Arrow Cloud Experience

Arrow Cloud Experience

 Il cloud concreto si fa anche in Italia: le nuvole sempre meno evanescenti: forma che diventa sostanza. E’ il cloud di Arrow ECS che nell’evento Cloud Experience a Milano e Roma ha presentato il valore della sua proposta a partner e utenti finali che oggi si sostanzia nella piattaforma ArrowSphere anche in Italia.  Sul palco casi di uso di clienti dei vendor più innovativi: Barracuda, Check Point, Citrix, Commvault, Gemalto, Ixia e Riverbed. Un’analisi di The Innovation Group sul mercato cloud

Autore: Barbara Torresani


Le nuvole sempre meno evanescenti: forma che diventa sostanza: a Milano e Roma per parlare di cloud concreto, casi d’uso tangibili, oggi e non domani: è ‘Cloud Experience’, l’evento organizzato i primi di novembre dal distributore a valore aggiunto Arrow ECS per fare conoscere casi di cloud computing di aziende che hanno abbracciato  processi di digitalizzazione. Il distributore affiancato da analisti, giornalisti, tecnici ed esperti di settore ha presentato lo scenario attuale entrando nel merito di tecnologie e servizi, al fine di fare cogliere i vantaggi di business derivanti dall’utilizzo di ambienti multi-cloud.
Due tappe per creare momenti di confronto e mettere in evidenza i vantaggi derivanti dall’utilizzo di nuove modalità di fruizione dell’IT agile, flessibile ed efficace, dense di esperienze e contenuti, in cui sono stati presentati racconti di vita aziendale tra innovazione, sicurezza e trasformazione digitale, arricchite da una disamina del mercato fornita da The Innovation Group.  federico marini arrow ecs l
Federico Marini, Regional Director di Arrow ECS per il Sud-Est Europa
“Siamo orgogliosi di annoverare tra i nostri vendor i migliori top player dell’IT e siamo impegnati da sempre nel creare iniziative ed eventi innovativi per far conoscere sia a rivenditori e system integrator, che agli utilizzatori finali i loro prodotti e servizi cloud, sviluppando congiuntamente strategie e nuove sinergie – ha sottolineato
Federico Marini, Regional Director di Arrow ECS per il Sud-Est Europa. – Un’occasione ideale: tanti punti di vista differenti sull’evoluzione della tecnologia applicata al mondo dell’infrastruttura e della sicurezza, attraverso l’illustrazione di casi concreti”.  

In Italia il cloud vale 1,6 miliardi di euro
Secondo le stime di The Innovation Group, il mercato del cloud in Italia nel 2018 vale complessivamente 1.587 milioni di euro, ripartiti in 1.051 mln di euro per cloud pubblico, 536 milioni per virtual private cloud: il mercato è cresciuto del 15,1% rispetto al 2017, confermando il trend di crescita lineare osservato negli anni precedenti, con un tasso di crescita medio annuo (CAGR) del 17,4% tra il 2014 ed il 2018.
La segmentazione del mercato tra virtual private e pubblico vede un relativo incremento del secondo rispetto al primo. Se nel 2014 infatti la quota di mercato dei servizi di virtual private cloud era pari al 37,8% del totale, nel 2018 rappresenta una quota minore, pari al 33,8%; specularmente, la quota di mercato dei servizi cloud pubblici ha raggiunto oggi il 66,2% rispetto al 62,2% del 2014. Questo trend indica la crescente affidabilità dell’offerta pubblica verso la quale molte aziende utenti si sono indirizzate, principalmente grazie ai miglioramenti sui fronti della compliance normativa o della flessibilità del prodotto, oltre che grazie ai miglioramenti delle componenti infrastrutturali come la connessione ad Internet.
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Per quanto riguarda la segmentazione di ciascuna tipologia di offerta, entrambe le offerte siano trainate da una specifica tipologia di servizio: l’Infrastrucure as a Service (IaaS) per il private e il Software as a Service (SaaS) per il pubblico: per ciò che concerne l’offerta di private cloud, infatti, le soluzioni IaaS sono preferite dalle aziende in quanto rispondono alla necessità di poter disporre di uno spazio infrastrutturale sul quale archiviare, fare test, gestire ed eseguire i propri software con il massimo grado di controllo. Per questo motivo tale componente è rimasta costantemente superiore all’interno della spesa per servizi di private cloud negli ultimi anni.
Dall’analisi di The Innovation Group emerge chiaramente che il cloud computing si pone come uno dei principali enabler della trasformazione digitale in atto, un passaggio pressoché obbligato che, gradualmente, sta riguardando tutte le tipologie di organizzazioni come . Cloud inteso anche come driver della trasformazione digitale verso un’economia che sia in grado di offrire prodotti e servizi in maniera data-driven  come modello per ridurre i costi fissi IT ed efficientare i processi, per scalare il business in maniera rapida e  per abilitare modelli collaborativi che consentono di sviluppare prodotti e servizi in maniera intelligente e data-driven.
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Secondo The Innovation Group il panorama italiano ha già abbracciato il cloud come soluzione che consente di ridurre i costi e rendere efficienti i processi. A livello delle tipologie dei servizi offerti infatti, secondo un’indagine di The Innovation Group della fine del 2017 condotta su un campione di 113 imprese, la distribuzione della spesa per soluzioni cloud vede un tasso di incidenza del 25% per le infrastrutture (IaaS), del 24% per le applicazioni (SaaS) e del 19% per le piattaforme (PaaS). Seppur consistente e lineare, la crescita dell’adozione di servizi cloud sta avvenendo in maniera eterogenea, toccando alcuni ambiti prima di altri, e alcune attività nello specifico. Lo IaaS costituisce da sempre in Italia una voce relativamente importante rispetto ai trend internazionali che vedono una preponderanza del SaaS, il quale in Europa, per esempio, costituisce nel 2018 il 60% dei servizi cloud. In particolare, le funzioni più utilizzate a livello infrastrutturale sono costituite da disaster recovery (o business continuity), network, backup e virtual desktop oltre che a load balancing, storage e capacità di calcolo. Queste funzioni per così dire “core” dei sistemi IT sono state le prime ad essere esternalizzate in cloud e ancora oggi costituiscono una quota assai rilevante di mercato.
Di particolare interesse nel contesto nazionale attuale è l’ambito applicativo (SaaS), cresciuto in maniera considerevole nel corso degli ultimi anni. Gli applicativi maggiormente utilizzati dalle aziende intervistate sono risultati collaborazione e comunicazione (48%), strumenti di produttività e automazione (35%), gestione delle risorse umane (26%) e CRM (24%).  

ArrowSphere: il cloud del distributore decolla con Microsoft
Un cloud computing tangibile anche per la filiale italiana di Arrow ECS, pronta a lanciare anche in Italia la piattaforma ArrowSphere già attiva in altri paesi europei, grazie all’accordo europeo con Microsoft sulla piattaforma Azure. In questo modo il distributore amplia il raggio di azione della divisione dedicata alle soluzioni di infrastruttura, arricchendo la gamma di prodotti e servizi erogabili dalla propria piattaforma cloud. Un ulteriore tassello che va a rafforzare la visione strategica di Arrow ‘Five Years Out’  che pone Arrow come catalizzatore per alimentare l’innovazione. In particolare, il settore delle infrastrutture sta distinguendosi nell’offerta  Arrow grazie ad alcuni vendor primari, E l’accordo, già siglato in Europa, con Microsoft Azure, consente oggi ad Arrow di arricchire il proprio marketplace con una piattaforma performante per il segmento cloud
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Roberto Branz, Direttore Divisione Security & Cloud di ECS Italia
“L’offerta nel comparto del networking continua a crescere e vogliamo assicurare il massimo impegno sul cloud computing, arricchendo il nostro marketplace e allineandoci sempre più alle altre filiali di Arrow all’estero –
evidenzia Roberto Branz, Direttore Divisione Security & Cloud di ECS Italia. In particolare, vogliamo fornire servizi a supporto proprio a quei partner che sono interessati ad affrontare il mercato del cloud pur senza avere una propria offerta, consentendo loro di ottenere ampio valore da ArrowSphere.”
Arrow mette a disposizione dei clienti demo lab, tecnici certificati e un team specializzato sulle tecnologie offerte dalla divisione Network & Insfrastructure, proseguendo nello sviluppo di partnership con vendor che possono aiutare anche i clienti italiani a sfruttare i nuovi modelli completamente interconnessi e sempre in mobilità, senza trascurare dispositivi e oggetti IoT.
L’ampia gamma dell’offerta ArrowShphere assicura una piattaforma multicloud e un’elevata redditività per i rivenditori e permette di creare un’offerta completa, combinando servizi cloud e prodotti innovativi. Inoltre, sarà possibile accedere agli strumenti, alle risorse di formazione, di marketing e gestione operativa necessari per avviare gli abbonamenti per una proposta cloud in modo veloce.  

La strada cloud dei vendor protagonisti
I  vendor tecnologici presenti all’evento hanno colto le potenzialità del cloud computing come paradigma di fruizione dell’IT da abbracciare e a cui tendere, in combinazione con le infrastrutture più tradizionali on premise a casa del cliente, in uno scenario sempre più multicloud. Ecco come sintetizzano la loro strategia cloud che hanno convinto clienti italiani  a scegliere questi vendor per portare avanti processi di trasformazione digitale.
Semplificazione è la parole d’ordine di Barracuda in grado di fornire soluzioni cloud in due aree tecnologiche come la sicurezza e lo storage in tre direzioni principali: Cloud Generation Firewall, con soluzioni concepite in logica moderna software defined, supportate in modo nativo dai maggiori player del mercato e pronte per essere utilizzate in Cloud; Web Application Firewall, perché ormai i siti e le applicazioni Web rappresentato la finestra principale con cui le aziende conducono i loro business e possono essere ovunque e la soluzione targata Barracuda è in logica Cloud, disponibile sia on-premises, sia come soluzione Iaas che come servizio di software as a service. Infine, la protezione di nuova generazione di Barracuda si spinge fino alle email, dove può fare leva sull’esperienza maturata nelle tecniche antispam e su nuove feature allo stato dell’arte”, afferma Stefano Pinato, Country Manager Italy, Barracuda.
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Sulla sicurezza si focalizza anche Check Point Software Technologies: “Da oltre vent’anni siamo sull’onda della cybersecurity con tecnologie sempre all’avanguardia. Soluzioni innovative oggi in grado di fare fronte alle minacce di 5° generazione, con tecnologie di Advanced Threat Prevention. In ambito cloud, Check Point propone la famiglia di prodotti Cloud Guard - un servizio cloud che impedisce attacchi mirati alle imprese su applicazioni SaaS ed e-mail, concentrandosi sul controllo delle applicazioni e sulla fuga dei dati e CloudGuard SaaS contro malware e attacchi di quinta generazione e hijacking di account SaaS dei dipendenti”, dichiara David Gubiani, Security Engineering Manager Italy di Check Point Software Technologies.
Il Digital Workplace è invece lo spazio in cui intende giocare la partita Citrix, abilitando le persone a lavorare meglio - sempre con il massimo della sicurezza - e riducendo i costi IT complessivi: “Con i nostri servizi Cloud distribuiamo ‘digital workspace’ sicuri da ogni cloud o cloud ibrido. Da sempre permettiamo agli utenti di scegliere’dove’, ‘come, ‘quando’ e con ‘quali strumenti’ lavorare al meglio. Indipendentemente dalle tecnologie e da dove i servizi IT sono erogati, Citrix Cloud mette a disposizione spazi di lavoro digitali sicuri in poche ore, non in settimane o mesi, consentendo di essere più agile e gestire più velocemente le richieste del business. Abilitare le persone a lavorare meglio - sempre con il massimo della sicurezza - e ridurre i costi IT complessivi”, chiarisce Massimiliano Grassi, Marketing Manager, Citrix Italia.
Commvault ha fatto del data management la propria ragione d’essere. ‘Oltre il backup’ è il claim che caratterizza infatti l’azienda, che si differenzia sul mercato grazie a soluzioni di data protection con la caratteristica che tutte le informazioni sono immagazzinate in un unico repository sia per proteggere il dato sia per metterlo a disposizione del business. I dati non sono statici ma bensì dinamici, sfruttabili da tutte le funzioni aziendali per le proprie attività e i propri task, per esempio per attività di discovery e per la compliance. “La nostra offerta va oltre il backup dei dati, proteggendo e al contempo indicizzando qualsiasi dato aziendale in un solo passaggio, il tutto attraverso una singola console di management”, afferma Edwin Passarella, Manager, Technical Services Italy, Commvault. Una soluzione che si integra con qualsiasi cloud esistente: “Commvault oggi supporta più di 40 cloud provider, con possibilità di replicare in maniera semplice, veloce, ottimizzata e sicura i dati and tra cloud e cloud. Un modo efficace per affiancare i clienti nel loro percorso di adozione del cloud grazie ai connettori per tutti i provider pubblici esistenti, ma anche un sistema per assicurare una ‘exit strategy’ che li possa aiutare nell’eventuale cambio di provider o piuttosto nel riportare alcuni servizi on premise”, conclude Passarella.
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Il  terreno di sfida su cui si misura Gemalto è ancora quello della sicurezza: “Gemalto Enterprise & Cybersecurity (E&C) offre servizi di sicurezza moderna cloud ready in tre ambiti principali: Identity & Asset Protection; Data Protection; Crypto & Key Management, il tutto on premise e in cloud. A significare servizi di cyber security per proteggere le risorse IT del cliente; data protection via encryption per una protezione dei dati e delle informazioni attraverso la tecnica della cifratura; crypto & key management come capacità di gestire e custodire le chiavi criptografiche per proteggere un’informazione cifrandola e al contempo decifrandola”, illustra Luca Calindri, Channel Sales Manager Italy & Malta, Gemalto Enterprise & Cybersecurity.
Testing e visibility 
sono invece le aree d’elezione di Ixia (che fa parte del Gruppo multinazionale Keysight) in ambienti complessi come le infrastrutture Cloud: “Il testing consente ad esempio di simulare il funzionamento di applicazioni e verificare che l'infrastruttura Cloud regga il carico applicativo, piuttosto che simulare attacchi informatici e assicurarsi  della robustezza dei sistemi di difesa. La Visibility permette di catturare i dati in ambienti molto complessi, quali ad esempio i cloud ibridi, filtrarli, consolidarli, decriptarli rendendoli poi disponibili a sistemi di Monitoraggio, Sicurezza e quant'altro”, spiega Valter Villa, Regional Manager Italia Keysight ISG (Ixia Solution Group).
Non ultima, la posizione di Riverbed: “Per consentire di utilizzare tutte le risorse disponibili e quindi facilitare e rendere ‘vincente’ l'adozione del Cloud, Riverbed ha creato la Digital Performance Platform che si compone di tre elementi portanti: cloud networking, soluzione per collegarsi velocemente e con modalità sicure verso gli ambienti cloud; cloud performance, per accelerare le applicazioni e i workflow portati dal data center nel cloud, e cloud visibility, per avere sempre sotto controllo tutto quello che accade in ambito cloud a livello applicativo, di network ed end user”, conclude Alberto Nardi, Regional Account Manager, Riverbed Italia.