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Fujitsu Lifebook U904, l'ultrabook per il business in movimento

Gli Ultrabook Fujitsu Lifebook U904 vantano una dotazione hardware di alto livello, Cpu Intel Core di quarta generazione e schermi da 14pollici con risoluzione WQHD+ (un display unico nel suo genere), numerosi sistemi di protezione dei dati e un display unico nel suo genere per soddisfare i professionisti sempre in movimento e i manager d’azienda.

Prodotti
Fujitsu Lifebook U904 è un Ultrabook di ultima generazione ed è ritagliato sulle esigenze del professionista e di chi svolge un’attività che richiede potenza elaborativa e flessibilità d’impiego.
Oltre a forme contenute e una buona maneggevolezza, questa versione offre numerosi sistemi di protezione dei dati e un display unico nel suo genere. Lifebook U904 misura 329,9x229,9 mm e si differenzia per uno spessore di appena 15,5 mm e un peso di 1,39 Kg. Si tratta di un dispositivo facile da usare e sufficientemente leggero da poter essere trasportato in borsa per l’intera giornata lavorativa, senza un evidente aggravio per l’utente.
Con questa unità, l’obiettivo della portabilità per l’uso quotidiano è stato raggiunto con successo e, in un peso circa doppio rispetto a un comune tablet da 10 pollici, è stato integrato tutto ciò che serve per un uso professionale in mobilità. La scocca e la struttura interna sono in alluminio e magnesio, materiali robusti e leggeri, che hanno permesso ai tecnici Fujitsu di realizzare un Ultrabook con display da 14 pollici dal peso particolarmente contenuto.
La cover che contiene la matrice è spessa pochi millimetri e persino la sezione inferiore dello chassis è in metallo, per facilitare la dispersione del calore e irrigidire ulteriormente il telaio.
Con questa proposta, Fujitsu punta a un pubblico esigente, ai professionisti itineranti, ma anche alle figure più importanti presenti nei contesti aziendali.fujitsu-lifebook-u904.jpg
Lo chassis in alluminio e magnesio è particolarmente solido e leggero. La scelta di questi materiali ha inoltre permesso di ridurre lo spessore del guscio protettivo, che è ora di soli 15,5 mm.
Proprio per questo, al di là della configurazione hardware, personalizzabile in base alle esigenze, la macchina supporta la tecnologia vPro di Intel, indispensabile per garantire sicurezza e facilità di manutenzione negli ambienti distribuiti. Non solo, la protezione degli asset aziendali e dei dati personali contenuti nel sistema passa dal sensore biometrico, per la lettura delle impronte digitali, indispensabile per l’autenticazione al sistema e persino per la pre-boot authentication.
Il software permette di codificare e memorizzare determinate password, in abbinamento alle impronte di un dato utente, per irrobustire i meccanismi di accesso ai file, ai siti Web e al PC.
Lifebook U904 è inoltre disponibile con il lettore Smart Card opzionale e include la piattaforma Tpm, per la cifratura hardware dei dati. In aggiunta, con Intel Anti Theft è possibile scongiurare il furto dei dati, anche nel caso il sistema sia stato smarrito o rubato, localizzando l’unità ed effettuando la cancellazione sicura in via remota. Una simile piattaforma, abbinata alla soluzione software Microsoft Windows 8 Pro, permette una immediata integrazione nei sistemi aziendali di livello enterprise e risponde pienamente ai requisiti di sicurezza richiesti oggi dagli enti certificatori più esigenti.


[tit:La piattaforma tecnologica]

Come anticipato, i materiali e la cura per i dettagli costituiscono elementi distintivi del nuovo Lifebook U904. La base dello chassis accoglie le porte di comunicazione principali, sulla sinistra è stato integrato un connettore Usb 3.0 e quello mini-jack audio combo (cuffie/microfono). Il profilo accoglie inoltre l’area Kensington, le opportune feritoie per l’evacuazione dell’aria calda generata e la porta per l’alimentazione a 19 V.
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Il supporto per le tecnologie di protezione vPro, Tpm e l’integrazione del lettore biometrico consentono un facile e sicuro accesso ai dati personali e aziendali.
La selezione di connettori sul lato destro è completa e include un lettore di SD Card, una porta Usb 3.0 e Hdmi, oltre all’innovativo slot RJ-45 di tipo pull-out. Si tratta di una struttura retrattile che può essere alloggiata nello chassis, quando non è necessario collegare cavi Lan, ma può essere estratta per l’aggregazione a reti cablate. Questo speciale connettore estraibile si è reso necessario dato che lo spessore della base dell’Ultrabook non avrebbe permesso l’integrazione di una comune porta Lan. Il sistema è sicuramente ingegnoso anche se particolarmente delicato e sensibile a urti. L’ultimo slot disponibile riguarda invece il modem 3G/4G interno e consente l’inserimento della SIM per il traffico dati. Anche in questo caso lo sportello risulta molto fragile ed è bene prestare attenzione nelle operazioni di inserimento e rimozione della tessera. Risulta comunque interessante la disponibilità di un accesso Sim esterno, diversamente dalla maggior parte dei portatili, dove l’alloggiamento risulta interno e scomodo da raggiungere.
Lo studio dei materiali e la disposizione dei componenti interni sono inscindibilmente legati alle ridotte dimensioni dello chassis, particolare che crea qualche piccola limitazione. Di fatto, la paratia inferiore del Lifebook U904 non permette di accedere in modo diretto al vano Ram, allo storage Ssd e neppure alla batteria.
Eventuali operazioni di upgrade o sostituzione dovranno essere effettuate da un centro di manutenzione qualificato, per evitare danni. L’usabilità generale è buona, grazie alla tastiera retroilluminata con tasti a isola, facile da leggere e comoda utilizzare, anche nel caso di lunghe sessioni di scrittura. Il touchpad multi-gesture è ampio e preciso, ma non va dimenticata una delle peculiarità di questo modello. Abbiamo infatti ricevuto in prova una configurazione high-end, dotata di display Sharp Glare Igzo da 14 pollici e finitura touch. In alternativa Fujitsu propone un pannello senza capacità touch e rivestimento anti-glare. Senza dubbio, a un primo utilizzo si resta stupiti dalla qualità della matrice, che ospita 3.200x1.800 pixel (WHQD+) e raggiunge una densità di 262 PPI. Si tratta di una risoluzione particolarmente elevata e superiore alla maggior parte dei dispositivi presenti nel mercato, persino più alta dei monitor desktop da ufficio e per la progettazione, solitamente allineati a 1.920x1.200 pixel o 2.560x.1600 pixel. Lo schermo vanta un rapporto di contrasto 1.000:1 e una luminosità di 400 cd/m2. Parametri che solitamente contraddistinguono i display professionali per workstation e le linee di prodotto per gli utenti più esigenti.
Colori e nitidezza dei dettagli sono decisamente elevati anche se probabilmente una così alta risoluzione rischia di non essere sfruttata al meglio su una diagonale di soli 14”.
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La docking station, fornita di serie nel bundle Fujitsu, consente di mantenere costantemente connessi monitor esterni e periferiche, per poter passare rapidamente da una configurazione completamente mobile, al desktop di casa o dell’ufficio. La docking offre output video Vga, Dvi e DP, oltre a una porta Lan standard e quattro porte Usb 3.0. L’alimentatore dedicato a questa base hardware permette di evitare il collegamento contestuale dell’unità di alimentazione dedicata all’Ultrabook, per una maggiore ergonomia.
Le consuete finestre di dialogo di App e programmi sono infatti dimensionate su risoluzioni HD o Full HD e in molti casi la lettura del testo può diventare difficoltosa. Tarando opportunamente dimensioni dei caratteri e delle icone si può lavorare senza troppo affaticamento, ma è necessaria una personalizzazione dei software, laddove questi lo consentano. Le suite meno recenti potrebbero essere visualizzate con una Gui troppo minuta e mettere in difficoltà l’utente nel caso di utilizzo prolungato.
In ogni caso, pur decidendo di scendere a risoluzioni di 2.048x1.152 pixel e 1.920x1.200 pixel, l’engine di interpolazione si comporta a dovere e consente di utilizzare schermate più adatte a un impiego standard da ufficio. La massima risoluzione risulta invece indicata per chi elabora foto e grafica e chi fa impaginazione, anche se in questo caso la Gpu integrata Intel non è in grado di offrire performance sufficienti per sfruttare a dovere una così ampia area di lavoro.
La sezione grafica Intel HD Graphics 4400 permette di lavorare su un massimo di tre display simultaneamente, sfruttando gli output Dvi e DP disponibili sul port replicator, fornito di serie e munito di un proprio alimentatore.
[tit:Tanta potenza]
La dotazione della macchina in prova è particolarmente completa, a partire dal microprocessore Core di quarta generazione, dotato di architettura Haswell. Si tratta della variante a clock più alto disponibile per l’U904 e, con i suoi 2,1 GHz di base, il Core i7-4600U costituisce una buona soluzione per l’elaborazione dati e l’uso quotidiano.
La Cpu dual-core dispone di 4 MByte di cache L3, mentre la frequenza può raggiungere i 3,3 GHz in modo dinamico sfruttando la modalità Turbo, capace di monitorare le risorse termiche e il livello di utilizzo delle sistema, per incrementare il clock in autonomia. Nonostante la disponibilità di una sezione grafica integrata e l’impiego di una frequenza di lavoro elevata, questa Cpu Ulv si caratterizza per un Tdp molto contento, pari a 15 W.
La board ospita, direttamente saldati a bordo, 2 GByte di memoria Sdram DDR3L a 1,6 GHz, che possono essere affiancati da ulteriori 2, 4 o 8 GByte su singolo modulo. Nel nostro caso il sistema è munito di ben 10 GByte di memoria Ram, dei quali un massimo di 1.792 MByte sono impiegati per le risorse grafiche della Gpu integrata. Il comparto di storage dati si affida a una soluzione Samsung MZ7TD256HAFV, un drive Solid State da 256 GByte in formato 2,5” e dotato di interfaccia Serial Ata 3. La soluzione appare adeguata per la maggior parte degli impieghi professionali e i tempi di avviamento e ripresa da standby sono particolarmente contenuti.
In alternativa gli utenti possono scegliere di installare unità Ssd da 512 GByte o un’architettura ibrida meccanica+Ssd da 500 GByte + 16 GByte cache.
Per la connettività e l’interfacciamento a reti e sistemi locali, Lifebook U904 vanta una rete Gbit LAN basata sul controller 218LM, mentre la sezione wireless comprende il modulo Intel Dual Band a/b/g/n 7260 con Bluetooth. A livello opzionale è possibile richiedere il modulo 3G Sierra EM8805 ma, nel nostro caso, è stato integrato il controller Lte Sierra EM7305 con prestazioni di 100 Mbps e 50 Mbps, rispettivamente in downlink e uplink, per una navigazione mobile ad alta velocità.
Per gestire al meglio la comunicazione secondo i differenti standard, Fujitsu ha munito questo Ultrabook di due antenne Dual Band per il segnale Wlan, altrettante antenne per il segnale Umts/Lte e una per il comparto Bluetooth.


[tit:Usabilità e prestazioni]

Alla prova dei fatti, Lifebook U904 si è dimostrato molto reattivo, rapido nell’accensione e nel caricamento degli applicativi installati. Merito del veloce controller e del disco Samsung, capace di sostenere una media in lettura di 467,3 MB/s, con tempi di accesso di 0,1 millisecondoi e un utilizzo della Cpu inferiore al 2%. Nei test di performance siamo stati in grado di raggiungere picchi di 529,2 MB/s in lettura, mentre in scrittura le prestazioni calano a 250,4 MB/s. I test FutureMark PCMark07 evidenziano l’andamento fluido della piattaforma nei differenti comparti d’impiego, dalla riproduzione audio/video, al calcolo, dall’editing, all’uso generico. I risultati ottenuti sono di buon livello, così come sottolinea il test per il rendering e il calcolo parallelo Cinebench R15, dove la Cpu dual-core Intel è stata in grado di offrire velocità interessanti e una buona scalabilità in modalità multi-core. Decisamente meno prestante il comparto grafico HD 4400 che sfrutta le 20 unità per lo shading, con un clock dinamico tra 200 MHz e 1,1 GHz, e deve appoggiarsi alla Ram di sistema per le operazioni di generazione, sia in ambito OpenGL 4.0, sia DirectX 11.1. In questo caso le performance non sono esaltanti e potrebbero limitare l’uso dell’Ultrabook a impieghi “da ufficio”, senza particolari possibilità di gestione di software grafici 2D/3D. L’autonomia è discreta, con una durata di circa 5 ore in modalità di navigazione Web, con un basso livello di risorse utilizzate, e di 2 ore e 33 minuti lavorando a pieno regime con stress-test e carichi elevati per Cpu e Gpu. Nel complesso abbiamo apprezzato l’ottima maneggevolezza, la solidità dei materiali e l’elevata qualità della tastiera e del display. Proprio lo schermo rappresenta la peculiarità principale della configurazione in prova, anche se non può essere sfruttato appieno per via di alcune limitazione della Gpu integrata. Durante l’utilizzo abbiamo ravvisato una rumorosità leggermente superiore alla norma per quanto riguarda la ventolina interna. Non sappiamo se è la caratteristica di questa linea di prodotti o del modello in prova. Di fatto il sibilo prodotto, anche a bassi carichi operativi, potrebbe infastidire gli utenti che lavorano in ambienti silenziosi. In aggiunta, lo chassis in alluminio e magnesio, che funge da dissipatore termico, risulta un po’ troppo caldo lungo il profilo sinistro, soprattutto durante sessioni di lavoro particolarmente impegnative.
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