Il trend è negativo. Le sofferenze sul credito sono aumentate rispetto a un anno fa, di questo sono convinti molti dei distributori da noi intervistati.
Le sofferenze sul credito sono aumentate rispetto a un anno fa; di questo sono convinti molti dei distributori da noi intervistati. "I primi mesi del 2011 hanno evidenziato un sensibile peggioramento della puntualità di pagamento dei nostri clienti", afferma Testa di Esprinet. "Un miglioramento dell'economia italiana, auspicabile nel secondo trimestre, porterà benefici nelle performance di incasso". Dal punto di vista di Marini di Computerlinks, negli ultimi dodici mesi l'economia in Italia ha attraversato ancora un periodo difficile, nel quale gli investimenti sono stati ridotti. "Abbiamo assistito a un allungamento dei termini di pagamento, che hanno causato ritardi a ogni livello della filiera", mette a fuoco Marini. "Il perdurare della situazione di incertezza dell'economia e la perdita di posti di lavoro contribuiscono a frenare le intenzioni di investimento in infrastrutture da parte delle Pmi e i consumi privati", dice Riccetti di Cdc, il quale aggiunge: "rispetto a un anno fa c'è un deterioramento delle ragioni di credito con la crescente difficoltà dei rivenditori a far fronte ai loro impegni alle scadenze contrattuali; assistiamo a un incremento della percentuale di insoluti, per fortuna ancora contenuta, oltre a un aumento del numero di giorni necessari per il rientro dagli insoluti stessi". Per Del Sal di Ingram Micro restano penalizzate alcune regioni, quali Campania, Puglia, Sicilia e Calabria, mentre chi lavora con la PA sta soffrendo in particolare in quanto i tempi di pagamento si stanno allungando e questo determina condizioni di gestione dei flussi finanziari da monitorare con attenzione. "Le sofferenze che affliggono le aziende in materia di accesso al credito non sono inferiori a quelle di un anno fa", sostiene Papa di Itway. "L'economia e i flussi finanziari non hanno avuto l'auspicata ripresa e costringono gli operatori del mercato a lavorare in apnea da molti anni. Le ‘risorse cuscinetto' accantonate dalle aziende per far fronte ai problemi derivanti dalla mancanza di liquidità stanno pian piano erodendosi e prosciugandosi. È necessario dare una mano al mercato con programmi ad hoc di agevolazione per l'accesso al credito se si intende rilanciare la macchina economica". Secondo Masi di Computer Gross, gli anni più difficili sono stati gli ultimi due. In questo periodo gli operatori di canale hanno avuto necessità di un sostegno finanziario importante. "Per questo – dice Masi - abbiamo cercato di supportarli con la nostra struttura realizzando soluzioni ad hoc per i clienti di ogni dimensione, sia per le Pmi sia il mercato enterprise". "Le sofferenze del credito sono quasi triplicate rispetto al 2009", dichiara Palmese di Focelda. "Di conseguenza le società di assicurazione del credito non rischiano più, lasciando agli imprenditori la maggior parte dei rischi, tant'è vero che abbiamo anche pensato di eliminare questa spesa". Anche Arcieri di Tech Data Italia ritiene che le sofferenze sul credito sono cresciute rispetto a un anno fa; in particolare sono aumentati i piani di rientro.Più ottimista è Bonetta di Magirus: "Rispetto all'anno scorso, dal punto di vista della numerica i casi in sofferenza sono diminuiti, probabilmente perché il culmine della crisi sembrerebbe passato qualche mese fa oltre che grazie a un'attenta analisi di prevendita; c'è invece più difficoltà nella risoluzione di vecchi casi".
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