: "L’importanza di un cloud sovrano e qualificato per i fornitori della PA" La sovranità secondo Aruba.it
Si stima che nei prossimi 2 anni la spesa per i Software in Italia incrementerà annualmente del 7,5%. Il 70% delle aziende prevede di acquistare soluzioni basate su AI nei prossimi 24 mesi. Il settore software B2B accelera nella proposizione di offerte basate su IA ma la creazione di valore economico per i provider resta una sfida: Global Software Study di Simon-Kucher rivela un crescente ottimismo ma non senza qualche preoccupazione
Simon-Kucher - società globale nota nel supportare aziende nell’ottimizzazione della crescita reddituale – ha presentato il Global Software Study 2025 con importanti evidenze relative all’Italia.
Lo studio, basato sulle risposte di executive e buyer di Software B2B, rivela un netto contrasto: l'intelligenza artificiale è sempre più applicata nel settore ma il suo valore fatica a essere monetizzato.
I fornitori di software vivono un mercato in rapida evoluzione e gli acquirenti si mostrano pronti a investire ma solo se vengono garantiti risultati chiari e misurabili. Prezzo, modalità di adozione e fiducia si confermano driver di scelta nell’acquisto.
In Italia il 90% dei dirigenti che operano nel settore prevede ricavi stabili o in crescita nel 2025. Tuttavia, la continua e rapida evoluzione dell'intelligenza artificiale e il disallineamento che spesso si crea tra prodotto e mercato si confermano le principali preoccupazioni per le aziende di medie e grandi dimensioni.
A livello di impatti organizzativi, il 55% dei manager non prevede grandi effetti, mentre il 45% ritiene che il settore sarà interessato da importanti cambiamenti. In particolare, i reparti di inside sales sono destinati a essere ridimensionati, guadagna invece terreno il field sales mentre le funzioni più potenziate dall'intelligenza artificiale sono il Customer Success, il marketing, i team prodotto e i reparti strategy.
Per quanto riguarda la fidelizzazione dei clienti, circa il 62% cita le attività di on-boarding e il marketing legato al ciclo di vita del prodotto come leve fondamentali.
Tra gli intervistati, circa il 55% dichiara di aver investito in funzionalità legate all’IA (il 76% a livello global), ma la maggior parte riferisce un impatto limitato sui ricavi (meno del 10%). Solo il 35% utilizza due o più modelli di pricing e combina la vendita di funzionalità legate all’IA proponendo piani premium e promuovere così l'up-selling.
Un altro dato interessante che emerge dallo studio è che il 75% delle aziende italiane già monetizza o prevede di monetizzare i dati dei clienti, principalmente per benchmarking (58%) e profilazione (50% circa) e in via residuale (25%) a scopo di addestramento dell'IA.
Dallo studio emerge che nell’arco dei prossimi 2 anni la spesa per i Software in Italia è destinata a incrementare annualmente del 7,5% (9% a livello globale) con la maggior parte delle aziende che sta già allocando il 2,5% dei propri ricavi.
Il 70% degli acquirenti prevede di investire in AI e il 48% utilizza già strumenti di terze parti. Rimangono le preoccupazioni legate alla facilità di utilizzo, all’accuratezza e al ROI. Le strategie di Customer Success, Pricing e Sales Enablement diventano dunque fondamentali per spingere l'adozione.
Da ultimo emerge che le decisioni di acquisto da parte dei buyer sono più distribuite all’interno delle aziende, con il 67% che descrive il proprio processo come interfunzionale. Con l'aumento delle dimensioni delle realtà, i seller devono adattarsi ad ambienti con più interlocutori.
"Oggi non è l’innovazione tecnologica a mancare, ma la capacità di tradurla in risultati concreti” commenta Giovanni Lovat, Partner di Simon Kucher. “Per massimizzare il potenziale dell’intelligenza artificiale è essenziale dimostrare il vero valore per il cliente, ancorare il prezzo a tale valore e affrontare in modo strutturato e proattivo le sfide legate all’adozione."
"In un mercato SaaS sempre più saturo, la chiave per emergere non è solo avere un buon prodotto, ma garantire una Experience di alto livello al cliente” prosegue Rosa De Vivo, Director di Simon Kucher. “Un onboarding fluido, un supporto continuo e una focalizzazione sul valore percepito sin dai primi utilizzi possono trasformare un semplice acquirente in un ambassador del brand. Il vero vantaggio competitivo sicostruisce sul successo tangibile dei clienti."