F-Secure, la sicurezza secondo il Ceo, Christian Fredrikson

Gestione dell'end-point in logica any device, any platform, protezione del traffico e dei contenuti. La sfida per garantire la privacy dei dati, secondo il Ceo di F-Secure, Christian Fredrikson.

Autore: Piero Macrì

Per i dieci anni di F-Secure in Italia è arrivato, per la prima volta nel nostro paese, Christian Fredrikson, presidente e CEO di F-Secure. Un'occasione unica per capire come sta evolvendo il mercato della sicurezza. “E’ sorprendente il cambiamento degli attacchi che si è verificato nel corso dell’ultimo anno - esordisce Christian Fredrikson, presidente e CEO di F-Secure -. Tutto quanto che è accaduto e accade nell’era di Internet solleva una domanda: esiste ancora una privacy? Per l’economia digitale la riservatezza dei dati rappresenta solo un ostacolo alla propria espansione e affermazione e altrettanto lo sembra essere per le politiche che i singoli paesi utilizzano in merito alla sicurezza nazionale”.
La sicurezza come problema globale, quindi, che può mettere in pericolo il singolo individuo o compromettere il business delle imprese. ”In gioco, come testimoniato dai più recenti avvenimenti è spesso la privacy del cittadino, dice Fredrikson, un diritto del tutto legittimo e universale che non può essere bypassato o subordinato al business delle internet companies o al controllo di organizzazioni governative. Idealmente, il problema della privacy dovrebbe essere affrontato sia con avanzate soluzioni tecnologiche sia attraverso una legislazione adeguata con la partecipazione e collaborazione di una task force intergovernativa”.

Fredrikson osserva come il ruolo di un qualsiasi fornitore di sicurezza sia caratterizzato da cambiamenti rapidissimi
 che necessitano l’acquisizione di nuova conoscenza e l’elaborazione di nuovi meccanismi di difesa. Come per tutte le aziende che inizialmente operavano in ambito enterprise, il passaggio all’era Post-PC contestualmente all’affermazione e diffusione di massa dei dispositivi mobile, ha fatto sì che si intraprendesse un percorso di evoluzione tecnologica più ampio, andando a intercettare anche la domanda del mondo consumer. Un percorso, aggiunge Fredrikson, che stiamo affrontando ponendoci l’obiettivo di superare la complessità che ha sinora caratterizzato le soluzioni enterprise. 
Rendere più semplice il rapporto tra tecnologia e utente è un elemento prioritario ed è coerente con la logica applicativa che si è imposta nel mondo dei dispositivi mobile e che ha in qualche modo reso obsolete le interfacce legacy. Significa, da una parte estendere la protezione in una logica any device, dal desktop al mobile, supportando più sistemi operativi, (vedi le soluzioni F-Secure SAFE e F-Secure FREEDOME), dall’altra considerare che la protezione dell’end point deve essere estesa alla gestione del traffico e dei contenuti. E questo cambiamento determina un diverso modello di delivery, rappresentato oggi dal cloud.
Stiamo continuando a sviluppare nuovi prodottti che sono completamente cloud-based – precisa Miska Repo, Country Manager F-Secure per Italia, Spagna e Protogallo – così da poter proteggere la crescente varietà di dispostivi dell’era Post-PC. Con questo modello ci focalizziamo principalmente su aziende medio piccole e utenti consumer facendo leva sui nostri canali di vendita, fatto di operatori, rivenditori e vendita diretta”.

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