È ufficiale, Research in Motion, produttrice del BlackBerry, collaborerà con i Governi di India e Paesi mediorientali per rendere monitorabili i dati che gli utenti si scambieranno con i servizi della società canadese. Intanto si intensificano le voci circa il BlackPad, il tablet.
Research in Motion, collaborerà con le agenzie di sicurezza indiane e accetterà le richieste dei paesi arabi, preoccupati per l'impossibilità di monitorare i dati che gli utenti si scambiano attraverso i servizi offerti sui
BlackBerry.
A diffondere la notizia sono numerosi
quotidiani stranieri, dopo la prima clamorosa dichiarazione da parte dell'
Arabia Saudita e degli
Emirati Arabi riguardo a un
futuro blocco di numerose funzionalità multimediali legate ai device prodotti da RIM. In particolare destano preoccupazione i servizi
email, di messaggistica e il web browser dei famosi smartphone: queste funzionalità sono finite sotto accusa per il particolare funzionamento dello smartphone firmato
Rim che, a differenza dell'
iPhone e degli smartphone
Nokia, immagazzinerebbe tutte le informazioni in
server fuori dai confini dei singoli stati. In particolare, i dati che viaggiano sul network RIM vengono criptati e gestiti su server in
Canada e
Regno Unito, sfuggendo così ad eventuali controlli. Gli ultimi aggiornamenti,
poi, indicano che le autorità degli Emirati intendono estendere il blocco anche ai BlackBerry dei turisti esteri in territorio arabo.
L'allarme è partito ad aprile dal
Bahrain ed è poi dilagato in Arabia Saudita, Emirati Arabi, Kuwait e India. Tutte queste nazioni hanno fatto
pressione su RIM perchè "aprisse" i propri servizi alle agenzie di sicurezza, per salvaguardare la
sicurezza nazionale.
In più il Kuwait avrebbe anche richiesto il blocco di circa
3mila siti pornografici: anche questa richiesta avrebbe già ricevuto l'approvazione iniziale da parte di RIM.
All'India, poi, verranno comunicati i
codici tecnici per ottenere accesso ai messaggi crittografati spediti attraverso i BlackBerry: quando un utente manda una mail attraverso lo smartphone, il sistema elaborato da RIM lo rende illeggibilie fino a che non giunge a destinazione sul server che lo recapiterà al destinatario. Ebbene, con i dati che RIM intende fornire all'intelligence indiana, l'organo di sicurezza potrà accedere al server di destinazione e ottenere accesso ai vari messaggi.
Questa soluzione verrà probabilmente offerta ache ai paesi mediorientali per allentare le recenti tensioni.
Insomma, la società canadese, dopo un iniziale rifiuto, ha deciso di
collaborare con quelli che sono mercati molto ricchi, dove i BlackBerry sono sempre più diffusi e ricercati.
Sempre a proposito di RIM si fanno sempre più insistenti le voci riguardanti un
futuro tablet Pc prodotto dalla società canadese: dovrebbe chiamarsi
BlackPad e promette battaglia ad
iPad e ai prossimi tablet
Android-based. Il device sfrutterà il nuovo
BlackBerry OS 6 e dovrebbe arrivare sul mercato a
novembre.
Gli ultimi dati tecnici trapelati parlano ovviamente di un
target business e corporate, anche se RIM pare sia intenzionata ad aggiungere a BlackPad le funzionalità che iPad non offre: ovviamente il riferimento è alla
doppia fotocamera. In più il tablet si connetterà via
Bluetooth ai cellulari BlackBerry per sfruttare così la connessione al web.
Quest'ultima caratteristica, se sarà verificata, automaticamente
situa il tablet RIM in una nicchia di mercato ben precisa, schivando il difficile confronto con iPad: sopratutto
gli analisti sono scettici sullo schermo touchscreen, che difficilmente sarà migliore di quello del tablet Apple.
I rumors quindi indicano che il BlackPad potrebbe essere un
dispositivo "a corredo" per i possessori di cellulari BlackBerry: se la strategia di RIM è questa, però, il device andrà incontro a un futuro incerto, com'è incerto anche il suo
prezzo.
E proprio il prezzo di vendita potrebbe essere la chiave di volta che determinerà il successo o il flop di questo nuovo prodotto. A questo punto restiamo in attesa di comunicazioni ufficiali da parte di RIM.