Cresce il fatturato ma soprattutto l'utile che segna una crescita dell'8% grazie all'aumento delle vendite di soluzioni hardware e software. Ibm alza gli obiettivi anche per il resto dell'anno.
Nel secondo trimestre dell'anno in corso,
Ibm ha riportato
una crescita degli utili dell'8% grazie all'aumento delle vendite di soluzioni hardware e software.
I profitti del colosso del settore informatico nel periodo aprile-giugno
sono aumentati a quota 3,66 miliardi di dollari (3 dollari per azione), dai 3,39 miliardi di dollari (2,61 dollari per azione) dello stesso periodo dell'anno scorso.
Anche
il giro d'affari per il trimestre appena concluso è aumentato del 12%
attestandosi a 26,7 miliardi di dollari, meglio delle previsioni degli analisti che si aspettavano un fatturato pari a 25,4 miliardi di dollari.
Escluse le voci straordinarie, gli utili netti sono stati di 3,09 dollari per azione.
"Gli utili derivati dalla vendita dei nostri prodotti e dei nostri servizi sono cresciuti a cifra doppia", ha commentato l'amministratore delegato di Ibm,
Samuel Palmisano. il quale ha anche sottolineato come "le vendite di hardware sono aumentate del 17 per cento attestandosi a quota 4,7 miliardi di dollari".
Infine, Ibm ha anche annunciato di aver alzato le previsioni per il resto dell'anno, portandole a 12,87 dollari per azione, rispetto ai 12,73 per azione inizialmente stimati.