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Giappone, cresce l'allarme nucleare anche a Tokyo e il Nikkey crolla

Sale la radioattività anche a Tokyo e il Giappone chiede aiuto agli esperti degli Stati Uniti per fronteggiare il disastro di Fukushima Daiichi. L'incertezza sul nucleare contagia anche la Borsa di Tokyo che chiude a -10,55%.

Tecnologie & Trend
Sale la radioattività di dieci volte anche a Tokyo, segno che la nube radioattiva non è piccola cosa come hanno fatto credere fino a poche ore fa, e il Giappone chiede aiuto agli esperti degli Stati Uniti per fronteggiare il disastro dell'impianto nucleare di Fukushima Daiichi. Infatti, il Giappone, secondo quanto riferisce l'emittente televisiva BBC, ha chiesto ufficialmente aiuto agli esperti dell'Aiea, l'Agenzia atomica internazionale, per fronteggiare la crisi nucleare. La Nuclear Regulatory Commission statunitense ha fatto sapere che il governo di Tokyo ha chiesto formalmente anche l'aiuto degli Stati Uniti per raffreddare i reattori nucleari danneggiati  di Fukushima Daiichi. L'ente americano sta rispondendo alla richiesta e sta pensando di fornire al Giappone consigli tecnici.
Tutto questo mentre la situazione contagia anche la Borsa di Tokyo che questa mattina ha chiuso le contrattazioni a meno 10,55% e mentre divampa la paura del nucleare in Europa. In Germania, ha ufficializzato la cancelliera Merkel, si sta pensando di chiudere le centrali nucleari più vetuste mentre la Svizzera ieri, con una nota ufficiale, ha formalmente deciso di bloccare qualsiasi piano che includa nuove centrali nucleari sul territorio elvetico.

Divampa intanto la polemica anche in Francia dove l'Istituto francese sulla sicurezza nucleare (Irsn) ha fatto sapere che gli incidenti ai reattori nucleari giapponesi di di Fukushima Daiichi dovrebbero essere classificati ad un livello di 5 o di 6 sulla scala internazionale di riferimento che arriva a quota 7 e  non solo a quattro, come le stime giapponesi facevano supporre.
Intanto è avvenuta un'esplosione di idrogeno presso il reattore 3 e il reattore 2 della centrale nucleare di Fukushima Daiichi già "coivolto" nel terremoto di venerdì scorso dopo i danneggiamenti al reattore 1 e le successive esplosioni.
Infine, secondo quanto riferisce la AIEA, l'agenzia internazionale dell'Energia Atomica, che è in costante aggiornamento con le autorità giapponesi, ci sono stati almeno sei feriti. Da quanto riportato non ci sarebbero però stati danneggiamenti alla vasca primaria di contenimento tanto che la sala di controllo del reattore 3 è ancora operativa.
Sempre l'AIEA precisa che al momento non ci sono segnali di possibili fusioni del nucleo nei reattori delle centrali giapponesi colpite dal terremoto.
"Non abbiamo indicazioni - ha detto il direttore del Dipartimento sicurezza nucleare dell'agenzia atomica - che ci sia già un processo di fusione in atto".



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