Il costo del denaro nei diciassette paesi UE passa così a 1,5% dal precedente 1,25%, livello cui è stato portato ad aprile con un rialzo analogo a quello odierno. Gli analisti prospettano un altro ritocco al rialzo entro la fine dell'anno.
In linea alle attese di mercato e degli analisti finanziari, al termine del consiglio mensile di politica monetaria, la
BCE ha optato per una stretta
da un quarto di punto sui tassi di riferimento, la seconda di quest'anno.
Il
costo del denaro nei diciassette paesi UE passa così
a 1,5% dal precedente 1,25%, livello cui è stato portato ad aprile con un rialzo analogo a quello odierno.
Parallelamente ha subito il ritocco verso l'alto del tasso sui pronti contro termine quello delle "standing facilities" Bce:
ora è a 0,75% dal precedente 0,50% quello sui depositi e a 2,25% dal precvedente 2% quello sui prestiti straordinari a un giorno.Ampliando l'orizzonte, i tassi impliciti espressi dai mercati finanziari proiettano per una nuova stretta da un quarto di punto entro fine anno, con un tasso di riferimento che dovrebbe posizionarsi a 1,75%