Amazon, Apple, Google, Microsoft, RIM e HP hanno stipulato un accordo per tutelare la privacy degli utenti mobile.
Sei tra le più importanti aziende di elettronica di consumo a livello mondiale
hanno sottoscritto un accordo per tutelare la privacy degli utenti mobile che è spesso violata dalle app installate sui dispositivi.
Tra queste società figurano colossi del calibro di
Apple, Google e Microsoft: per essi, le applicazioni dovranno
offrire maggiori informazioni in materia di privacy prima che gli utenti le scarichino.
Nello specifico, l'intesa obbliga
Amazon, Apple, Google, Microsoft, RIM e
Hewlett-Packard e gli sviluppatori sulle loro piattaforme a rivelare il modo in cui le App utilizzeranno i dati personali degli utenti prima di essere scaricate.
Per il procuratore generale della California
Kamala Harris "La privacy personale non dovrebbe essere il costo per utilizzo di applicazioni mobile, ma troppo spesso è così".
L'autorità ha inoltre affermato che ben 22 delle 30 applicazioni più scaricate non hanno informazioni sulla privacy. Alcune applicazioni scaricate (come
Path, per esempio) provvedono anche a caricare l'intera rubrica dell'utente su server online.
Dal canto suo, Google ha affermato che, nell'ambito dell'accordo, gli utenti di Android avranno maggiori possibilità di prendere decisioni informate riguardanti la propria privacy.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ChannelCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.