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COMPAREX Datacenter Evolution, essere service provider al tempo del cloud

Service provider si ma di servizi cloud, con un datacenter esteso a piattaforme di riferimento come Azure. Essere service provider ma, soprattutto, fornitori di innovazione. Un salto di qualità per il “canale” dei servizi su cui si è concentrata, nel corso di un evento di successo, una società come COMPAREX in collaborazione con Microsoft

Mercato
COMPAREX Datacenter Evolution un evento di valore, un evento di successo con al centro le nuvole.Il cloud è maturo ed è matura la domanda di migrazione da parte delle imprese, anche quelle di piccole dimensioni, italiane. Una domanda a cui serve rispondere subito e con competenze chiare, precise, concrete. Il cloud offre tantissimo ma, in caso di improvvisazioni ed errori prende altrettanto e con ripercussioni spesso letali per una impresa. Ecco perché, da tempo, proprio il ruolo dei provider di servizi, i famosi service provider è entrato nel raggio di attenzione da parte di Microsoft e di tutto l’ecosistema di valore che le ruota intorno. Un ecosistema di valore all’interno del quale si muove da tempo una società come COMPAREX, una multinazionale di riferimento sul licensing Microsoft e che da tempo ha cambiato marcia proprio sul cloud grazie alla stipula del contratto Cloud Solution Provider e allo sviluppo di tutta una offerta di servizi innovativi di supporto per i service provider. 



Service provider ai tempi del cloud, tutta un’altra storia
 

Sull’evoluzione dei service provider e dei servizi che possono offrire in cloud si è discusso proprio nel corso di un evento di grande successo che COMPAREX ha fortemente voluto organizzare, nei giorni scorsi, presso la Microsoft House. Davanti ad un gruppo selezionato tra i top service provider italiani, Fabio Santini Direttore Divisione One Commercial Partner & Small, Medium and Corporate di Microsoft è stato sin da subito molto chiaro «Quello del service provider è un mestiere che c’è da tanto tempo. “L’arte” di fornire servizi e di gestire infrastrutture delle aziende c’è da sempre ed un ruolo consolidato sul canale ICT. Ma con il cloud computing anche in questo ambito cambia tutto, si passa infatti dal “ti gestisco le infrastrutture” al “ ti porto innovazione decisiva sul mercato”.  Si tratta di un passaggio chiave e molto critico per le imprese che vogliono sempre più demandare agli esperti la gestione ma anche l’innovazione tecnologia a cui tendere per poi dedicarsi al loro core business. Non basta dunque gestire “solo” il workload per essere un vero provider di cloud e cogliere al meglio le opportunità che un simile ruolo offre. Occorre cominciare a dire alle imprese quale è la possibile traiettoria da seguire, dall’ iot ai big data fino all’intelligenza artificiale. Per farlo servono competenze ma anche una piattaforma potente ed efficace e se sei un MSP o service provider poggiare sulla piattaforma di Microsoft non solo conviene ma è sicuramente più sicuro, veloce, efficace rispetto al costruirci un data center o una piattaforma in casa». 


Service provider ai tempi del cloud, il ruolo di Comparex, la necessità di un salto di qualità 

Nel cuore, al centro di un simile passaggio evolutivo per una delle figure più conosciute e storiche del canale ICT, si posiziona proprio COMPAREX che, con la sua offerta di licensing e soprattutto grazie alle nuove competenze sviluppate con l’adesione al programma CSP, si sta posizionando come riferimento chiave e traghettatore di valore per i service provider che puntano il cloud.

«Proprio così – racconta Alessandro Borgonovo CSP Business Development Manager, COMPAREX Italia -, oggi il ruolo di COMPAREX è quello di abilitare ISV, Service provider e Managed Service Provider ad essere player veri di digital transformation per i loro clienti. Il Service provider con noi può estendere il proprio Data Center su una piattaforma di riferimento come Azure e aggiungere grande valore con le nostre soluzioni di licensing e da poco anche con il supporto di servizi professionali di grande valore lato tecnologico».

Sulla stessa linea anche Andrea Stracchi, Partner Technology Strategist - Hosting, Microsoft Italia
«Essere un provider di nuvole oggi è un qualcosa di completamente nuovo – ha spiegato il manager -. Quello che noi intendiamo è la possibilità di rivendere i nostri servizi con un programma come il CSP che permette una integrazione completa con i servizi che già eroga un MSP, un service provider... Tutto ciò in parallelo con l’acquisizione, vitale, di nuove competenze. Fino ad oggi il provider era infatti abituato a gestire i servizi nel proprio data center. Gestire i servizi cloud è completamente diverso. Determinate competenze hardware nel cloud magari non servono più infatti ma magari servono competenze più forti a livello applicativo, di evoluzione applicativa e di tempi e modi di migrazione, sicura in cloud. Competenze su cui un service provider può e deve assolutamente investire oggi».
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