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Un anno da ricordare per Red Hat

Gli ultimi 12 mesi di Red Hat sono stati significativi, anche per la filiale italiana, che intende muoversi con un’offerta di prodotti più ricca e un canale più ampio. Con le nuove applicazioni di MetaMatrix la società punta anche al mercato della data integration

Tecnologie & Trend
Nel corso dell'ultimo anno Gianni Anguiletti, alla guida della filiale italiana di Red Hat, ha avviato un piano di lavoro per creare una sorta di circolo virtuoso per alimentare il rafforzamento societario e le performance finanziarie.
Per incrementare il fatturato la società ha puntato a una crescita del numero dei clienti strategici, all'affermazione della famiglia JBoss e allo sviluppo della componente servizi. In termini di sviluppo infrastrutturale la società si è focalizzata sul miglioramento interno delle competenze e allo sviluppo dell'ecosistema distributivo.
Nell'ultimo anno la crescita locale è stata decisamente più elevata di quella ottenuta nel resto del mondo; in particolare, nel trimestre terminato ad agosto se la corporation ha riportato una crescita del 25-30% quello della filiale si è attestato su un valore quasi doppio. Un incremento che ha toccato anche il personale visto che il numero dei dipendenti è passato da 13 a 21 unità.
Un forte contributo alla crescita è stato generato da tutto ciò che gravita intorno alla piattaforma JBoss, acquisita daun-anno-da-ricordare-per-red-hat-1.jpglla società, le cui vendite sono raddoppiate e sulla quale sono stati avviati progetti importanti, per esempio quelli con la Banca Popolare di Sondro e il Csi Piemonte.
Anche la componente servizi ha ottenuto una crescita sigificativa degli ordini, grazie alla maggior capacità di fornire training da parte della società. In quest'ambito, infatti, la società, ha avviato un piano articolato e abbastanza aggressivo per aprire centri training in alcune aree del territorio italiano. Il calendario dei corsi è stato ampliato anche a nuove aree, tra cui quelle della virtualizzazione e dell'application server ed è cresciuto il coinvolgimento societario in progetti mission e business critical.


[tit:Canale al centro dello sviluppo]

Un impulso veramente forte è stato dato allo sviluppo del canale distributivo gestito da due channel manager. Il numero dei partner è passato da 30 a 70 di cui 20 Advanced Business Partner e 50 Ready Partner. I primi sono entità che hanno sviluppato un programma intenso e significativo su Red Hat mentre i secondo hanno cominciato il loro percorso di formazione sulla società, per passare da un ruolo tattico a uno più strategico.
Inoltre, la società ha stretto accordi importanti con system integrator specifici sulla piattaforma JBoss, tra cui: Byte-Code, Plansoft e Sourcesense.

 

[tit:Una buona road map prodotti]
In termini di prodotti tra febbraio e marzo è stata rilasciato Red Hat Linux 5, con nuove funzionalità di virtualizzazione e nuove pacchetizzazioni.
Di JBoss è stata rilasciata la versione 4.2, di cui le principali novità riguarda le ottimizzazioni dal punto di vista del kernel e la semplificazione delle pacchettizzazioni. Oggi sono disponibili due piattaforma JBoss, Application Platform e Application Platform for Portals, arricchibili da moduli framework (Hibernate, JBpm, Jboss Rules, Seam) che vanno anche su altri application server. Per fine anno è previsto anche il rilascio di una versione Soa.
Di recente la famiglia di prodotti Red Hat si è arricchita con l'acquisizione di MetaMatrix, che porta in dote una serie di applicazioni per l'integrazione dei dati, che consentono di creare database virtuali, attraverso fonti un-anno-da-ricordare-per-red-hat-2.jpgdi dati eterogenei, consultabile in real-time, mediante la fedarazione di sorgenti dati esterne, senza duplicazione dati, che non richiedono risorse aggiuntive. Dotato di un ambiente grafico, basato su wizard, si tratta di un ambiente orientato all'enterpise, per ora closed source, ma che, a detta della società, sarà reso open source entro una decina di mesi.

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