Una ricerca Dell-Idc, che ha coinvolto oltre 1000 aziende italiane, conferma il calo degli investimenti IT per il 2012. Ora i Cio devono liberare risorse e innovare puntando su virtualizzazione ed efficace gestione dello storage.
In uno scenario dinamico e in evoluzione come quello odierno, i
data center aziendali devono affrontare livelli di complessità crescenti che possono pregiudicarne la piena operatività ed esporre le aziende a pericolosi rischi di downtime.
Idc e
Dell hanno presentato uno studio in merito allo scenario IT per il 2012: l'indagine ha interrogato oltre 1000 aziende italiane su investimenti e sfide legate da un lato alla riduzione della spesa e, dall'altro, alla ricerca di soluzioni tecnologiche evolute per il contenimento dei costi.
Virtualizzazione e
cloud computing hanno introdotto indiscussi miglioramenti nell'utilizzo delle risorse, ma hanno anche spesso aumentato le complessità di gestione, con molti Cio che si trovano ora a occuparsi di due infrastrutture distinte, quella fisica e quella virtuale.
Ne consegue l'esigenza di mettere in atto una strategia completamente nuova per la gestione dei data center che ne ottimizzi i costi e che sia di supporto alla crescita dell'azienda e alle sue necessità di rapidità e flessibilità, non solo per quanto riguarda i server ma anche e soprattutto lo storage, che deve garantire la salvaguardia dei dati, il loro facile ripristino ed il rispetto delle normative in tema di privacy.
Questi i risultati salienti della ricerca:
- le
previsioni di spesa IT per il 2012 rispetto al 2011 sono
in calo per il 57% degli intervistati, rimangono stabili per il 35% e sono in aumento solo per l'8% delle aziende coinvolte;
- il 27% delle aziende del settore
finanziario prevede una crescita degli investimenti, seguite da quelle dell'industria e dei servizi che anticipano aumenti di spesa nell'ordine del 9%;
- l'88% delle aziende intervistate conferma di aver già adottato la
virtualizzazione, mentre il 7% la sta valutando o pianificando e solo il 5% non ci sta ancora pensando;
- come prevedibile, sono le aziende che hanno meno di 250 addetti e quelle tra i 251 e i 499 quelle che stanno valutando o hanno previsto investimenti in virtualizzazione nel 2012 con un 7% e un 6% rispettivamente;
- si registra uno spostamento degli ambiti dell'adozione della virtualizzazione che, come priorità, passa
dagli ambienti di test e server a quelli virtual client e storage; - tecnologie
fiber channel e
Ethernet a supporto di file system quali Nfss o Cifs sono la tipologia di connessione storage-to-server maggiormente utilizzata in ambienti virtuali (complessivamente quasi l'80%);
- le quattro principali priorità in ambito storage sono il miglioramento dei piani di
disaster recovery, la definizione delle politiche di
protezione dei dati, l'
ottimizzazione delle prestazioni, la
semplicità di gestione; - cambiano anche gli ambiti dello storage in cui le aziende prevedono di investire mettendo al primo posto l'
archiviazione, al secondo la
business intelligence e al terzo il
content management, Crm e file sharing.
"I risultati del sondaggio confermano che virtualizzazione e cloud stanno mettendo e metteranno sotto pressione non solo i server ma anche gli ambienti storage che devono evolvere da semplice repository a strumento di business, scalabile e flessibile", commenta
Fabrizio Garrone, Solutions Manager Public & Large Enterprise di Dell.
"A queste necessità, Dell risponde con un'offerta completa ed articolata, basata su concetti chiave quali apertura, prestazioni ed efficienza economica, con il preciso obiettivo di mettere i clienti in grado di ottenere il massimo dai loro investimenti IT, migliorando prestazioni ed affidabilità e restando aperti ad ogni futura evoluzione tecnologica", conclude
Gianluca Colombo, Storage Sales Specialist di Dell.
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