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Caos Poste, la Procura di Roma apre un'inchiesta

Il caos di Poste Italiane, e relativi disservizi causa server bloccati, sono ormai risolti ma la Procura di Roma ha deciso di vederci chiaro e ha aperto un'inchiesta.

Tecnologie & Trend
Il caos di Poste Italiane, e relativi disservizi causa server bloccati, sono ormai risolti ma la Procura di Roma ha deciso di vederci chiaro e ha aperto un'inchiesta.
Il cosiddetto "fascicolo" al momento è stato aperto e riempito solo con ritagli della carta stampata che riguardavano la vicenda in quanto il reato è stato rubricato come "atto relativo", cioè senza indagati e senza nessuna ipotesi di reato.
Lo scopo di questo procedimento è di capire se questi giorni di blackout che tanto hanno fatto penare utenti e pensionati, sono da imputare a manutenzione ordinaria oppure se c'è stato un tentativo da parte di un gruppo di hacker di penetrare nel sistema informatico di Poste Italiane.
Tra i reati ipotizzati dalla Procura c'è anche quello di interruzione di pubblico servizio ed è stata affidata alla Polizia Postale una delega molto ampia per ricostruire tutti i fatti degli ultimi giorni.
Al momento però non sono pervenute denunce da parte di privati cittadini o di Associazioni dei consumatori, le quali, da quanto emerge dalle notizie della stampa, sarebbero orientate verso un procedimento civile.
Pare, inoltre che nessuna iniziativa sia stata adottata anche da Poste Italiane o dagli organi di vigilanza preposti. "L'apertura di un fascicolo – spiegano dalla procura procura - ci è sembrata doverosa perché questi disservizi sono durati anche più del dovuto".
Al momento attuale sembra che la situazione sia tornata alla normalità, non sono segnalati ulteriori disservizi nella maggior parte degli uffici italiani.
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