Secondo La tv pubblica giapponese Nhk mancano all'appello 10.000 persone nel porto di Minamisanriku, sulla costa orientale del Paese. A questi numeri si devono aggiungere oltre 1700 morti. Nel frattempo riapre l'areoporto di Tokyo.
Si aggrava di ora in ora la "contabilità" dei danni alle cose e alle persone dopo la spaventosa scossa tellurica che ha investito il Giappone venerdì 11 marzo. Secondo La tv pubblica giapponese Nhk mancano all'appello 10.000 persone nel porto di Minamisanriku sulla costa orientale del Paese nella prefettura di Myagi. Questi tragici numeri vanno a sommare i 1700 morti, meri che salgono ora dopo ora. Sono invece ripresi all'aeroporto di Fiumicino i collegamenti per Tokyo dopo la cancellazione di ieri, a causa della temporanea chiusura dell'aeroporto di Tokyo Narita. Il primo dei due collegamenti Alitalia per Tokyo in programma oggi è partito alle ore 11 con 291 passeggeri a bordo. Cancellato, invece, il volo proveniente da Tokyo che doveva arrivare a Roma nel tardo pomeriggio, alle ore 19. Il terribile terremoto, che ha colpito venerdì 11 marzo il Giappone, si sta rivelando molto più devastante delle impressioni iniziale tanto che tra le tante conseguenze ha spostato l'asse terrestre di ben 10 centimetri. Ma le conseguenze, inizialmente non previste, fanno ancora più paura perchè ora dopo ora sta aumentando il rischio di disastro nucleare. Infatti, una forte esplosione si è verificata nella centrale nucleare Fukushima 1, a circa 250 km da Tokyo, la stessa all'esterno della quale già ieri era stata registrata attività radioattiva superiore ai limiti, tanto da indurre il governo ha decretare l'obbligo di evacuazione per un raggio di dieci chilometri. Le cifre ufficiali stimano che almeno 45mila persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni per motivi di sicurezza. L'emittente televisiva Nhk ha mostrato una nuvola di fumo bianco sopra la centrale. E secondo la stessa emittente televisiva l'esplosione sarebbe stata molto più potente delle iniziali stime, al punto che si sarebbe polverizzata la gabbia esterna di contenimento di uno dei reattori. A causa dell'esplosione il tetto e parte delle mura dell'edificio sono crollate e alcuni operai sarebbero rimasti feriti. Le autorità hanno misurato il livello di radiazione all'entrata dell'impianto di Fukushima-Daiichi alle 15,29 (ora giapponese) e hanno ammesso che se la popolazione fosse esposta a questo livello di radiazioni per un'ora riceverebbe la stessa quantità di radiazioni che si assume normalmente in un anno. Tornando invece all'inizio della catastrofe erano le 6,46 in Italia, le 14,46 in Giappone, quando si è scatenato il fenomeno sismico, che ha registrato 8.9 gradi sulla scala Richter. A farne le spese è stata soprattutto la parte occidentale dell'isola di Honsu, situata nella parte settentrionale dell'arcipelago nipponico. Pochi minuti dopo l'inizio dello sciame sismico, si è sollevato al largo dell'oceano uno tsunami con onde alte quasi dieci metri che ha portato distruzione sulle zone costiere dell'area di Sendai. A poche ore dallo scatenarsi del fenomeno sismico che ha sconvolto il Giappone sono già molti i video caricati su YouTube che testimoniano la violenza che si è abbattuta sul paese asiatico.
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