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reichelt, AI ed Edge Computing stanno trasformando la distribuzione elettronica in Italia

Christian Reinwald, Head of Product Management and Marketing di reichelt elektronik spiega le principali dinamiche della distribuzione elettronica, chiamata a diventare facilitatore chiave nella trasformazione digitale. La vera innovazione per questa distribuzione non consiste più nel semplice approvvigionamento di componenti, ma nella capacità di accompagnare le aziende nel loro percorso d di trasformazione digitale, offrendo non solo componenti, ma soluzioni complete, competenze e supporto

Distributori

Viviamo in un'epoca in cui l'innovazione non è più un'opzione strategica, ma una condizione necessaria per la competitività. L'Italia, con il suo tessuto imprenditoriale ricco di PMI manifatturiere, è ora al centro di una trasformazione accelerata dalla digitalizzazione. A inquadrare lo scenario è Christian Reinwald, Head of Product Management and Marketing di reichelt elektronik: "Due forze tecnologiche stanno emergendo come pilastri del nuovo paradigma industriale: l'Intelligenza Artificiale (AI) e l'Edge Computing. Siamo convinti che questi strumenti non siano semplici tendenze, ma vere e proprie leve operative per un profondo cambiamento nella distribuzione elettronica".

AI: da hype a vero abilitatore per le PMI italiane

Per anni, l’AI è stata percepita come una tecnologia riservata alle grandi corporation. Ma il 2025 racconta un’altra storia. Secondo una recente indagine che abbiamo commissionato a OnePoll, il 43% delle medie imprese industriali italiane utilizza già l’intelligenza artificiale o ha in programma di farlo nel prossimo futuro. Il dato è eloquente: l’AI sta diventando un asset concreto anche per le PMI, non più un’opzione ma una priorità strategica.

"Oggi, la distribuzione elettronica non si limita a fornire componenti, ma integra soluzioni AI in grado di ottimizzare i flussi di magazzino e ridurre sprechi, anticipare la domanda grazie a sistemi predittivi, migliorare il time-to-market con processi automatizzati e configuratori intelligenti, garantire una gestione dinamica dei prezzi", afferma Christian Reinwald.

Strumenti che prima sembravano prerogativa delle multinazionali sono ora a portata delle imprese italiane, supportando la progettazione, la manutenzione predittiva e persino l’innovazione di prodotto.

Edge Computing: abilitare l’intelligenza decentralizzata

Mentre l’AI trasforma la gestione e l’analisi, l’Edge Computing rappresenta la sua naturale estensione a livello operativo. In un mondo sempre più decentralizzato, i dispositivi devono poter elaborare dati localmente, in tempo reale. Questo vale per una linea di produzione a Torino come per un sistema smart home a Milano.

"Prendiamo l'automazione industriale, ad esempio: i sistemi edge-based possono rilevare anomalie nei macchinari e attivare spegnimenti immediati, prevenendo costosi tempi di inattività (downtime). Nella logistica, telecamere e sensori intelligenti installati sulle linee di imballaggio possono identificare difetti di prodotto o colli di bottiglia on the spot. Nel settore sanitario, dispositivi diagnostici portatili con AI a bordo stanno già analizzando i dati dei pazienti in tempo reale, anche in aree rurali con connettività limitata", spiega Reinwald. Indicando che, questo cambiamento sta spingendo una forte domanda di componenti come i microcontrollori ottimizzati per l'AI-on-the-edge, che consentono ai dispositivi di eseguire modelli di AI localmente. I sensori intelligenti, oggi miniaturizzati e dotati di capacità di elaborazione, stanno diventando centrali in applicazioni che richiedono reattività in tempo reale, dalla manutenzione predittiva nelle fabbriche al monitoraggio della sicurezza dei lavoratori attraverso dispositivi tecnologici wearable.

"I distributori giocano un ruolo chiave nell'abilitare questo passaggio: non solo fornendo i giusti componenti edge-ready, ma offrendo kit di sviluppo completi, supporto consulenziale e soluzioni pre-certificate che velocizzano l'integrazione e riducono il time-to-market. In questo modo, aiutano i produttori a colmare il divario tra la disponibilità di hardware e l'implementazione effettiva, trasformando ecosistemi edge complessi in soluzioni accessibili e implementabili per le PMI e oltre", sottolinea Reinwald.

Da fornitore a partner strategico: il distributore moderno

Nel settore della distribuzione elettronica si osserva un cambiamento strutturale: "il distributore non è più visto solo come fornitore di stock, ma come facilitatore chiave nella trasformazione digitale. Le imprese, in particolare le PMI, tendono a orientarsi verso soluzioni che vadano oltre il semplice componente, ricercando ecosistemi completi, integrabili e testabili, capaci di semplificare i processi di adozione tecnologica", enfatizza Reinwald. 

A guidare questa evoluzione è la crescente esigenza di accesso a infrastrutture digitali pronte all’uso, supporto consulenziale e strumenti finanziari adeguati: "Una dinamica che riflette una trasformazione profonda nei criteri di scelta e nelle aspettative delle aziende nei confronti dei distributori".

L’intelligenza distribuita come paradigma operativo

"Il futuro della distribuzione elettronica sarà intelligente e distribuito. Intelligente perché guidato dai dati, distribuito perché elaborato localmente da una rete di dispositivi interconnessi, e ciò permetterà alle organizzazioni di reagire più rapidamente ai cambiamenti del mercato, sviluppare nuovi prodotti in tempi più brevi, ottenere nel complesso un vantaggio competitivo duraturo - lo ha dichiarato l’80% dei rispondenti alla nostra ricerca", chiarisce Reinwald.

Per realizzare questo futuro è necessario affrontare anche le sfide: dalla carenza di infrastrutture IT alla necessità di semplificare la burocrazia per l’introduzione dell’AI. La buona notizia? Le aziende italiane sono pronte. Il 91% dei manager ha recentemente dichiarato che i dipendenti hanno accolto positivamente l’introduzione dell’AI.

Un’opportunità da cogliere adesso

"L’Intelligenza artificiale e l’edge computing non sono più tecnologie del futuro: sono strumenti del presente. E l’Italia può giocare un ruolo da protagonista in questa trasformazione, a patto che investa in conoscenza, collaborazione e coraggio imprenditoriale - conclude Christian Reinwald. Dal punto di vista della distribuzione elettronica, però, la vera innovazione non consiste più nel semplice approvvigionamento di componenti. Consiste nella capacità di accompagnare le aziende nel loro percorso di trasformazione digitale- offrendo non solo componenti, ma soluzioni complete, competenze e supporto. Perché oggi distribuire tecnologia significa abilitare crescita, resilienza e competitività nel lungo termine".

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