L’Intelligenza Artificiale si conferma come uno dei principali driver dell’innovazione digitale e rappresenta uno dei tre pilastri strategici su cui V-Valley sta costruendo il proprio sviluppo, insieme a cybersecurity e cloud. A parlare è Silvia Restelli, Head of Marketing & Solutions Sales, V-Valley. “In Italia, stiamo assistendo a una fase di forte accelerazione nella diffusione dell’AI, alimentata da un mercato digitale in continua espansione, con una previsione di valore pari a circa 84 miliardi di euro entro il 2025 e un tasso medio annuo di crescita dell’8,2%. Tuttavia, questa crescita non si traduce ancora in un’adozione strutturata e diffusa all’interno delle organizzazioni, afferma. Registriamo un interesse crescente verso soluzioni AI-driven applicate a contesti concreti come la gestione intelligente del dato, l’integrazione con sistemi IoT, il supporto al lavoro da remoto e la gestione di ambienti IT sempre più decentralizzati. L’AI viene percepita come una leva strategica per aumentare l’efficienza, ottimizzare i processi e abilitare modelli predittivi in ambiti come la sicurezza, l’automazione e l’analisi avanzata. Tuttavia, nonostante il fermento e la curiosità che ruotano attorno all’AI, rileviamo una carenza significativa di competenze tra i partner. Manca spesso la capacità di costruire progetti strutturati e scalabili, e l’assenza di una visione strategica ne limita l’impatto reale. Perché l’AI diventi un asset concreto e non resti solo un tema di tendenza, è essenziale investire in formazione specialistica e sviluppo di una cultura progettuale orientata al risultato. In questo scenario, il nostro ruolo come V-Valley è quello di abilitatore: lavoriamo per colmare questo divario, offrendo supporto tecnico, formazione continua e accompagnando i partner in un percorso di trasformazione digitale solido e sostenibile”.
L’Intelligenza Artificiale si conferma come uno dei principali driver dell’innovazione digitale e rappresenta uno dei tre pilastri strategici su cui V-Valley sta costruendo il proprio sviluppo, insieme a cybersecurity e cloud. A parlare è Silvia Restelli, Head of Marketing & Solutions Sales, V-Valley. “In Italia, stiamo assistendo a una fase di forte accelerazione nella diffusione dell’AI, alimentata da un mercato digitale in continua espansione, con una previsione di valore pari a circa 84 miliardi di euro entro il 2025 e un tasso medio annuo di crescita dell’8,2%. Tuttavia, questa crescita non si traduce ancora in un’adozione strutturata e diffusa all’interno delle organizzazioni, afferma. Registriamo un interesse crescente verso soluzioni AI-driven applicate a contesti concreti come la gestione intelligente del dato, l’integrazione con sistemi IoT, il supporto al lavoro da remoto e la gestione di ambienti IT sempre più decentralizzati. L’AI viene percepita come una leva strategica per aumentare l’efficienza, ottimizzare i processi e abilitare modelli predittivi in ambiti come la sicurezza, l’automazione e l’analisi avanzata. Tuttavia, nonostante il fermento e la curiosità che ruotano attorno all’AI, rileviamo una carenza significativa di competenze tra i partner. Manca spesso la capacità di costruire progetti strutturati e scalabili, e l’assenza di una visione strategica ne limita l’impatto reale. Perché l’AI diventi un asset concreto e non resti solo un tema di tendenza, è essenziale investire in formazione specialistica e sviluppo di una cultura progettuale orientata al risultato. In questo scenario, il nostro ruolo come V-Valley è quello di abilitatore: lavoriamo per colmare questo divario, offrendo supporto tecnico, formazione continua e accompagnando i partner in un percorso di trasformazione digitale solido e sostenibile”.