Valve e Blizzard, due tra le più importanti software house del videogioco, si esprimono negativamente sul nuovo sistema operativo Microsoft.
È difficile accontentare tutti, ma il sistema operativo
Microsoft, di prossima uscita,
Windows 8, ha già creato degli insoddisfatti totali: gli esponenti dell'
industria dei videogiochi.
Pochi giorni fa, l'amministratrore delegato di
Valve,
Gabe Newell, si era espresso senza peli sulla lingua nel corso di una conferenza stampa, definendo il nuovo sistema "una
catastrofe per chiunque nell'area dei PC".
Ieri gli ha fatto eco
Rob Pardo, vice presidente escutivo di
Blizzard, che su
Twitter ha dichiarato di condividere le affermazioni di Newell.
Tra le cose che hanno infastidito i produttori di videogiochi c'è la decisione di Microsoft di puntare sugli
schermi sensibili al tocco invece che sui trafizionali mouse e tastiera, da sempre strumento principe dei giochi su PC. Ma ancora di più il fatto che Microsoft voglia aprire un proprio
store, che andrà a togliere quote di merrcato alle
piattaforme create dall'industria del videogioco.
Può darsi che nelle dicharazioni di Newell ci sia un po' dell'astio dell ex-dipendente (ha lavorato in Microsoft per molti anni), Tuttavia non sono da prendere alla leggera: Valve è tra i principali produttori di videogiochi e artefice della piattaforma
Steam, mentre Blizzard ha prodotto successi colossali come
Diablo III e
World of Warcraft. La loro posizione potrebbe influenzare gran parte del mondo videoludico.
Valve ha già fatto sapere di progettare l'
abbandono di Windows 8 e il passaggio dei propri giochi al sistema operativo
Linux.
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