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Il 17 ottobre al Factorial Summit di Milano debutta l’assistente virtuale che affianca il team HR nelle attività quotidiane: ”È l’AI che lavora con te, non al posto tuo”
È imminente un’importante novità di prodotto per Factorial, la scaleup europea - presente anche in Italia - che offre una piattaforma all-in-one per la gestione aziendale.
Il prossimo 17 ottobre infatti all’evento Factorial Summit a Milano sarà lanciato Factorial One, un agente AI integrato nella piattaforma Factorial e progettato per assistere gli utenti nella gestione dei report e nell’ottimizzazione dei processi HR, rendendo più semplice e veloce l’accesso ai dati e alle informazioni chiave per la gestione delle persone.
Factorial, che proprio il mese scorso ha annunciato di aver superato i 100 milioni di dollari di ricavi ricorrenti annuali (ARR), impiega oltre 1400 dipendenti a livello globale, e 200 di questi sono italiani. Nel 2025 ha assunto oltre 500 nuove persone e aperto uffici in tutta Europa.
Serve oltre 14mila clienti in 10 Paesi, di cui oltre 1500 in Italia (tra cui AEB, Idee per Viaggiare, Oggi Lavoro, Subdued, Ludoil e MINT), dove collabora con una rete di 30 partner locali, due distributori di riferimento come V-Valley e TD Synnex, ed è partner tecnologico di Microsoft.
In questo scenario, il lancio di Factorial One segna un salto di qualità dell’offerta di Factorial, in particolare in Italia, spiega Nicola Laganà, Vice President Marketing di Factorial.
“Factorial One non è un chatbot generico, ma un agente AI costruito apposta per le aziende. La differenza è semplice: conosce già i tuoi dati HR, payroll, finance e talent, quindi non devi spiegargli ogni volta il contesto. È integrato nei flussi di lavoro: pianifica turni, seleziona talenti, prepara riunioni, genera report in tempo reale - e soprattutto agisce nei processi, liberando tempo prezioso ai team”.
Tutti temi evidenziati anche dall’AI Global Report, uno studio recentemente diffuso da Factorial (si può scaricare qui) che si propone come guida pratica per lavorare con l’AI in modo più intelligente, grazie agli insight di un’indagine su 1500 leader aziendali, ma anche ad approfondimenti di esperti, oltre 100 prompt e le descrizioni di più di 20 tool di AI.
“Questo report ci dice due cose molto chiare: l’AI viene usata dall’83% dei professionisti, ma pochi la sfruttano davvero bene. E i leader aziendali chiedono strumenti sicuri, contestualizzati, capaci di avere un impatto concreto sul lavoro quotidiano”, commenta il VP Marketing di Factorial. “Factorial One è la nostra risposta a queste esigenze: non si limita a generare testo, ma interviene nei processi aziendali con sicurezza e trasparenza. In pratica, è la traduzione operativa delle priorità emerse dal report. Ed è un primo passo verso un modello in cui l’AI diventa un’infrastruttura di collaborazione per il futuro delle aziende”.
Non a caso, il valore distintivo del nuovo agente AI è la fiducia: “Rispetta il GDPR e l’AI Act europeo, non inventa risposte e segnala chiaramente quando non ha l’informazione. È pensato per potenziare i team, non per sostituirli. In una frase: è l’AI che lavora con te, non al posto tuo”.
Anche la campagna di lancio di Factorial One, sottolinea Laganà, nasce da questo concetto chiave: “Factorial One è l’AI che moltiplica il potenziale delle persone. Non sostituisce, ma amplifica. Mettiamo al centro tre messaggi: fiducia, concretezza ed empowerment. Per questo il lancio non è solo pubblicitario: abbiamo iniziato con l’AI Global Report, portando dati e insight, e lo stiamo accompagnando con contenuti di thought leadership, campagne digitali mirate e attivazioni con la nostra community”.
La campagna per Factorial One prevede anche demo live e sessioni interattive: “Il modo migliore per capirne il valore è vederlo in azione. In autunno apriremo l’accesso anticipato: vogliamo che le aziende possano toccare con mano il potenziale di One. L’obiettivo è posizionarlo come nuovo punto di riferimento per l’uso dell’AI nei team HR - e non solo”.
Nicola Laganà, Vice President Marketing di Factorial
Nel lancio del nuovo agente AI, il canale di partnership sarà decisivo, sottolinea Andrea Galimberti, Director of Partnerships & Strategy di Factorial.
“Factorial nasce per aiutare le aziende, soprattutto le piccole e medie imprese, a semplificare e digitalizzare i processi HR, finance e di gestione dei talenti. Ma per raggiungere davvero un mercato così frammentato e ricco di specificità locali come quello italiano, abbiamo bisogno di un ecosistema forte di partner. Loro conoscono meglio di chiunque altro le realtà del territorio, hanno un rapporto di fiducia diretto con le aziende, e ci permettono di portare il nostro valore là dove serve davvero. Per questo non consideriamo i partner come un semplice canale di vendita, ma come veri alleati strategici”.
Le strategie di collaborazione ovviamente, continua Galimberti, si differenziano in funzione dei vari tipi di partner. “Con i distributori lavoriamo per dare copertura e scalabilità: ci aiutano a rendere Factorial disponibile a un numero sempre maggiore di aziende, garantendo processi semplici e replicabili. Con i system integrator l’approccio è più progettuale: sono aziende che integrano Factorial in ecosistemi IT e HR già esistenti, quindi lavoriamo fianco a fianco per costruire soluzioni su misura, fornendo formazione e supporto tecnico. Con i referral partner, spesso consulenti o realtà più piccole ma con grande capacità di influenza sul territorio, valorizziamo il loro network e offriamo strumenti e programmi che rendono immediato proporre Factorial”.
Andrea Galimberti, Director of Partnerships & Strategy di Factorial
Oggi le aziende italiane, conclude Galimberti, hanno due priorità chiare: accelerare la digitalizzazione, e capire come sfruttare l’AI in modo sicuro e davvero utile, e Factorial è la risposta a entrambe.
“I nostri partner hanno la possibilità di proporre una piattaforma che semplifica processi fondamentali come HR, buste paga, finanza e gestione dei talenti, e per di più europea, quindi pienamente conforme al GDPR e costruita intorno alla sicurezza dei dati. Con Factorial One il valore cresce ulteriormente. Non è un assistente generico come tanti sul mercato, ma un agente AI che lavora dentro i flussi aziendali, conosce i dati dei team e aiuta concretamente nelle attività quotidiane: dalla pianificazione dei turni, al supporto nei colloqui, fino ai report automatici e gli insight predittivi per i manager. I partner quindi non portano solo un software, ma una vera innovazione che fa la differenza. Per loro è un’opportunità unica: li aiuta a distinguersi sul mercato, a rafforzare la relazione con i clienti e a posizionarsi come interlocutori privilegiati della trasformazione digitale”.
Per saperne di più, l’imminente Factorial Summit del 17 ottobre a Milano è l’occasione ideale: cliccando questo link si trovano l’agenda, gli speaker, tutti i dettagli e il modulo per iscriversi.