Google cerca l'accordo con l'Antitrust in merito all'accusa per abuso di posizione dominante nel mercato pubblicitario e nella diffusione di news online. Si va verso una maggior tutela per gli editori e gli investitori pubblicitari.
Google deve chinare la testa: la fermezza dell'
Antitrust ha costretto il Gigante di Mountain View a fare passi indietro e a dover accettare di scendere a compromessi per la
legge. Nel tentativo di bloccare l'istruttoria contro il motore di ricerca per presunto abuso di posizione dominante nel
mercato pubblicitario del web e nella diffusione di
notizie online, la società si è quindi convinta a presentare formali impegni.
La
querelle regale era iniziata il 27 agosto 2009: gli editori avevano denunciato Google per eventuali abusi in merito all'utilizzo dei contenuti dei siti dei giornali mediante Google news. Da Mountain View era arrivata la comunicazione dell'abbinamento fra l'esclusione dei loro contenuti dalla pagina delle
news e la loro esclusione dal
motore di ricerca principale.
In particolare, secondo quanto spiegato in una nota dell'organismo di vigilanza, Google avrebbe assicurato "Il mantenimento per tre anni di un programma distinto per
Google News idoneo a consentire agli editori di escludere i propri contenuti da Google News senza che tale scelta determini alcun effetto sull'inclusione degli stessi contenuti
nel motore generale di ricerca di Google".
Riguardo a
AdSense, la raccolta pubblicitaria dovrà essere sottoposta a precisi vincoli: sarà infatti comunicato "Attraverso l'
interfaccia della rete AdSense (il programma di affiliazione attraverso il quale i proprietari di siti internet possono vendere spazi pubblicitari utilizzando Google come intermediario) la percentuale di
revenue-sharing, e le sue eventuali modifiche, spettante agli editori affiliati al programma AdSense Online".
Entro il 30 settembre ci sarà la conclusione del procedimento di valutazione degli impegni.