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Apple più libertà (e Flash) per gli sviluppatori

Apple ha reso più elastiche le proprie norme riguardanti gli strumenti di sviluppo di App di terze parti. Presto saranno pubblicate anche le linee guida che Cupertino utilizza per analizzare - e scartare - le App candidate all'App Store.

Tecnologie & Trend
Apple "ammorbidisce" la propria posizione con gli sviluppatori. La società, infatti, sta pensando di liberare i programmatori, lasciando loro la facoltà di creare App con lo strumento di sviluppo che preferiscono, purché tali strumenti non comportino il download di codice.
Presto Apple pubblicherà anche le modalità di revisione che vengono utilizzate per analizzare le App che si candidano ad entrare nell'App Store.
Queste notizie potrebbero portate a profondi cambiamenti nelle relazioni "burrascose" di Apple con Adobe e Google. Il fatto potrebbe anche significare la comparsa di Flash nell'ecosistema della mela. E non è poco, se si considera la decisa avversione di Steve Jobs nei confronti del software di Adobe.apple-piu-liberta-e-flash-per-gli-sviluppatori-1.jpg
Nel comunicato stampa si legge "abbiamo ascoltato i nostri sviluppatori, prendendo in considerazione le loro opinioni e il loro feedback" e "mitigare tutte le limitazioni relative agli strumenti di sviluppo usati per creare app iOS".
In particolare, le nuove norme riguardano le sezioni 3.3.1, 3.3.2 e 3.3.9 della licenza iOS Developer Program, ove si legge "le applicazioni possono utilizzare solo API certificate nella maniera prescritta da Apple e non devono utilizzare o richiamare alcune API private".
Tutte App, inoltre, dovevano essere scritte solo in linguaggio Objective-C, C, C++, o JavaScript, di fatto tagliando fuori la piattaforma Adobe Creative Suite 5.
In più, Apple ha anche comunicato che  pubblicherà le linee guida riguardanti i metodi di revisione delle App che si candidano ad entrare sull'App Store, per "aiutare gli sviluppatori a comprendere meglio in che modo rivediamo e analizziamo le app che riceviamo". La mossa di Apple dovrebbe migliorarne la "trasparenza".
Questa notizia è stata accolta con entusiasmo da parte degli sviluppatori, spesso frustrati dai rifiuti di Apple che, notoriamente, non fornisce mai alcuna spiegazione.
A inizio 2010 Apple ha aggiornato il proprio iOS SDK apportando delle modifiche che impedivano agli sviluppatori di utilizzare Adobe Creative Suite 5 per effettuare il "porting" delle App su iPhone. 
Ora questi tool possono essere utilizzati, sempre che non ci sia alcun download di codice.
Le reazioni a questo piccolo, grande cambiamento non hanno tardato ad arrivare: oggi Adobe Systems ha registrato un ottimo +8,65% al Nasdaq.
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