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N-able, supportare al massimo MSP e clienti

Con le soluzioni EDR e MDR, il monitoraggio proattivo e la gestione centralizzata della sicurezza, il vendor aiuta a migliorare la visibilità sulle minacce, garantire una risposta tempestiva agli incidenti e rispettare i requisiti normativi

Autore: Redazione ChannelCity

La sfida più grande per i nostri clienti è adattarsi a un panorama sempre più rigido in termini di normative, come la NIS2, che impone direttamente o indirettamente l’adozione di soluzioni di sicurezza avanzate, tra cui il rilevamento e la risposta degli endpoint (EDR) e il rilevamento e la risposta gestiti (MDR)”, esordisce Matteo Brusco, Distribution Sales Manager Italy, Spain, Portugal di N-able, nel delineare lo scenario 2025 della cybersecurity.

SUPPORTARE GLI MSP

Nel dettaglio, prosegue il manager, “la direttiva NIS2 richiede alle aziende di segnalare gli incidenti di sicurezza, prevedendo una prima notifica entro 24 ore dalla scoperta di specifiche minacce o attacchi informatici. Tuttavia, senza soluzioni di sicurezza avanzate, le aziende potrebbero non disporre di una visibilità adeguata sulle minacce attive nei loro sistemi, mettendo a rischio la tempestività e l’efficacia della segnalazione e compromettendo la conformità alla direttiva”. Gli MSP, ovvero i fornitori di servizi gestiti, possono “supportare le aziende nella gestione della conformità, mettendo in evidenza le conseguenze di eventuali inadempienze. Investire nei servizi di sicurezza multilivello di un MSP consente alle aziende di mitigare i rischi e contenere costi maggiori, adottando le misure necessarie per garantire la conformità”.

Ecco quindi che “per supportare gli MSP e i loro clienti in questo importante sfida, organizziamo insieme ai nostri partner locali, corsi di formazione, eventi e presentazioni. Con le nostre soluzioni EDR e MDR, il monitoraggio proattivo e la gestione centralizzata della sicurezza, aiutiamo i nostri clienti a migliorare la visibilità sulle minacce, garantire una risposta tempestiva agli incidenti e rispettare i requisiti normativi. Le nostre soluzioni multilivello consentono di rafforzare la resilienza informatica, riducendo i rischi di non conformità e proteggendo le infrastrutture critiche in un panorama di minacce sempre più complesso”, sottolinea Matteo Brusco.

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La sfida più grande per i nostri clienti è adattarsi a un panorama sempre più rigido in termini di normative, come la NIS2, che impone direttamente o indirettamente l’adozione di soluzioni di sicurezza avanzate, tra cui il rilevamento e la risposta degli endpoint (EDR) e il rilevamento e la risposta gestiti (MDR)”, esordisce Matteo Brusco, Distribution Sales Manager Italy, Spain, Portugal di N-able, nel delineare lo scenario 2025 della cybersecurity. SUPPORTARE GLI MSP Nel dettaglio, prosegue il manager, “la direttiva NIS2 richiede alle aziende di segnalare gli incidenti di sicurezza, prevedendo una prima notifica entro 24 ore dalla scoperta di specifiche minacce o attacchi informatici. Tuttavia, senza soluzioni di sicurezza avanzate, le aziende potrebbero non disporre di una visibilità adeguata sulle minacce attive nei loro sistemi, mettendo a rischio la tempestività e l’efficacia della segnalazione e compromettendo la conformità alla direttiva”. Gli MSP, ovvero i fornitori di servizi gestiti, possono “supportare le aziende nella gestione della conformità, mettendo in evidenza le conseguenze di eventuali inadempienze. Investire nei servizi di sicurezza multilivello di un MSP consente alle aziende di mitigare i rischi e contenere costi maggiori, adottando le misure necessarie per garantire la conformità”. Ecco quindi che “per supportare gli MSP e i loro clienti in questo importante sfida, organizziamo insieme ai nostri partner locali, corsi di formazione, eventi e presentazioni. Con le nostre soluzioni EDR e MDR, il monitoraggio proattivo e la gestione centralizzata della sicurezza, aiutiamo i nostri clienti a migliorare la visibilità sulle minacce, garantire una risposta tempestiva agli incidenti e rispettare i requisiti normativi. Le nostre soluzioni multilivello consentono di rafforzare la resilienza informatica, riducendo i rischi di non conformità e proteggendo le infrastrutture critiche in un panorama di minacce sempre più complesso”, sottolinea Matteo Brusco.
La sfida più grande per i nostri clienti è adattarsi a un panorama sempre più rigido in termini di normative, come la NIS2, che impone direttamente o indirettamente l’adozione di soluzioni di sicurezza avanzate, tra cui il rilevamento e la risposta degli endpoint (EDR) e il rilevamento e la risposta gestiti (MDR)”, esordisce Matteo Brusco, Distribution Sales Manager Italy, Spain, Portugal di N-able, nel delineare lo scenario 2025 della cybersecurity. SUPPORTARE GLI MSP Nel dettaglio, prosegue il manager, “la direttiva NIS2 richiede alle aziende di segnalare gli incidenti di sicurezza, prevedendo una prima notifica entro 24 ore dalla scoperta di specifiche minacce o attacchi informatici. Tuttavia, senza soluzioni di sicurezza avanzate, le aziende potrebbero non disporre di una visibilità adeguata sulle minacce attive nei loro sistemi, mettendo a rischio la tempestività e l’efficacia della segnalazione e compromettendo la conformità alla direttiva”. Gli MSP, ovvero i fornitori di servizi gestiti, possono “supportare le aziende nella gestione della conformità, mettendo in evidenza le conseguenze di eventuali inadempienze. Investire nei servizi di sicurezza multilivello di un MSP consente alle aziende di mitigare i rischi e contenere costi maggiori, adottando le misure necessarie per garantire la conformità”. Ecco quindi che “per supportare gli MSP e i loro clienti in questo importante sfida, organizziamo insieme ai nostri partner locali, corsi di formazione, eventi e presentazioni. Con le nostre soluzioni EDR e MDR, il monitoraggio proattivo e la gestione centralizzata della sicurezza, aiutiamo i nostri clienti a migliorare la visibilità sulle minacce, garantire una risposta tempestiva agli incidenti e rispettare i requisiti normativi. Le nostre soluzioni multilivello consentono di rafforzare la resilienza informatica, riducendo i rischi di non conformità e proteggendo le infrastrutture critiche in un panorama di minacce sempre più complesso”, sottolinea Matteo Brusco.

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