La collaboration semplice di BenQ a ISE 2020 con InstaShow WDC20C

Basta la pressione di un pulsante per avviare una sessione di condivisione e collaborazione. A ISE 2020 BenQ mette in mostra la semplicità di InstaShow WDC20C, compatibile con USB-C.

Autore: Redazione ChannelCity


Molti fattori stanno spingendo l'adozione di sistemi di collaboration e condivisione dei contenuti. Uno dei più importanti è la maggiore semplicità delle nuove soluzioni, rispetto a quelle diffuse in passato. Sino a qualche anno fa, infatti, collaboration di gruppo significava occupare una sala riunioni e mettere mano a sistemi sin troppo complessi. Motivo per cui le sale riunioni attrezzate nelle aziende erano poche e molto ambite.

Oggi la situazione è ben diversa. L'idea della sala riunioni ha lasciato il passo al concetto delle huddle room, sale più piccole in cui un gruppo di persone può collaborare grazie a dispositivi dall'utilizzo semplice e immediato. A ISE 2020, BenQ porta tra l'altro l'evoluzione più recente di un prodotto nato proprio con questa concezione: il modello InstaShow WDC20C, che aggiunge la compatibilità USB-C all’ultimo nato WDC20, ampliando così ulteriormente la serie di dispositivi di presentazione wireless Instashow.

InstaShow WDC20 è composto da due componenti chiave. Al centro del sistema c'è InstaShow WDC20, una piccola unità molto simile a un router wireless, con tanto di antenne. Si collega via HDMI ad un display o a un videoproiettore, per visualizzare i contenuti presentati dagli utenti. Il secondo componente è rappresentato dagli InstaShow Button, piccoli box che si connettono uno ciascuno ai computer di chi condividerà presentazioni o altri contenuti digitali.

Gli InstaShow Button devono il loro nome all'unico sistema di controllo che, per la loro estrema semplicità presentano, appunto, un pulsante. Dopo aver collegato via USB un Button a un computer, basta premere il suo pulsante per essere subito connessi all'unità centrale del sistema InstaShow WDC20. E poter eseguire presentazioni e condividere contenuti. Non occorre quindi installare alcun tipo di applicazione, driver software o plugin.

kobu agency 7okkfhxrxnw unsplashSi tratta di una caratteristica fondamentale, per due motivi principali. Il primo è ancora una volta la semplicità d'uso. Non occorrono operazioni preventive di configurazione per la condivisione. Basta collegare un Button a una porta USB. Chiunque, quindi, può partecipare a una sessione di collaboration senza dover aspettare i classici e inopportuni "tempi tecnici". O dover richiedere l'intervento di qualche esperto.

Parallelamente, va considerato un importante aspetto di sicurezza. InstaShow WDC20 evita l'installazione di software che potrebbe, anche solo in linea teorica, introdurre vulnerabilità in un computer. Dato l'attuale scenario della cyber security, è comunque un vantaggio concreto. La sicurezza peraltro permea tutto il funzionamento di InstaShow WDC20, dato che in una presentazione aziendale circolano spesso informazioni da proteggere. Per questo le comunicazioni wireless tra i Button e l'unità centrale sono cifrate, in modo che nessuno possa intercettare e consultare ciò che viene condiviso. Il sistema di BenQ supporta anche la protezione dei contenuti via HDCP.

Una volta collegato un computer a una unità InstaShow, si hanno a disposizione varie possibilità di condivisione dei contenuti e di collaborazione. Ogni relatore può mostrare il suo desktop e le sue applicazioni, come anche operare in una modalità di desktop esteso che permette di separare la visualizzazione condivisa, attraverso il display o il videoproiettore della sala riunioni, da quella privata, sul display del computer.

La visualizzazione condivisa può essere suddivisa tra un massimo di quattro presentazioni simultanee, controllate in maniera indipendente dai loro relatori. Se la visualizzazione avviene su un display touch, si possono usare gesture per controllare lo scorrere in avanti e indietro di una presentazione. O anche più di una in maniera indipendente, se si opera con schermo suddiviso.

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Il sistema InstaShow è abbastanza elastico da poter comprendere nella condivisione anche dispositivi diversi dai computer Windows o macOS. Tablet e smartphone possono connettersi scaricando l'app dedicata InstaShare. Inoltre, qualsiasi device con una uscita HDMI può essere connesso alla porta analoga di un Button e "passare" all'unità centrale i suoi contenuti.

Dal punto di vista dell'IT aziendale, gestire una molteplicità di sistemi InstaShow WDC20 è semplice. Ciascuno si connette alla rete d'impresa grazie a una porta Ethernet (la parte wireless viene usata solo per il dialogo all'interno di una sala) e in questo modo una console web centrale può gestire più unità WDC20 da remoto. Gli amministratori IT possono controllare gli accoppiamenti con i Button, regolare le impostazioni di ogni sala riunioni, aggiornare il firmware delle varie unità.

Anche la configurazione di una sala riunioni è immediata. L'unità centrale è pronta per l'uso una volta accesa, per l'accoppiamento tra questa e un Button basta tenere premuto il tasto di accoppiamento dell'unità per qualche secondo e fare lo stesso sul trasmettitore. Se l'unità centrale InstaShow non è fisicamente raggiungibile, magari perché è montata vicino a un videoproiettore a soffitto, si può impostare la modalità di accoppiamento attraverso la console web di gestione. Una unità centrale InstaShow WDC20 supporta sino a 32 Button.