Dopo che il Senato e la Camera hanno dato il via libera, questa mattina il Presidente Napolitano ha firmato il Decreto. Ora perchè tutto diventi legge si deve solamente aspettare la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Dura la posizione di Confindustria che definisce la manovra solo tasse, senza misure per la crescita e che non risolve i problemi del Paese.
Questa mattina il Presidente Napolitano ha firmato il Decreto relativo alla Manovra e al maxiemendamento. Ora perchè tutto diventi legge si deve solamente aspettare la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Infatti dopo che il Senato aveva dato il via libera, ieri anche
l'Aula della Camera conferma la fiducia al governo sulla manovra economica. I SI, infatti, sono stati 316, mentre i NO si sono fermati a 302 voti.
Con le ultime modifiche il provvedimento, arrivato alla sua quinta riscrittura,
vale quasi 60 miliardi di euro in 4 anni: esattamente 54,265 miliardi di euro. Dura la posizione di Confindustria che per bocca della presidente Marcegaglia definisce il tutto "...solo tasse, non contiene misure per la crescita e non risolve i problemi del Paese".

Dalla relazione tecnica che accompagna il maxiemendamento presentato in Senato emerge che complessivamente le manovra economica
vale per il 2013, anno in cui dovrà essere raggiunto il pareggio di bilancio, ben
54,265 miliardi di euro.
In particolare grazie le ultime modifiche il provvedimento impatterà positivamente sul deficit per
4,343 miliardi di euro nel prossimo anno e 4,399 miliardi di euro nel 2013.
Per quest'anno, invece, l'impatto sull'indebitamento netto sarà di 700 milioni.
Quasi tutto il gettito aggiuntivo arriva dall'
aumento dell'IIVA dell'1% che scatterà dall'entrata in vigore della manovra: il gettito previsto per l'anno in corso è infatti pari a 700 milioni di euro, mentre dal prossimo anno sarà pari a 4,2 miliardi di euro.
Tra le altre novità che sono passate nel maxi-emendamento vi è il
contributo di solidarietà del 3% per i redditi oltre 300.000 euro, in vigore '- fino al raggiungimento del pareggio di bilancio' - ovvero anche per gli anni successivi il 2013, e l'
incremento dell'età pensionabile per le donne nel settore privato dal 2014.
L'allineamento tra l'età di pensionamento nel settore pubblico e in quello privato, si legge nella relazione tecnica, ''è previsto con la medesima gradualità (per completarsi a partire dal 2026) con seguenti passi di incremento a decorrere dal primo gennaio di ogni anno''.
Invece si allenta la stretta sugli evasori, per cui è prevista la reclusione nei casi in cui ricorrano congiuntamente le seguenti condizioni: ''ammontare dell'imposta evasa superiore al 30% del volume d'affari, ammontare dell'imposta evasa superiore a 3 milioni di euro''. Come s
alta la certificazione dei debiti che la pubblica amministrazione.ha contratto con le imprese.
Il provvedimento, approvato in commissione Bilancio, è stato poi eliminato nel maxi-emendamento, dava la possibilità alle banche di poter riscattare i debiti delle imprese.
Ecco, in modalità download, il testo de maxiemendamento.