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Aruba Business: parole d’ordine soluzioni, integrazione e cloud ibrido

Nell’evoluzione del cloud verso modelli ibridi e multicloud sempre più integrati con l’AI, spicca Aruba Business con i suoi data center italiani e un’offerta incentrata su trasparenza, sicurezza e sovranità del dato

Autore: Redazione ChannelCity

Anche in questo 2025, il cloud computing sta vivendo ulteriori cambiamenti evolutivi, e quest’anno a detta di molti segnerà un ulteriore salto in avanti per questo modello di fruizione dell’IT, oggi più maturo e sempre più integrato con l’AI e modelli operativi ibridi e multicloud, elemento infrastrutturale d’elezione per abilitare la trasformazione digitale. In questo contesto, Riccardo Vitali, Sales manager di Aruba Business, evidenzia che “le parole chiave che emergono sempre più in questo inizio 2025 dal confronto con la nostra rete di partner sono soluzioni, integrazione e cloud ibrido”. Il perché è presto detto: “le esigenze tecniche e operative dei nostri clienti spingono verso infrastrutture ibride che garantiscano interoperabilità. Se inizialmente l’ibrido era una moda, ora rappresenta una necessità concreta che permette alle soluzioni cloud e ai data center di interagire con infrastrutture onpremise o di altri fornitori, utilizzando standard di mercato. Si tratta di astrarre quello che è il concetto di infrastruttura per arrivare, grazie all’integrazione, alle soluzioni richieste dai clienti finali dei nostri partner”, sottolinea Riccardo Vitali.

DATA CENTER ITALIAN

In questo panorama, “un fenomeno sempre più crescente è quello della Cloud Repatriation, ovvero il ritorno dai grandi cloud provider verso chi può offrire soluzioni più versatili e meno vincolanti: proprio in questo senso stiamo lavorando attivamente per facilitare e agevolare queste migrazioni”, prosegue Riccardo Vitali, evidenziando anche un altro aspetto, “legato alla sovranità del dato: tornano al centro dell’attenzione concetti che si davano per scontati come per esempio la compliance alle normative...

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Anche in questo 2025, il cloud computing sta vivendo ulteriori cambiamenti evolutivi, e quest’anno a detta di molti segnerà un ulteriore salto in avanti per questo modello di fruizione dell’IT, oggi più maturo e sempre più integrato con l’AI e modelli operativi ibridi e multicloud, elemento infrastrutturale d’elezione per abilitare la trasformazione digitale. In questo contesto, Riccardo Vitali, Sales manager di Aruba Business, evidenzia che “le parole chiave che emergono sempre più in questo inizio 2025 dal confronto con la nostra rete di partner sono soluzioni, integrazione e cloud ibrido”. Il perché è presto detto: “le esigenze tecniche e operative dei nostri clienti spingono verso infrastrutture ibride che garantiscano interoperabilità. Se inizialmente l’ibrido era una moda, ora rappresenta una necessità concreta che permette alle soluzioni cloud e ai data center di interagire con infrastrutture onpremise o di altri fornitori, utilizzando standard di mercato. Si tratta di astrarre quello che è il concetto di infrastruttura per arrivare, grazie all’integrazione, alle soluzioni richieste dai clienti finali dei nostri partner”, sottolinea Riccardo Vitali. DATA CENTER ITALIAN In questo panorama, “un fenomeno sempre più crescente è quello della Cloud Repatriation, ovvero il ritorno dai grandi cloud provider verso chi può offrire soluzioni più versatili e meno vincolanti: proprio in questo senso stiamo lavorando attivamente per facilitare e agevolare queste migrazioni”, prosegue Riccardo Vitali, evidenziando anche un altro aspetto, “legato alla sovranità del dato: tornano al centro dell’attenzione concetti che si davano per scontati come per esempio la compliance alle normative...
Anche in questo 2025, il cloud computing sta vivendo ulteriori cambiamenti evolutivi, e quest’anno a detta di molti segnerà un ulteriore salto in avanti per questo modello di fruizione dell’IT, oggi più maturo e sempre più integrato con l’AI e modelli operativi ibridi e multicloud, elemento infrastrutturale d’elezione per abilitare la trasformazione digitale. In questo contesto, Riccardo Vitali, Sales manager di Aruba Business, evidenzia che “le parole chiave che emergono sempre più in questo inizio 2025 dal confronto con la nostra rete di partner sono soluzioni, integrazione e cloud ibrido”. Il perché è presto detto: “le esigenze tecniche e operative dei nostri clienti spingono verso infrastrutture ibride che garantiscano interoperabilità. Se inizialmente l’ibrido era una moda, ora rappresenta una necessità concreta che permette alle soluzioni cloud e ai data center di interagire con infrastrutture onpremise o di altri fornitori, utilizzando standard di mercato. Si tratta di astrarre quello che è il concetto di infrastruttura per arrivare, grazie all’integrazione, alle soluzioni richieste dai clienti finali dei nostri partner”, sottolinea Riccardo Vitali. DATA CENTER ITALIAN In questo panorama, “un fenomeno sempre più crescente è quello della Cloud Repatriation, ovvero il ritorno dai grandi cloud provider verso chi può offrire soluzioni più versatili e meno vincolanti: proprio in questo senso stiamo lavorando attivamente per facilitare e agevolare queste migrazioni”, prosegue Riccardo Vitali, evidenziando anche un altro aspetto, “legato alla sovranità del dato: tornano al centro dell’attenzione concetti che si davano per scontati come per esempio la compliance alle normative...

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