Uno scanner professionale dalle dimensioni estremamente contenute e capace di velocizzare le operazioni di acquisizione più ripetitive. La meccanica è in grado di gestire sino a 20 ppm in B/N o scala di grigi (200 DPI), che si traducono in 40 immagini al minuto se la documentazione è di tipo duplex. Se si sceglie di lavorare a 200 DPI a colori, le prestazioni calano a 15 ppm (30 ipm).
ScanMate i920 fa parte della famiglia di
scanner da ufficio a marchio Kodak e si contraddistingue per le
dimensioni minime dello chassis e per la
semplicità d'uso. La versione in prova si propone alle Pmi e agli uffici di piccole dimensioni, in virtù del prezzo concorrenziale e del volume di scansione permesso dalla meccanica del dispositivo.
Lo scanner documentale i920 è destinato a quelle realtà dove si richiedono scansioni di archivi e la successiva gestione del database di file memorizzati. La conversione in formato digitale dei polverosi archivi cartacei è ormai una tendenza consolidata a tutti i livelli e consente di velocizzare notevolmente la gestione della documentazione.
ScanMate i920 consente l'acquisizione di differenti formati carta.La ricerca dei contenuti risulta semplificata
dalla possibilità di generare file di tipo Pdf, memorizzabili per data o contenuto.
La diffusione di scanner pensati appositamente per la gestione documentale è in atto da tempo, gli attuali modelli sono in grado di fornire ottime velocità di lettura, possibilità di scansione duplex e una qualità grafica di buon livello.Non trattandosi di uno scanner per fotografie, questo genere di dispositivo punta principalmente sulle prestazioni, assicurando la cattura di immagini e la relativa conversione entro pochi minuti. In questo modo la gestione dei documenti si velocizza, ma senza impattare negativamente sulla qualità dei file generati
[tit:Scopriamo com'è fatto]
Kodak ScanMate i920 rientra a pieno titolo tra gli scanner documentali più compatti che abbiamo potuto provare e si distingue per uno chassis che misura appena 289x78x107 mm, per un peso di 1,2 Kg.
Queste misure fanno riferimento al dispositivo quando è chiuso e il vassoio di carico è completamente ripiegato sul corpo principale dello scanner. In queste condizioni, ScanMate i920 risulta facilmente trasportabile e si propone come apparato di acquisizione anche nel caso di fiere ed eventi allestiti di volta in volta in luoghi diversi. Nonostante questo, è bene precisare che non si tratta di un apparecchio portatile in senso assoluto.
Il vassoio posteriore consente di accogliere sino a 20 fogli in formato A4. Per poter funzionare
necessita infatti di una connessione di rete a 220 V, tramite il compatto trasformatore fornito a corredo.Per poterlo usare è indispensabile aprire il coperchio superiore. Una volta eseguita questa operazione avremo a disposizione un vassoio di carico per la carta, capace di accogliere
documenti con larghezza massima 216 mm e che consente le scansione di carta dal formato A4 fino al formato tessera. Per velocizzare le scansioni multiple, i920 può accogliere sino a 20 fogli con grammatura 75 g/m
2.
In generale, si possono inserire documenti con un peso compreso tra 30 e 116 g/m
2.
Aprendo la cover si mette inoltre in funzione il dispositivo, che non dispone di un vero e proprio tasto di accensione, ma si attiva automaticamente non appena si solleva il segmento superiore. Con questa operazione si aziona un micro-switch dedicato, sensibile al movimento della cerniera posteriore, che aggrega il corpo principale dello scanner al vassoio di scorrimento.Uno dei pochi punti a sfavore di questa versione riguarda proprio i particolari costruttivi dei leveraggi e i pannelli estensibili del vano di carico della carta. A nostro giudizio i dettagli in plastica risultano, a lungo andare, piuttosto delicati e possibilmente soggetti a rotture o usura.
Un secondo aspetto, sicuramente migliorabile, è la mancanza di un vassoio di uscita della carta. I documenti che vengono letti dal dispositivo fuoriescono infatti dal lato frontale e vanno a ricadere sul piano di lavoro, senza essere raccolti in uno spazio dedicato. Se la nostra scrivania fosse satura di documenti o altri oggetti, probabilmente rischieremmo di aumentare la confusione sul piano di lavoro.
Per quanto riguarda i dettagli funzionali, ScanMate i920 incorpora solo due pulsanti, per la selezione del programma di scansione e per l'avvio del processo di acquisizione. Una leva centrale consente di ritrarre una coppia di rulli di trasporto nel caso si desideri acquisire documenti con spessore elevato (massimo 1,25 mm), come cartoncini, biglietti da visita, carte magnetiche o badge.
La pulizia delle strisce ottiche e dei rulli risulta semplificata dalla possibilità di sganciare l'elemento superiore del blocco di scansione, mettendo in mostra l'intero percorso carta.
[tit:Potenzialità ed ergonomia]
Nonostante le dimensioni ridotte, lo scanner Kodak ScanMate i920 si caratterizza per le buone caratteristiche tecniche e per le prestazioni che è in grado di raggiungere. Sotto il profilo tecnico, questo modello dispone di
un doppio sensore CIS capace di una risoluzione ottica di 600 DPI, più che sufficiente per l'acquisizione di documenti per l'ufficio.
La disponibilità di due sensori consente di catturare entrambi i lati del foglio con un solo passaggio, velocizzando sensibilmente la scansione di documenti molto lunghi.
La meccanica, secondo quanto dichiara Kodak, è in grado di gestire sino a 20 ppm in B/N o scala di grigi (200 DPI), che si traducono in 40 immagini al minuto se la documentazione è di tipo duplex. Se si sceglie di lavorare a 200 DPI a colori, le prestazioni si abbassano a 15 ppm (30 ipm).
Per quanto riguarda i formati supportati, Kodak segnala un massimo di 216x1.651 mm, per arrivare a un minimo di appena 80x52 mm.
Spostando la piccola leva superiore è possibile acquisire cartoncini e tessere magnetiche.ScanMate i920 è un dispositivo per singola postazione e si interfaccia al PC tramite USB 2.0. La compatibilità con le piattaforme operative oggi disponibili comprende unicamente l'ambiente operativo Windows, nelle versioni XP, Vista e Windows 7, con supporto driver TWAIN, ISIS e WIA.
Le funzioni integrate comprendono la possibilità di riconoscimento dell'immagine acquisita e la successiva rotazione e raddrizzamento, oltre al ritaglio automatico. È inoltre possibile effettuare un filtraggio specifico dei colori, oppure unire le immagini scansionate.
Il software si può inoltre occupare di riempire i bordi delle immagini, di rimuovere le pagine vuote e di impostare luminosità e contrasto secondo filtri automatici.
Durante l'uso siamo rimasti impressionati dalle buone velocità di scansione e dall'effettiva semplicità d'impiego. Una volta installato il software di riferimento e i driver essenziali per il funzionamento, è sufficiente selezionare un programma di scansione tramite il pulsante superiore, che consente di applicare uno dei 9 profili di acquisizione. Per variare uno dei preset definiti da Kodak o per crearne uno nuovo è sufficiente utilizzare il software di gestione Smart Touch.
Tramite questo semplice applicativo potremo personalizzare a nostro piacimento il comportamento dello scanner, definendo tipologie di file, percorsi, risoluzioni, profondità colore, qualità e molti alti parametri.
Per un utilizzo basilare è persino possibile ridurre il numero di profili a disposizione dell'utente, abilitando anche solo un preset di scansione.
[tit:Prove di scansione]
Per i test dello ScanMate i920 abbiamo utilizzato una postazione con sistema operativo Windows 7 x64, dotata di 16 GByte di RAM DDR3 e CPU quad-core Intel Core i7-2820QM. In questo modo possiamo considerare quasi nulli i tempi di risposta del sistema e cronometrare effettivamente la sola velocità dello scanner.
Utilizzando 20 pagine a colori con informazioni stampate su entrambi i lati, abbiamo avviato scansioni secondo risoluzioni e profondità colore differenti. La presentazione contiene testo, immagini, grafici e filigrane con disposizione del testo sia orizzontale, sia verticale.
Per i test abbiamo selezionato una qualità intermedia (good) e un formato JPG standard.Impostando una risoluzione di 200 DPI, ideale per la maggior parte delle scansioni, i920 ha raggiunto le 14,4 ppm in scala di grigi e le 11,6 ppm a colori 24 bit. Passando a 300 DPI le prestazioni scendono a 10,5 ppm e 7,7 ppm, rispettivamente per scansioni grayscale e colori.
Quando è chiuso, ScanMate i920 occupa poco spazio. Chiudendo il coperchio il dispositivo si spegne automaticamente, senza dover intervenire su alcun interruttore specifico.Anche se questo tipo di scanner non è pensato per acquisire fotografie ad alta risoluzione, abbiamo comunque scelto di valutarne il comportamento impostando la massima risoluzione ottica.
A 600 DPI i tempi si dilatano sensibilmente, con 4,5 ppm in scala di grigi e 1,7 ppm a colori.
Nel complesso le prestazioni di questo scanner sono più che soddisfacenti per un impiego da ufficio e la qualità generale delle immagini è adeguata al contesto professionale. Nelle nostre prove abbiamo potuto osservare l'ottima capacità degli algoritmi automatici di raddrizzare le pagine e di riempire i bordi eventualmente rovinati delle pagine.
Meno efficiente, invece, il sistema che ruota le pagine in funzione del testo che viene individuato. Se la pagina contiene immagini e testo, in parte sovrapposto, il sistema va spesso in errore, mentre risulta affidabile se il testo è riportato in nero su bianco, come avviene per la maggior parte delle situazioni.
Ottima, infine, la capacità di lettura di documenti molto spessi. Abbiamo acquisito, biglietti da visita in cartoncino e tessere in plastica con caratteri a rilievo senza nessuna difficoltà. Anche l'acquisizione di formati misti non crea il minimo problema né inceppamenti della carta.