Dopo che nelle scorse ore sono continuati gli scoppi all'interno della centrale nucleare di Fukushima, il destino dell'incubo nucleare o meno del Giappone è nelle mani di 50 tecnici volontari che hanno ingaggiato una lotta contro il tempo per scongiurare l'apocalisse nucleare.
Dal Giappone devastato dal terremoto e relativo successivo tsunami di venerdì continuano ad arrivare notizie preoccupanti per quanto riguarda lo stato della
">centrale atomica di Fukushima, impianto pesantemente danneggiato dall'evento sismico. Una terza esplosione si è verificata nel reattore 2 della centrale atomica. In seguito si è sviluppato anche un incendio nel reattore 4 che, molto probabilmente, ha comportato una nuova fuga di radioattività. Il tutto è stato confermato dalle autorità nipponiche all'Aiea.
In questo momento il destino nucleare del Giappone è in mano a 50 volontari che all'interno della centrale cercano di tamponare i guasti. Si è ripreso a pompare acqua di mare all'interno del reattore numero 3, mentre i tecnici sono riusciti a riportare a livelli meno preoccupanti la pressione nel reattore numero 2, quello coinvolto nella nuova esplosione. Per quanto riguarda invece le radiazioni nel territorio all'esterno della centrale atomica le misurazioni hanno rilevato livelli "significativamente" alti. Nella città di Maebashi, a circa 100 Km a nord da Tokyo, i livelli di radioattività sono 10 volte al di spora dei livelli normali. L'ambasciata francese a Tokyo ha ipotizzato anche la possibilità dell'arrivo di un vento radioattivo di basso livello nella capitale giapponese. Nonostante però i numerosi appelli alla calma che vengono esplicitati dalle massime autorità giapponesi, la popolazione è corsa nei negozi a fare scorte alimentari.
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