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GCI System Integrator, ecco il cloud enabler

La capacità di fare da ponte tra i diversi mondi costituiti da infrastrutture legacy, carrier di rete e servizi cloud, rappresenta un vantaggio competitivo distintivo nello scenario di oggi

Autore: Redazione ChannelCity - Tempo di lettura 2 minuti.

La combinazione tra networking e security è oggi sempre più irrinunciabile in un disegno di infrastruttura moderna, ma qual è la visione dei system integrator rispetto alle evoluzioni del settore e all’intersezione tra questi due elementi centrali dell’IT? Secondo Andrea D’Orsi, Senior System Engineer di GCI System Integrator, “l’evoluzione del comparto ICT è continua e la partita si gioca su diversi tavoli. Il mercato si sta orientando verso architetture ibride e multi-cloud. Il system integrator diventa essenziale nel garantire interoperabilità, governance e sicurezza tra ambienti differenti come on-premise, cloud pubblici e privati. Poi c’è il tema dell’automazione, e l’intelligenza artificiale non è più una nicchia. Serve integrare strumenti di AI nei flussi operativi. Ecco che il system integrator funge da elemento di unione tra strumenti e processi. Naturalmente, aumentare le tecnologie e la complessità generale comporta anche un incremento della superficie di attacco; la sicurezza, quindi, diventa un elemento obbligatorio, nativo e trasversale. Non va infine dimenticata la Data Governance: i dati sono fondamentali e serve integrarli con sistemi diversi, renderli accessibili, coerenti e fruibili. L’interoperabilità dei dati è una sfida tecnica e organizzativa”.

MONDI INTEGRATI

In questo scenario, prosegue Andrea D’Orsi, “oggi networking e security non sono più dominii separati, ma al contrario profondamente integrati in ogni architettura IT moderna, in cui le soluzioni tecnologiche devono essere progettate in modo nativo per risultare davvero efficaci”. Al riguardo, gli esempi di innovazioni tecnologiche in ambito networking & security, pensate in chiave complementare, non mancano: “SASE, Secure Access Service Edge, ovvero l’unione tra networking e sicurezza in un’unica architettura cloud-native, ideale per utenti distribuiti e ambienti ibridi. La tecnologia SD-WAN unisce flessibilità a riduzione dei costi, mentre lato sicurezza viene implementato un modello ‘identity aware’ che permette all’utente di potersi muovere potenzialmente ovunque mantenendo costanti le relative security policy; Zero Trust Network Access, ZTNA, che è un modello di accesso alla rete più stringente, che garantisce controllo granulare del traffico, segmentazione dinamica, autenticazione continua, enforcement contestuale.

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La combinazione tra networking e security è oggi sempre più irrinunciabile in un disegno di infrastruttura moderna, ma qual è la visione dei system integrator rispetto alle evoluzioni del settore e all’intersezione tra questi due elementi centrali dell’IT? Secondo Andrea D’Orsi, Senior System Engineer di GCI System Integrator, “l’evoluzione del comparto ICT è continua e la partita si gioca su diversi tavoli. Il mercato si sta orientando verso architetture ibride e multi-cloud. Il system integrator diventa essenziale nel garantire interoperabilità, governance e sicurezza tra ambienti differenti come on-premise, cloud pubblici e privati. Poi c’è il tema dell’automazione, e l’intelligenza artificiale non è più una nicchia. Serve integrare strumenti di AI nei flussi operativi. Ecco che il system integrator funge da elemento di unione tra strumenti e processi. Naturalmente, aumentare le tecnologie e la complessità generale comporta anche un incremento della superficie di attacco; la sicurezza, quindi, diventa un elemento obbligatorio, nativo e trasversale. Non va infine dimenticata la Data Governance: i dati sono fondamentali e serve integrarli con sistemi diversi, renderli accessibili, coerenti e fruibili. L’interoperabilità dei dati è una sfida tecnica e organizzativa”. MONDI INTEGRATI In questo scenario, prosegue Andrea D’Orsi, “oggi networking e security non sono più dominii separati, ma al contrario profondamente integrati in ogni architettura IT moderna, in cui le soluzioni tecnologiche devono essere progettate in modo nativo per risultare davvero efficaci”. Al riguardo, gli esempi di innovazioni tecnologiche in ambito networking & security, pensate in chiave complementare, non mancano: “SASE, Secure Access Service Edge, ovvero l’unione tra networking e sicurezza in un’unica architettura cloud-native, ideale per utenti distribuiti e ambienti ibridi. La tecnologia SD-WAN unisce flessibilità a riduzione dei costi, mentre lato sicurezza viene implementato un modello ‘identity aware’ che permette all’utente di potersi muovere potenzialmente ovunque mantenendo costanti le relative security policy; Zero Trust Network Access, ZTNA, che è un modello di accesso alla rete più stringente, che garantisce controllo granulare del traffico, segmentazione dinamica, autenticazione continua, enforcement contestuale.
La combinazione tra networking e security è oggi sempre più irrinunciabile in un disegno di infrastruttura moderna, ma qual è la visione dei system integrator rispetto alle evoluzioni del settore e all’intersezione tra questi due elementi centrali dell’IT? Secondo Andrea D’Orsi, Senior System Engineer di GCI System Integrator, “l’evoluzione del comparto ICT è continua e la partita si gioca su diversi tavoli. Il mercato si sta orientando verso architetture ibride e multi-cloud. Il system integrator diventa essenziale nel garantire interoperabilità, governance e sicurezza tra a
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