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Crisi Euro, la UE decide un piano da 750 miliardi di euro

Il piano prevede che 500 miliardi di Euro siano a carico della UE mentre altri 250 miliardi di Euro li mette il Fondo Monetario Internazionale. Per Spagna e Portogallo chiesti sacrifici mentre il ministro delle Finanze della Gran Bretagna dice di no al fondo europeo e si chiama fuori dal piano anti-default. La Borsa di Tokyo chiude in positivo.

Tecnologie & Trend
Mente la Gran Bretagna dice NO al fondo europeo a sostegno dalla moneta unica per bocca del ministro delle Finanze inglese, Alistair Darling, il quale ha precisato che "La proposta di creare un fondo per la stabilità dell'euro è una faccenda che riguarda i paesi dell'Eurogruppo", La presidenza spagnola di turno dell'Ue ha proposto un piano da oltre 700 miliardi di euro, che potrà essere utilizzato per i Paesi dell'area della moneta unica che dovessero trovarsi in difficoltà. 
Il piano prevede che 500 miliardi di Euro siano a carico della UE mentre altri 250 miliardi di Euro li mette il Fondo Monetario Internazionale. Il meccanismo si baserebbe su prestiti bilaterali di garanzia per le emissioni e linee di credito. Resta poi in pista la possibilità che anche la Bce scenda in campo, decidendo di prestare soldi ai Paesi a rischio acquistando i loro titoli pubblici.
Nelle diverse decisioni della riunione straordinaria di Bruxelles, l'Ecofin ha chiesto  a Spagna e Portogallo di impegnarsi da subito ad adottare misure aggiuntive per la correzione del deficit. Impegno che sia Madrid che Lisbona hanno assunto: già da quest'anno i due Paesi dovranno realizzare manovre aggiuntive pari all'1,5% del Pil, nel 2011 la correzione dovrà essere pari al 2%.
Nel frattempo il board del Fondo Monetario Internazionale si è riunito a Washington e ha approvato all'unanimità un pacchetto da 30 miliardi di euro in tre anni per la Grecia. Fondi che rientrano nel più ampio pacchetto da 110 miliardi di euro che include anche l'Unione Europea. Il Fondo renderà immediatamente disponibili per Atene 5,5 miliardi di euro, mentre per l'intero 2010 ne verserà altri 10 di miliardi, ai quali si affiancheranno i 30 miliardi di euro dell'Unione Europea. Ora si aspettano le reazioni dei mercati con Tokyo che da già un segnale positivo chiudendo a +1,60%.
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