ESET, per una protezione completa dagli endpoint ai dati

Con oltre 30 anni di attività di sviluppo alle spalle, ESET risponde alle esigenze di cybersecurity di qualsiasi tipologia d’azienda grazie a soluzioni di Endpoint e Data Protection caratterizzate da un ottimo rapporto prestazioni/impatto sulle risorse. In arrivo a breve la versione cloud della soluzione EDR (Endpoint Detection and Response), facilmente gestibile da una console Web che permette di mantenere costantemente sotto controllo il livello di sicurezza dei sistemi

Autore: Claudia Rossi

Il lavoro ibrido aumenta il potenziale di rischio che dispositivi e dati aziendali cadano nelle mani sbagliate non solo a causa del minor controllo esercitato dall’IT sui comportamenti digitali degli utenti, ma anche della maggiore estensione della superficie d’attacco. “I nuovi modelli lavorativi moltiplicano le esigenze aziendali in termini di infrastruttura necessaria a mantenere un adeguato livello di produttività, esponendo i datori di lavoro a una nuova serie di problematiche di sicurezza. L’elevato numero di dipendenti che lavorano tra casa e ufficio aumenta, infatti, i rischi di possibili violazioni” afferma Fabio Buccigrossi, Country Manager di ESET Italia, pronto a spiegare come i pericoli vadano da un’insufficiente protezione dei dispositivi all’uso domestico e professionale dei device, dall’utilizzo di reti Wi-Fi poco sicure al furto o smarrimento dei dispositivi. La buona notizia, secondo il vendor, è che oggi policy collaudate possono aiutare a ridurre queste minacce. In primis attraverso un’adeguata formazione dei dipendenti e l’adozione di politiche di controllo degli accessi efficaci. Le best practice più consigliate di solito includono l’adozione di password forti e uniche, memorizzate in un gestore di password, e l'utilizzo di soluzioni di autenticazione a più fattori (MFA). I dispositivi dovrebbero essere, poi, protetti e gestiti dall'IT. Crittografia forte del disco, autenticazione biometrica, blocco remoto e cancellazione dei dati, protezione del codice con blocco automatico, sicurezza dell'endpoint, patch regolari/aggiornamenti automatici e back-up del cloud sono tutti elementi importanti. A questo si aggiunge l’utilizzo di un approccio Zero Trust, progettato per un mondo in cui gli utenti possono accedere alle risorse aziendali in modo sicuro da qualsiasi luogo e su qualsiasi dispositivo: la chiave è l'autenticazione continua basata sulla valutazione del rischio di utenti e dispositivi, sulla segmentazione della rete e altri controlli di sicurezza. In questo modo le organizzazioni sono nella condizione di gestire le violazioni, applicare politiche di minimo privilegio e trattare tutte le reti come non attendibili.
“Ciò che ci distingue sul mercato è un’attività di sviluppo avviata ormai da oltre 30 anni, in cui la tecnologia del Machine Learning ha rappresentato da sempre un aspetto fondamentale delle nostre soluzioni. Nel tempo abbiamo, così, messo a punto prodotti di Endpoint e Data Protection, caratterizzati da un basso impatto sulle risorse e che oggi proteggono oltre 100 milioni di utenti in tutto il mondo” precisa Buccigrossi, sottolineando il carattere europeo e privato del vendor, aspetto quest’ultimo che a ESET permette di perseguire con estrema determinazione il suo principale obiettivo: proteggere il mondo digitale dei clienti, indirizzando prontamente tutte le loro nuove esigenze.

A riconoscere il ruolo di primo piano del vendor nel mercato dell’It security sono numerosi analisti di mercato, come IDC e Radicati, che indicano ESET come “Top Player” nei propri report di assessment del 2021, evidenziando nelle sue soluzioni di Endpoint Security soprattutto l’ottimo rapporto tra prestazioni e impatto sulle risorse. “La technology alliance sviluppata con Safetica, vendor riconosciuto nel mercato della Data Loss Prevention, ci permette, poi, di innalzare il livello di sicurezza offerto ai clienti, combinando in un sistema già completo di Endpoint Protection anche una soluzione di Data Protection, adatta a rispondere alle necessità di sicurezza di realtà aziendali di diverse dimensioni” sottolinea Buccigrossi, che ricorda come la capacità di erogare a livello corporate servizi MDR (Managed Detection and Response) permetta al vendor di affiancare in modo completo i suoi rivenditori, offrendo una combinazione di servizi in grado di garantire una protezione 24/7 dei sistemi di sicurezza.

In area R&D gli obiettivi di oggi si confermano in linea con la strategia perseguita negli ultimi 30 anni: mettere a disposizione soluzioni di Endpoint Protection pensate per affrontare le esigenze di security di domani. In quest’ottica, attraverso l’attività continua dei suoi 13 centri di Ricerca & Sviluppo dislocati in tutto il mondo, ESET risponde in modo continuamente proattivo alle richieste. “I ricercatori lavorano costantemente per migliorare le nostre soluzioni di protezione del dato e degli endpoint, ottimizzandole per un loro utilizzo in cloud e affiancandole all’erogazione di servizi gestiti 24 ore su 24. Oltre alla console unica di gestione e ai diversi bundle di sicurezza già disponibili, per quest’anno abbiamo previsto, poi, il rilascio di ulteriori funzionalità e soluzioni di sicurezza che, andando ad operare in cloud, risponderanno ancora meglio alle esigenze di flessibilità richieste dalle organizzazioni moderne” anticipa il Country Manager. In particolare, nel 2022 è previsto il rilascio della versione in cloud della soluzione di EDR (Endpoint Detection and Response) che, affiancandosi alla soluzione di Endpoint Protection, consentirà di identificare in modo proattivo le eventuali azioni malevole che avvengono all’interno delle reti aziendali, bloccandole prima che possano diffondersi e causare danni all’intero sistema. La soluzione potrà essere facilmente gestita attraverso una console Web, che ai responsabili IT offre la possibilità di mantenere sotto controllo, in qualsiasi momento e ovunque si trovino, il livello di sicurezza dei sistemi.

2022 fabio buccigrossi country manager di eset italiaFabio Buccigrossi, Country Manager di ESET Italia
ESET Italia, miglior tasso di crescita al mondo
“Nell’ultimo anno abbiamo registrato un incremento a doppio digit del fatturato italiano, andando a posizionarci come la filiale con il miglior tasso di crescita a livello mondiale. Questo successo è dovuto a una combinazione di più fattori che ha visto, innanzitutto, crescere il commitment da parte del canale italiano” puntualizza Buccigrossi. Un canale che ESET Italia supporta quotidianamente attraverso Channel Account Manager dedicati: risorse che affiancano costantemente i rivenditori, aiutandoli a far apprezzare la solidità della tecnologia proposta. “In termini di business, rileviamo soprattutto una crescita delle soluzioni che vanno a proteggere gli utenti nel loro nuovo modo di operare in modalità ibrida. Parliamo, in particolare, della nostra console di gestione disponibile in cloud, capace di fornire agli amministratori di sistema quella flessibilità necessaria per mantenere in sicurezza tutti i dispositivi associati alla rete aziendale” sottolinea Buccigrossi. Correlato all’aumento degli attacchi ransomware e zero-day, che vedono sempre più aziende costrette a rispondere all’attacco una volta che è avvenuto (rischiando quindi di subire gravi danni in termini economici, di produttività e di immagine), risulta poi sempre più diffusa l’adozione di sistemi di Endpoint Protection multi-livello, capaci di includere anche una tecnologia sandbox in cloud: un ambiente virtuale che consente di analizzare i file sospetti e di bloccarli prima che possano causare danni all’intera infrastruttura aziendale. “Anche per il 2022 le previsioni sulle esigenze di sicurezza confermano quanto visto finora. Per ESET questo significa rimanere al passo coi tempi dal punto di vista tecnologico e continuare a sviluppare partnership con i rivenditori, mettendo in atto iniziative che trasmettano la ‘cultura’ della sicurezza nel rispetto dei principi del programma di canale in essere, fondamentale per un giusto approccio al mercato” prosegue Buccigrossi.

D’altra parte, per ESET i partner rivestono un ruolo strategico: sono veri e propri trusted security advisor con cui il vendor collabora in modo sistematico, sviluppando piani di business congiunti. Fondamentali in quest’ottica i percorsi di formazione e certificazione per ogni livello di partnership del programma di canale. Da circa due anni ESET si è, così, focalizzata sullo sviluppo delle competenze tecniche, commerciali e di prevendita dei suoi partner, per far sì che vengano considerati dai clienti dei veri esperti a tutto tondo (di soluzioni, servizi e portafoglio tecnologico) e non solo su temi legati al mercato della sicurezza. Sono stati, quindi, studiati percorsi di certificazione dedicati per mettere i rivenditori in condizione di erogare, a loro volta e in completa autonomia, la cultura che il vendor si impegna a sviluppare sul mercato. In questo processo rimane fermo il supporto che il team italiano mette a loro disposizione: un Channel Account Manager dedicato che si interfaccia con il team Sales Engineer (per fornire il supporto tecnico in fase di sviluppo delle opportunità di vendita) e il team marketing (che mette a disposizione budget per lo sviluppo di attività congiunte).

“A livello distributivo ci appoggiamo localmente ad Allnet.Italia, Esprinet, Icos e Brevi: realtà che rappresentano dei veri competence center per i nostri partner. La loro esperienza e il loro supporto commerciale, finanziario e tecnico, fornito quotidianamente con puntualità e professionalità, sono elementi fondamentali nella relazione che sviluppiamo con l’ecosistema di canale” evidenzia Buccigrossi. Un ecosistema oggi composto in Italia da oltre 2.000 rivenditori (tra cui molti Managed Service Provider), tutti ingaggiati in percorsi di crescita che puntano a trasformarli in veri e propri cybersecurity trusted advisor in uno scenario di condivisione della “cultura della sicurezza” che vede distributori e rivenditori crescere insieme ad ESET per affrontare al meglio le nuove sfide del mercato.
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