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Cisco, investire nella privacy dei dati dà maggiori benefici di business

Uno studio di Cisco sul GDPR, il Data Privacy Benchmark 2019, mette le aziende italiane al secondo posto a livello europeo per conformità e al terzo posto a livello mondiale

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Chi investe di più nella salvaguardia della privacy dei dati sensibili ha maggiori ritorni di business. Il collegamento diretto tra questi due elementi è confermato in un recente studio di Cisco, intitolato Data Privacy Benchmark 2019. Gli oltre 3.200 professionisti della sicurezza e della privacy di diversi ambiti di attività in 18 Paesi che hanno preso parte allo studio hanno infatti riferito di minori ritardi nelle vendite così come di un numero inferiore di violazioni e di relative perdite economiche.   

Sempre in base al report di Cisco, il 59 per cento delle aziende ha dichiarato di aver soddisfatto tutti o la maggior parte dei requisiti del GDPR, entrato come noto in vigore a fine maggio 2018, mentre il 29 per cento prevede di farlo entro un anno e un residuo 9 per cento parla di “oltre un anno”. In base al Paese, il grado di prontezza in ottica GDPR varia dal 42 al 75 per cento. Spagna, Italia (72 per cento), Regno Unito e Francia si collocano ai vertici della classifica, mentre Cina, Giappone e Australia si collocano ai livelli più bassi.
cisco gdpr 2Le aziende che hanno investito nella riservatezza dei dati per soddisfare i requisiti del GDPR, hanno subito minori ritardi nelle vendite ai clienti esistenti: 3,4 settimane rispetto a 5,4 settimane per le aziende meno pronte in ottica GDPR. Nel complesso, il ritardo medio nelle vendite ai clienti esistenti è stato di 3,9 settimane, in calo rispetto alle 7,8 settimane registrate un anno fa. L’87% delle aziende subisce ritardi nel ciclo di vendita rispetto al 66% dello scorso anno. In dettaglio, i ritardi nelle vendite per paese variano da 2,2 a 5,5 settimane, con Italia (2,6 settimane), Turchia e Russia nella parte migliore della classifica, e Spagna, Brasile e Canada nella parte peggiore. Il ritardo nelle vendite può trasformarsi in una perdita di fatturato se un potenziale cliente acquista da un concorrente o decide di non comprare affatto. Tra ragioni principali alla base dei ritardi nelle vendite vi sono l'analisi delle richieste dei clienti in relazione alle esigenze di privacy, la traduzione delle informazioni sulla privacy nelle lingue dei clienti o la riprogettazione dei prodotti per soddisfare le esigenze di privacy.

Infine, le aziende pronte per il GDPR hanno indicato una minor incidenza delle violazioni dei dati, un minor numero di record coinvolti in incidenti legati alla sicurezza e tempi inferiori di inattività del sistema. Inoltre, la probabilità di subire una perdita finanziaria significativa a causa di una violazione dei dati è stata molto inferiore. Oltre a ciò, il 75% degli intervistati ha dichiarato di aver ottenuto diversi benefici dagli investimenti fatti nella salvaguardia della privacy, che includono maggiore agilità e innovazione derivanti da un adeguato controlli dei dati, nonché vantaggio competitivo e maggiore efficienza operativa grazie a una pronta organizzazione e classificazione dei dati.
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