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Libia, si cerca un accordo con gli Usa per il dopo Gheddafi

Secondo l'emittente televisiva CNN alcuni rappresentanti libici di spicco, e fedeli a Gheddafi, tra cui il cognato, starebbero prendendo contatti con gli Usa. Si prepara la transizione al post Gheddafi.

Tecnologie & Trend
Secondo l'emittente televisiva CNN alcuni rappresentanti libici di spicco, e fedeli a Gheddafi, tra cui il cognato, starebbero prendendo contatti con gli Usa. Si prepara la transizione al post Gheddafi. Anche fonti del Dipartimento di Stato Usa hanno confermato alla CNN che alcuni  fedelissimi del Rais stanno prendendo contatto con le autorità americane per cercare di trovare un accordo che chiuda le ostilità contro la Libia e prepari la fase di transizione del post-Gheddafi. Tra gli altri vi sarebbe anche un cognato dello stesso Gheddafi.
Qualche ora fa ra stata il segretario di Stato, Hillary Clinton, ad anticipare in un'intervista all'emittente ABC che fedelissimi di Gheddafi, e lo stesso leader libico, "stanno cercando una via d'uscita" alla dificile situazione che si è creata dopo che è entrata in vigore la Risoluzione Onu che sancisce la No Fly Zone.
Intanto resta al centro del dibattito politico in Europa il dissenso tra alcuni partecipanti alla coalizione anti-Gheddafi, soprattutto tra Italia e Francia. La Nato avrà solamente "un ruolo tecnico nelle operazioni in Libia", ha detto a Parigi il portavoce del governo francese al termine del Consiglio dei ministri. La Nato non eserciterà il pilotaggio politico delle operazioni in Libia, ha precisato il ministro degli esteri francese Alain Juppé, interverrà solo come "strumento di pianificazione e di condotta operativa" nell'applicazione di una no-fly zone aerea.
In quest'ottica l'Italia avrà, secondo Parigi, un ruolo di primo piano nella missione della Nato per il rispetto dell'embargo delle armi, con il comando della componente marittima, secondo quanto riferito dal colonnello Massimo Panizzi, portavoce del presidente del comitato militare della Nato, l'ammiraglio Giampaolo Di Paola.
Sempre il ministrodegli esteri franccese ha dichairato che "....'Dal nostro punto di vista Gheddafi è screditato, non abbiamo alcun contatto diretto con lui". Per Juppe "un dittatore che bombarda la popolazione, facendo molte vittime civili, non può essere un interlocutore accettabile'. La decisione di intervenire in Libia - ha poi detto - non ci porterà a intervenire militarmente dappertutto nel mondo arabo dove sono in corso rivolte.



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