Nokia, attraverso l'executive uscente Anssi Vanjoki, ha detto la sua su Android affermando che il sistema operativo di Google va bene per guadagnare in tempi brevi. Per il lungo periodo è meglio sviluppare un sistema operativo proprietario.
L'uso di
Android sui cellulari
non è una soluzione futuribile, secondo
Nokia. Lo ha dichiarato al
Financial Times nientemeno che il vicepreseidente esecutivo uscente del colosso finlandese,
Anssi Vanjoki.
Alla testata americana l'executive ha dichiarato che Android è sì una
facile scelta per portare guadagni immediati ai produttori di cellulari, ma a lungo termine non cresce e, anzi,
peggiora la situazione.
Per illustrare meglio il suo pensiero, poi, il vicepresidente esecutivo di Nokia ha fornito un'eloquente metafora: "I produttori di terminali che scelgono la facile via di Android sono come i bambini finalndesi chesi fanno pipì nei calzoni per scaldarsi d'inverno".
Le parole di Vanjoki, co

munque, sono abbastanza sibilline e il manager non è andato più a fondo sulla questione: quello che si intuisce è la
volontà di Nokia di rimanere con i propri prodotti anche per il futuro, ossia i sistemi operativi
Symbian e
MeeGo.
Tornando su Android, il sistema oerativo di Google permette ai produttori di
guadagnare solo sulla vendita dell'hardware puro: Nokia, come
Apple, pensa invece che il controllo di un software proprietario sia fondamentale per assicurare un futuro ad un brand di telefonia.
La visione di Vanjoki è condivisa anche da molti analisti per un semplice motivo: se tutti i marchi offrono la
stessa esperienza d'uso gli utenti non riescono a distinguerli, e il fatto alla lunga può anche portare alla riduzione dei profitti.
Insomma, gli utenti comprano i device per i sistemi operativi, non per l'hardware che c'è dentro. L'esempio di Apple con
iOS, in effetti, rema in questa direzione.