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Tasse, il fisco mette online tutti i dati degli studi di settore

Nuove informazioni condivise per puntare alla compliance fiscale. Riduzione e semplificazione dei modelli, parte la sperimentazione da parte dell'Agenzia delle entrate.

Mercato
Operazione trasparenza dell’Agenzia delle Entrate che pubblica le statistiche dei dati degli studi di settore dichiarati dai contribuenti per gli anni 2011-2014.
Grazie a un nuovo software è possibile conoscere per anno, macrosettore o singolo studio il numero delle posizioni, i ricavi o i compensi dichiarati e la percentuale di contribuenti congrui e non. La novità è uno dei tasselli della strategia finalizzata a incentivare la compliance attraverso una sempre maggiore condivisione di dati e informazioni tra Fisco e cittadini.
Partirà inoltre quest’anno, con una prima fase sperimentale, il processo di revisione degli studi, come previsto nell’Atto di indirizzo per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2016-2018.

Tutti i dati a portata di contribuente
Il sistema, per la prima volta a disposizione degli utenti, offre anno per anno una panoramica completa sulla platea di soggetti che applicano gli studi di settore. Più in dettaglio, è possibile selezionare il macrosettore, o ancora il singolo studio, per conoscere, tra l’altro, gli importi di ricavi o compensi dichiarati, anche con riferimento ai soggetti congrui e non congrui; la percentuale di congrui e di coerenti rispetto alla platea, il numero di posizioni congrue e non per effetto dei correttivi relativi alla crisi economica.

Si amplia il pacchetto pro-compliance
Le statistiche pubblicate oggi rientrano in particolare nel ventaglio di informazioni finalizzate a incentivare il dialogo con i contribuenti soggetti agli studi, previste dal provvedimento del direttore dell’Agenzia del 18 giugno scorso, in attuazione delle misure contenute nella Legge di stabilità 2015.
Ecco le tappe:
- sono stati messi a disposizione dei contribuenti i modelli degli studi di settore presentati e l’esito rielaborato dall’Amministrazione sulla base dell’ultima versione del software Gerico pubblicato sul sito dell’Agenzia;
- i contribuenti sono stati invitati a presentare i modelli studi di settore, qualora non avevano provveduto pur essendo obbligati;
- a ciascun contribuente è stato reso disponibile l’elenco delle anomalie emerse in fase di trasmissione della dichiarazione sulla base dei controlli telematici previsti tra i quadri contabili del modello Unico e i dati degli studi di settore;
- i contribuenti ovvero gli intermediari hanno potuto comunicare eventuali giustificazioni in merito a situazioni di non congruità, non normalità e/o non coerenza risultanti dall’applicazione degli studi di settore ed è stato consentito di fornire dettagli in merito alle cause di esclusione o di inapplicabilità dagli stessi;
- infine, a ciascun contribuente è messo a disposizione il prospetto su base pluriennale dell’andamento dei dati dichiarati relativi agli studi di settore applicati.
Con la pubblicazione di oggi si amplia ulteriormente il kit di informazioni a disposizione, con l’obiettivo di mettere i contribuenti nelle condizioni di avere un quadro sempre più completo della propria posizione fiscale e aiutarli, anche grazie alla condivisione di dati “a monte”, ad adempiere correttamente o a mettersi in regola per tempo, con sanzioni ridotte.

Dove trovare i dati
Per consultare le statistiche basta collegarsi al sito www.agenziaentrate.it e seguire questo percorso: Cosa devi fare > Dichiarare > Studi di settore e parametri > Studi di settore > Statistiche studi di settore. Nella stessa pagina è inoltre disponibile il link ai dati statistici relativi agli studi di settore disponibili sul sito istituzionale del Dipartimento delle Finanze, elaborati in collaborazione con l'Agenzia delle Entrate e la Sose, relativi ai periodi d’imposta 2005-2013.

Nuove metodologie per l’elaborazione degli studi di settore
Nella sezione del sito internet dell’Agenzia delle Entrate relativa alle attività della Commissione degli Esperti è stato pubblicato il documento presentato nella riunione dello scorso 14 gennaio, con le ipotesi di modifica agli studi di settore che saranno oggetto di sperimentazione quest’anno. Con questa sperimentazione si dà avvio all’attuazione, congiuntamente alla semplificazione dei modelli degli studi di settore e alla riduzione del loro numero, all’Atto di indirizzo del Ministro dell’Economia e delle Finanze per il conseguimento degli obiettivi di politica fiscale per gli anni 2016-2018.
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