cliente”. Ma soprattutto, “nel fare questo consideriamo, in particolare per l’AI, tutti gli ambiti di valore.
“Oggi, le aziende italiane, comprese le PMI, sono consapevoli di cosa significhi l’introduzione dell’intelligenza artificiale nelle loro realtà, sia in termini di recupero di efficienza, sia in termini di accesso a dati e processi, e l’interesse è alto”, esordisce Fabrizio Moneta, Direttore Mid Market e Canale di SAP Italia nell’inquadrare i trend attuali dell’AI, con particolare riguardo verso il nostro Paese. Questo interesse, avverte però il manager, “si sposa con un disorientamento su come utilizzare questa potente tecnologia, che richiede visione di lungo periodo e competenze molto specifiche, non sempre accessibili alle aziende medio-piccole, oltre a un percorso di trasformazione che va al di là della tecnologia”. Lo scopo è quello di “evitare quanto fatto troppe volte in passato: sperimentazioni e prototipi spesso avulsi dai processi di business, che richiedono tempo e capitali, portando a risultati marginali e che non sempre sono accettati dall’organizzazione, vista l’elevata discontinuità che comportano. Tutto questo rende il mercato molto effervescente, ma pochi sono i progetti di adozione reale di sistemi di AI a oggi. È uno scenario nel quale SAP ha un posizionamento distintivo e peculiare, sia per i clienti esistenti, sia per le aziende che stanno muovendo i primi passi per rivedere i propri sistemi informativi e sfruttare l’AI per sostenere crescita e competitività sul mercato”, prosegue Fabrizio Moneta.
APPROCCIO IN CONTINUITÀ
Entrando nel dettaglio dell’offerta AI in termini di prodotti, soluzioni e servizi per le imprese, “l’approccio di SAP all’AI si svolge in continuità con quanto fatto fino a ora per altre tecnologie innovative”, sottolinea il manager, spiegando che “partiamo dalla rilevanza per le aziende, quindi cerchiamo di generare un vantaggio immediato dalla loro adozione direttamente nei processi applicativi, poi utilizziamo le tecnologie su dati affidabili, non duplicati o inutilmente movimentati, e infine garantiamo un accesso e un utilizzo sicuro e integrato con il modello applicativo del cliente”. Ma soprattutto, “nel fare questo consideriamo, in particolare per l’AI, tutti gli ambiti di valore.